
Oltre un miliardo di euro per la riqualificazione degli edifici scolastici a livello nazionale. Gli interventi promessi dal governo Renzi, che aveva chiesto a tutti i sindaci di indicare le priorità comune per comune, è arrivato alla fase concreta, quella del finanziamento delle opere e che riguarderà 21mila edifici in Italia.
Nella provincia di Lucca sono 46 le scuole interessate dagli interventi. Fra questi interventi tre i più rilevanti e riguarderanno il progetto Scuole sicure: 100mila euro sono destinati alla scuola di Bagni di Lucca, oltre 45mila per la scuola di Giuncugnano e più di 183mila per Pietrasanta. I restanti finanziamenti, invece, riguarderanno il progetto Scuole belle e sono di importi minori “spalmati” sui vari territori.
Il piano
Il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio, prende quindi il via. Un piano, composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a poco oltre il milione di euro. Quattro milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove. Si tratta della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per un valore di 244 milioni (#scuolenuove) e del finanziamento per 510 milioni dal fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza (#scuolesicure), di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle). Al lavoro su questo obiettivo c’è una specifica unità di missione istituita dalla presidenza del Consiglio in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca per mettere in sicurezza le strutture scolastiche.
Tutti i sindaci che hanno risposto all’appello del presidente del 3 marzo scorso segnalando interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili, finanziati completamente con fondi propri e per cui sbloccare il patto di stabilità, hanno infatti trovato accoglimento nei Dpcm firmati dal presidente in giugno: i sindaci riceveranno la comunicazione dalla ragioneria dello Stato secondo le procedure gestionali ordinarie di sblocco del patto per l’anno 2014 e 2015. Per gli altri sindaci che – rispondendo all’appello del governo – hanno chiesto finanziamenti o lo sblocco del patto per interventi che inizieranno nel 2015, si aprirà una nuova possibilità con il prossimo documento programmatico di economia e finanza e con i mutui in fase di attivazione con oneri a totale carico dello Stato.
Con le delibere approvate dal Cipe il 30 giugno scorso sono stati destinati complessivamente 510 milioni all’edilizia scolastica riprogrammando fondi di sviluppo e coesione. Per #scuolesicure: di questa somma 400 milioni di euro sono stati destinati a interventi di messa in sicurezza ed agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi del valore medio di circa 160mila euro: interventi già resi ammissibili e presenti in graduatorie, ma che solo oggi sono finanziati e che potranno partire terminato l’iter di registrazione delle delibere. Comuni e Province per acquisire i relativi finanziamenti dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre, esaurendo i primi 1.635 interventi previsti dal Dl Fare. In seguito agli accertati ribassi d’asta, saranno finanziati altri 845 progetti previsti dal Ddg 267 del Miur.
Per #scuolebelle gli altri 110 milioni, abbinati a 40 milioni in capo al Miur, finanzieranno gli interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale che interesseranno 7.801 plessi scolastici nel corso del 2014. Ulteriori 300 milioni sono in attesa di essere sbloccati nel 2015 e riguarderanno 10.160 plessi. In totale si tratta quindi di 17.961 interventi di piccola manutenzione.
Il commento del senatore Marcucci
“Parte il più rilevante intervento di ammodernamento e messa in sicurezza delle scuole degli ultimi decenni. Ce n’era un gran bisogno, abbiamo in molte zone d’Italia edifici vetusti ed in qualche caso anche poco sicuri. Gli stanziamenti reperiti dal governo Renzi consentono di avviare finalmente un piano straordinario”. Lo afferma il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama. “Fin dalle prime battute il premier aveva annunciato la centralità dei temi legati a scuola e formazione – sottolinea – Ai è scelto giustamente di partire dai fondamentali,
ovvero dalla qualità dei luoghi dove si formano gli studenti. Saranno coinvolti oltre 20 mila edifici, in pratica una scuola ogni due”.