Sanità, scontro nel Pd: “Il partito pensa solo alle nomine”

6 luglio 2014 | 06:15
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Sanità, scontro nel Pd: “Il partito pensa solo alle nomine”

Sanità, si infiamma lo scontro fra i sindaci della Valle del Serchio e all’interno del Partito Democratico dopo le articolazioni zonali e la conferenza di Monte San Quirico che hanno certificato ancora una volta il nulla di fatto per la nomina del presidente.
A contestare un clima, nel metodo e nel merito, sono quattro sindaci di area di centro sinistra: Francesco Angelini di Pieve Fosciana, Paolo Fantoni di Piazza al Serchio, Pier Romano Mariani di San Romano in Garfagnana e Nicola Poli di Minucciano, che in una lettera accusano a chiare lettere la poca trasparenza del Partito Democratico intorno a temi importanti come la sanità, di cui è stata fatta una battaglia più politica che di contenuti: “La dichiarazione al termine della conferenza dei sindaci della sanità a Monte San Quirico del sindaco di Molazzana (Leggi l’articolo, ndr) lascia certamente interdetti. Per mesi abbiamo assistito ad una sterile polemica sui numeri della conferenza e sul peso limitato di alcuni comuni più grandi, tendente a delegittimare l’operato di questo organismo. Ieri sottolineiamo come l’assenza di 8 comuni su 21, ha fatto venir meno il numero legale per l’articolazione zonale della Valle del Serchio. Per questo, per cortesia, chiudiamo almeno questo increscioso capitolo”.

“Detto ciò – proseguono i sindaci – il numero legale e venuto meno per 3 voti ponderati, che qualcuno si diverta a fare il calcolo di quanti cittadini rappresentano! Questi assenze non hanno permesso all’assemblea nemmeno di costituirsi, atto deplorevole e irrispettoso per i cittadini di tutta la Valle; a prescindere dai vari intendimenti sul percorso da affrontare è doveroso discutere delle questioni, in particolar modo per quanto riguarda problemi rilevanti come quelli della sanità. Ancora una volta è stata scritta una triste pagina nella politica della Valle del Serchio dove si preferisce giocare con i numeri piuttosto che intavolare un dibattito aperto e chiaro su quelle che sono le necessità presenti e soprattutto future inerenti la sanità, che riguarda ognuno degli abitanti della Valle, avendo bene in mente che tutti i cittadini sono uguali fra loro ed hanno gli stessi diritti”.
“Per quanto concerne il Partito Democratico, partito a cui alcuni di noi appartengono – chiude la lettera – il problema sembra enorme. Qualcuno parlerà di metodo, di affrontare nel merito i profondi problemi che attanagliano la nostra Valle (sanità, trasporti, sviluppo e servizi in generale), ma purtroppo dobbiamo rilevare che in questi anni tali temi non sono mai stati affrontati in maniera organica ma solo in occasione della nomina dei presidenti dei vari organi previsti (conferenza dei sindaci della sanità sia generale che nelle articolazioni zonali, presidenti delle Unioni dei Comuni, rappresentanti nelle varie società); siamo convinti che il presidente di una conferenza dei sindaci non deve essere inteso come colui che può decidere da solo le strategie inerenti la sanità o influenzare le scelte della dirigenza aziendale, ma debba essere il garante nei riguardi degli altri amministratori, e quindi di tutti i cittadini, di quelle che sono le scelte scaturite dal confronto, dalla discussione franca e serena nella massima trasparenza. Ha senso un partito che non affronta questi temi e diserta i momenti di confronto? Scommettiamo che in questi giorni, ci saranno proclami su temi di altissimo livello da affrontare, che fondamentale sarà la condivisione degli obiettivi da parte di tutti, vedremo. Noi come sempre siamo disponibili al confronto e al dialogo, ma fino ad oggi non è stato così e la conferenza dei sindaci della sanità di giovedì è stata la conferma di quanto avvenuto in questi anni”.