
“Lo studio presentato oggi dal Censis, che negli ultimi anni è stata tra le pochissime voci che ha levato forti critiche contro le campagne mediatiche e politiche ai danni delle istituzioni provinciali, conferma la necessità di un ente di governo di area vasta nel sistema istituzionale del Paese. E conferma anche la superficialità con cui il tema dell’abolizione delle Province è stato affrontato”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, intervenendo oggi come rappresentante della Presidenza Upi all’incontro promosso dal Censis Il vuoto dell’assetto territoriale nell’ambito delle iniziative Mese sociale – I vuoti che crescono del Centro ricerche.
“Oggi, con questa ricerca, si torna ad aprire un confronto serio e meticoloso che analizza il sistema sociale, economico e politico del Paese, a partire dai territori, valutando gli effetti che le riforme sulle Province potrebbero avere. E’ evidente – ha sottolineato Baccelli – che la vera questione da affrontare, quando si avviano riforme di questa portata, non è tanto e solo come ‘smantellare’ l’esistente, quanto piuttosto quali modelli alternativi produrre, altrimenti si rischia di creare quel vuoto su cui oggi il Censis lancia l’allarme. E’ un monito importante, che deve essere considerato soprattutto dal Parlamento, impegnato in una riforma costituzionale che, nell’ultima stesura, cancella completamente l’area vasta. Ma la dimensione territoriale provinciale – ha sottolineato il presidente – rimane centrale nel Paese, perché il Paese, come emerge anche in questa ricerca Censis, è organizzato e si articola su area vasta: popolazione, imprese e servizi, sistemi economici e lavorativi si muovo all’interno dell’area provincia. Se dunque si vuole evitare di produrre quel ’vuoto dell’assetto territoriale’ che oggi la ricerca Censis porta all’attenzione, è necessario che prima di tutto i sindaci, che possono diventare i protagonisti della governance del territorio, guardino alle nuove Province come ad una opportunità e ad un valore aggiunto”.
Sul tema delle province oggi è intervenuto anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, parlando a Pistoia alla Convention di Confartigianato: “Non si possono togliere gli enti senza capire come si ripartiscono le funzioni che attualmente sono in capo agli enti stessi”. “Io credo – ha aggiunto Tambellini -che in Italia, come sempre, si cominci dalla fine invece che dall’inizio – ha aggiunto -, perché era buona logica immaginare la ripartizione delle funzioni, una volta che fossero state abolite le province, mentre questo mi sembra che non si sia ancora fatto. I comuni, e in particolare quelli capoluogo, avranno sicuramente un ruolo maggiore, perché dovranno sopperire anche a certi impegni che aveva la provincia, anche se questa rimarrà come ente di secondo livello”.