Elettrodotto nell’Oltreserchio, Camaiore e Massarosa insistono: “Si faccia l’inchiesta pubblica”

Dopo il fallimento del tavolo di concertazione in Regione Toscana sul progetto del nuovo elettrodotto presentato da Terna (Leggi l’articolo), i Comuni di Camaiore e di Massarosa tornano a rinnovare la richiesta al ministero all’ambiente perché si proceda finalmente nell’inchiesta pubblica. “Anche dopo l’approvazione nei consigli comunali dell’ordine del giorno con il quale si esprime contrarietà al progetto – dichiarano gli assessori Damasco Rosi di Massarosa e Simone Leo di Camaiore, che nei mesi precedenti hanno seguito la vicenda – stante l’esito infruttuoso del tentativo di conciliazione, chiederemo nuovamente la riattivazione della procedura, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e interessati, affinché vengano valutate, anche attraverso gli opportuni approfondimenti tecnici che potranno essere richiesti a istituzioni pubbliche terze (ad esempio Università), una serie di questioni e criticità”.
“Come prima cosa – spiegano – la più volte ribadita necessità o meno della realizzazione di un nuovo elettrodotto e di una nuova stazione elettrica va verificata attentamente anche in relazione all’andamento dei consumi energetici e alle politiche di risparmio energetico attivate e da attivarsi nell’ambito del progetto dell’Unione Europea denominato patto dei sindaci a cui molte amministrazioni comunali, comprese le nostre, hanno aderito approvando i piani di azioni per l’energia sostenibile”.
“Ribadiamo inoltre – continuano – la necessità del rispetto, qualunque ipotesi emerga, del vigente Piano di Assetto Idrogeologico emanato dall’Autorità di Bacino del Fiume Serchio, nonché, a questo punto, la necessità della verifica di conformità, indipendentemente dalle soluzioni proposte, ai principi generali contenuti nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico adottato nella seduta del Consiglio Regionale della Toscana in data 02 luglio 2014 nonché alle altre norme regionali in materia di tutela del paesaggio. Infine vorremmo conoscere se il progetto della società è o meno conforme rispetto alle disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.
“I Comuni – concludono – non hanno mai chiesto e non chiedono la realizzazione di nuovi elettrodotti ma chiedono, piuttosto, di intervenire primariamente sugli elettrodotti esistenti, abbattendo in modo significativo l’esposizione dei cittadini alle emissioni che le dette infrastrutture producono. E’ questo, ad avviso dei Comuni, l’interesse pubblico preminente”.