Campo di Marte, altri tre mesi per lo studio di fattibilità

Il futuro del Campo di Marte? Può ancora attendere. Anzi, deve. Non sarà infatti pronto prima dell’inizio di settembre lo studio di fattibilità tecnica ed economica che l’amministrazione comunale di Lucca ha affidato alla società Sinloc (Sistema Iniziative locali), lo scorso febbraio. Dopo oltre un mese che l’Asl ha liberato i due terzi delle strutture del vecchio presidio, prosegue il lavoro di Palazzo Orsetti per definire i progetti con i quali riqualificare le strutture, in modo che esse portino anche dei guadagni consistenti, visto che dall’alienazione l’Asl deve ricavare qualcosa come 23 milioni di euro. Anche per questi motivi, pur avendo fornito degli indirizzi precisi e dei vincoli, la giunta guidata dal sindaco Alessandro Tambellini ha deciso di rivolgersi ad un “advisor” per valutarne in completo la fattibilità.
Sia dal punto di vista dell’analisi dei costi di attuazione o dei vincoli per gli immobili in questione – gran parte dell’area del Campo di Marte: per intendersi l’Asl conserva attualmente ai servizi sanitari solo un terzo del vecchio presidio -, sia per avviare una ricerca di mercato per individuare le funzioni insediabili, in ossequio agli obiettivi indicati dall’amministrazione stessa.
Ebbene, queste valutazioni necessitano di ulteriori approfondimenti, perché la “realizzazione dello studio – sottolinea l’ufficio urbanistica del Comune – si è rivelata particolarmente complessa”.
Per questo è stato deciso di prorogare il contratto fissando il termine al prossimo 5 settembre. Entro quella data, insomma, si dovrebbe conoscere il master plan definitivo del Comune di Lucca, le cui linee guida sono comunque già state illustrate dal sindaco, nel corso di alcuni incontri in cui oltre ai rappresentanti dell’Asl e dell’amministrazione, sono stati invitati esponenti della Provincia di Lucca, parlamentari e rappresentanti delle categorie economiche della città.
Un punto fermo della proposta è la bocciatura dell’ipotesi di realizzare strutture ex novo. Per l’amministrazione deve essere compiuto un recupero senza ulteriore consumo di territorio. Le nuove strutture manterranno in parte la vocazione sanitaria, con l’obiettivo di realizzare un centro di riabilitazione e un centro fitness. Spazio anche a nuove funzioni, tra cui – sono le ipotesi – un polo scolastico, la sede del comando dei vigili urbani di Lucca e, probabilmente, anche della Questura.