Energia sostenibile, Imt Lucca curerà una ricerca europea

14 luglio 2014 | 12:00
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Energia sostenibile, Imt Lucca curerà una ricerca europea

Il centro di Alti Studi Imt di Lucca diviene partner d’eccellenza della Commissione europea nel campo della ricerca e dello sviluppo energetico: l’accordo strategico di collaborazione fra i due istituti è stato siglato questa mattina (14 luglio), nella Cappella Guinigi, dal direttore di Imt, Alberto Bemporad e dal direttore dell’Istituto Energia e Trasporti della Commissione Europea, Giovanni De Santi, alla presenza del docente di fisica statistica di Imt, Guido Caldarelli, del senior scientist del Centro di Ricerca Comune europeo, Ettore Bompard e del Presidente della Fondazione Lucchese per l’alta formazione, Arturo Lattanzi. L’intesa, che di fatto istituisce un ponte fra il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea e l’istituto lucchese, si concretizzerà nello studio dei sistemi complessi, nel cui ambito Imt vanta eccellenti competenze, e nella messa a punto di tecniche di gestione automatica delle reti intelligenti, le smart grids. Campo di indagine privilegiato sarà la rete elettrica europea, che sta divenendo oggetto di rapidi cambiamenti sia normativi, sia tecnologici e sociali.

“Questo accordo rappresenta per noi un’occasione eccezionale – ha commentato il direttore di Imt, Alberto Bemporad – sia per l’ampiezza del progetto, che abbraccerà l’intero mercato elettrico europeo, sia per lo spettro di competenze in gioco, che Imt può offrire in maniera integrata ad interdisciplinare. Lo studio delle reti intelligenti dovrà coniugare gli aspetti istituzionali, vale a dire le scelte politiche a livello europeo, agli aspetti legati al mercato e allo scambio energetico e a quelli più specificatamente tecnologici. Imt è l’acronimo di Istitutzioni, mercato Tecnologie: chi meglio di noi, dunque, potrebbe affrontare una sfida di questo genere?”.
L’obiettivo cardine dell’accordo è quindi la messa in comune delle tecnologie e delle competenze dei due enti, nell’ottica di incrementare l’efficienza e la sostenibilità energetica, contribuendo alla nascita di un mercato comune energetico a livello europeo.
“Ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione copernicana in campo energetico – ha spiegato Giovanni De Santi – con la messa in comune degli sforzi e degli sviluppi in questo ambito, si prefigura la costruzione di un autentico mercato energetico europeo, il che significa l’abbattimento delle barriere sia fisiche sia politico-normative e l’adozione di standard che permettano di investire e massimizzare l’utilizzo dell’energia, vendendo il prodotto su scala europea: tutto ciò non sarebbe possibile senza il supporto di un substrato scientifico, che Imt è indubbiamente in grado di offrire. In sintesi intendiamo costruire una rete europea basata su tematiche ad impatto diretto, come quelle energetiche, che si avvicini sempre di più alle esigenze del consumatore”.
Quello con Imt è il secondo esperimento di collaborazione che si instaura fra il Centro di Ricerca Comune Europeo e un istituto italiano, dopo quello in atto con il Politecnico di Torino. Motore dell’iniziativa è la volontà di rilanciare la ricerca e modernizzare il quadro normativo, economico e sociale che ruota attorno alle politiche energetiche, al fine di adeguarlo alle nuove esigenze europee e mondiali.
“Il decision maker necessita di strumenti in grado di catturare la realtà complessa, che gli permettano di sperimentare su di essa gli impatti delle sue decisioni, come in una sorta di laboratorio-ha spiegato Ettore Bompard-in questo senso Imt ci offre l’opportunità di ampliare il portfolio scientifico e di sviluppare strumenti nuovi, più aggiornati, che consentano al decision maker di raccogliere e rispondere alle nuove sfide globali”.

Jasmine Cinquini