Proteste davanti al consiglio regionale: “Salvare le Apuane”

1 luglio 2014 | 12:53
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Proteste davanti al consiglio regionale: “Salvare le Apuane”
Proteste davanti al consiglio regionale: “Salvare le Apuane”
Proteste davanti al consiglio regionale: “Salvare le Apuane”
Proteste davanti al consiglio regionale: “Salvare le Apuane”

Un presidio di cittadini e associazioni in difesa delle Apuane, davanti alla sede del consiglio regionale della Toscana, per consegnare al presidente Enrico Rossi migliaia di firme raccolte attraverso una petizione online a difesa delle Alpi Apuane e per la chiusura delle cave. Il motivo della protesta è il nuovo testo del piano paesaggistico che è oggi in approvazione dell’assemblea: un testo, tuttavia, pesantemente emendato rispetto a quello originale che poneva forti limiti alle attività estrattive nelle cave delle Apuane. Tra i manifestanti c’è anche l’ex assessore all’ambiente del Comune di Lucca, Giuseppe Pellegrini Masini, che si unisce alla protesta di cittadii e associazioni.

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Siamo qui a manifestare – spiega Giuseppe Pellegrini Masini – contro le cave e la loro presenza in un area di alto valore paesaggistico e naturalistico riconosciuto anche dall’istituzione del GeoParco dell’Unesco delle Alpi Apuane. È un peccato che qui con noi non ci siano anche gli amministratori dei comuni interessanti direttamente o indirettamente dal parco. Il parco potrebbe essere una enorme opportunità di sviluppo turistico, anche per Lucca, che invece si accontenta di organizzare effimere manifestazioni per attrarre gente, invece di valorizzazione e promuovere il rapporto con il territorio circostante. Speriamo quindi che il sindaco Alessandro Tambellini vorrà cambiare passo anche su questo tema, dando così l’opportunità a Lucca e la Mediavalle di sviluppare un turismo ecosostenibile anziché l’attuale turismo mordi e fuggi”.
Di segno decisamente opposto le proteste che giungono, anche oggi dal Coordinamento delle imprese lapidee Apuo-Versiliesi, dal Consorzio Cosmave, Cam, Assindustria Lucca, Assindustria Massa Carrara, Consorzio Marmi della Garfagnana, Legacoop Massa Carrara. “La partecipazione al blocco delle attività lavorative di centinaia di lavoratori e imprenditori nelle giornate di ieri e oggi conferma – si legge in una nota degli industriali -, se mai ci fosse stato bisogno, quale sia l’effettiva consistenza del settore lapideo, a dispetto di tesi bislacche dell’Assessore Marson e di miopi ambientalisti che ridurrebbero l’impatto occupazionale ad uno sparuto drappello di persone. Le manifestazioni tenutesi stamani a Carrara e ieri a Pietrasanta hanno ribadito unanimemente il significato della protesta contro il piano paesaggistico della Regione Toscana che, con modalità di inusuale superbia, non ha mai consultato le imprese e le Cooperative del Comprensorio Apuo-Versiliese; un piano di cui, ancora oggi, non conosciamo il testo definitivo e, per quanto di nostra informazione, costituisce un grave pregiudizio all’economia del marmo, che rappresenta la colonna vertebrale dell’economia locale. Le parziali modifiche che dovessero eventualmente intervenire in queste ore, relativamente alle norme di salvaguardia, certamente sarebbero migliorative circa l’impatto immediato della normativa, ma non muterebbero i principi cardine del iano che per noi deve contemplare, a pieno titolo, le Cave quale elemento imprescindibile del paesaggio Apuo-Versiliese con coerente traduzione in invariante strutturale. Siamo quindi a confermare la nostra richiesta al Consiglio regionale di considerare l’opportunità di una più conveniente riflessione, con un ulteriore limitato tempo a disposizione, rimandando la discussione e l’adozione del Piano alla prossima seduta consiliare”.
FOTO – Il presidio davanti al consiglio regionale della Toscana