Piste ciclopedonali e rondò nel progetto del nuovo ponte






Nuovo ponte sul fiume Serchio: ci siamo. Questa mattina, a Palazzo Ducale, è stato presentato il progetto della Itec Engineering srl, il gruppo tecnico che è risultato vincitore del bando internazionale indetto dalla Provincia di Lucca, spuntandola su 41 proposte totali. La nuova struttura sarà a tre arcate e richiamerà in questo senso il Ponte del Diavolo di Borgo a Mozzano: prevista una struttura in acciaio, luci a led e collegamenti ciclo-pedonali. L’idea vincitrice è stata presentata dai professionisti del pool spezzino, composto dagli architetti Luciano Lucchesi e Loris Mencacci, insieme al geologo Vincenzo Buchignani, alla presenza del presidente della provincia Stefano Baccelli, di quello della Fondazione Crl Arturo Lattanzi e dell’ingegner Gabriele Cerri, della Provincia di Lucca.
“Il ponte rappresenta una grande urgenza per la viabilità – ha chiosato Baccelli – e soprattutto per quello che concerne l’aspetto della sicurezza. Il ricordo del 2009, quando gli argini del fiume cedettero, è ancora vivido. Rivendico con forza l’idea di fare un bando internazionale: era necessario rivolgersi ad un ventaglio di proposte di ampio respiro per soddisfare i tre requisiti che volevamo. Parlo del bisogno di avere un ponte che fosse utile per l’assetto viario, compatibile dal punto di vista territoriale e coerente rispetto all’ambiente circostante”.
Baccelli ricorda che l’idea di realizzare l’opera venne a lui e a Lattanzi circa due anni fa, ed il presidente della Fondazione Crl lo segue nel ragionamento: “Pensammo che sarebbe stato un disastro se, per un caso, il ponte di Monte San Quirico avesse dovuto chiudere – dice – perché la città sarebbe stata spezzata a metà. Due anni fa dissi a Baccelli che c’erano 28 milioni di euro a disposizione per far partire una serie di progetti: oggi l’intervento sull’edilizia scolastica è a buon punto, come anche quello sulle mura. Inoltre parte pure quest’opera di esiziale importanza: direi che i nostri tempi sono un tantino più rapidi rispetto a quelli statali”.
Lo stanziamento per la copertura finanziaria dell’opera, di 15 milioni di euro, proviene dalla Regione Toscana: nel marzo 2012 la stessa sottoscrisse un protocollo d’intesa con Provincia, Comune e Fondazione Crl, che riguardava una serie di priorità condivise, tra cui appunto anche quella del ponte. L’input iniziale è però scaturito dall’iniziativa della Fondazione: “Andammo in Regione forti del loro sostegno economico – ricorda Baccelli – e delle nostre idee”.
Per il team che ha vinto il bando parla l’architetto Luciano Lucchesi: “Essere arrivati primi in una competizione internazionale è per noi motivo di grande orgoglio. La nostra idea è che il ponte debba, al contempo, riuscire a ridurre al minimo il proprio impatto sulla natura circostante, continuando tuttavia ad essere un’opera visibile, che resterà nella storia della città. Abbiamo anche previsto l’inserimento di un monumento dedicato ai migranti, all’altezza della rotonda del Brennero, perché a Lucca questo aspetto è molto sentito e perché il ponte rende bene l’idea del passaggio. Le difficoltà? Molte, ma le abbiamo superate. La maggiore consisteva (come ha ricordato anche il responsabile del procedimento Gabriele Cerri) nell’attacco della viabilità sulla statale 12, perché lo spazio è davvero angusto”.
“Nella prima fase ci sono pervenuti 41 progetti – rammenta Cerri – di cui 10 stranieri. Abbiamo imposto due punti d’origine fissi, lasciando libertà in ordine all’interpretazione del passaggio del fiume”.
Il ponte. Il ponte presenta una struttura con archi asimmetrici e proporrà un susseguirsi di linee ondeggianti che richiamano la forma di quello di Borgo a Mozzano. Il disegno del Ponte del Diavolo viene recuperato e ribaltato, restituendo il segno degli archi con una struttura in acciaio di colore bianco, per una luce di 263 metri. Le campate saranno tre, rispettivamente di 80, 103 e 80 metri. Lo schema del progetto prevede una trave langer nella campata centrale che si sviluppa in un sistema di arco-telaio nelle campate di estremità.
L’illuminazione viene effettuata mendiante luci a Led: lampioni per i raccordi stradali e fasci di luce a più livelli. Ai lati del percorso è prevista la realizzazione di due piste ciclopedonali, poste in sede separata e protetta rispetto al ponte, nonché di alcune isole di sosta attrezzata con panchine per godere della visuale.La posizione distaccata e rialzata dei percorsi pedonali rispetto alla strada aumenta il campo visivo in tutte le direzioni e soprattutto crea un “filtro d’aria” tra il piano della strada e la pista stessa che permette la parziale dissipazione del rumore derivante dal traffico. Per le pavimentazioni delle piste ciclabili sarà utilizzato un particolare tipo di asfalto eco-compatibile, con una colorazione molto simile alla terra, per meglio legarsi al paesaggio circostante.
Il tracciato. Il tracciato stradale proposto si sviluppa dalla sponda sinistra a quella destra del fiume Serchio per 765 metri complessivi e si innesterà mediante due rotatorie alla strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero e alla Sp 1 Francigena (via per Camaiore).
Per permettere la connessione del nuovo tracciato con la Ss 12, il progetto prevede di modificare l’andamento dell’arginatura in sponda sinistra, con un arretramento di circa 50 metri. Da qui, dopo un tratto sopraelevato, partirà il viadotto di accesso al ponte costituito da quattro campate di 40 metri che permetterà di raggiungere la sponda sinistra del fiume. L’argine sinistro sarà rinforzato mediante utilizzo di terre armate per garantirne la perfetta tenuta idraulica. Una volta superato il fiume e l’arginatura destra, il tracciato prosegue in rilevato ordinario, per un tratto di circa 200 metri. In quest’ultima parte è prevista anche la realizzazione di tombini per mantenere la continuità idraulica e il passaggio di mezzi d’opera nella aree agricole confinanti.
Per migliorare la sicurezza stradale, si prevede l’esecuzione di manti stradali con l’utilizzo di specifici bitumi a tessitura ottimizzata e bassa emissione di rumore.
I prossimi passi. Resa operativa l’aggiudicazione della progettazione, la Provincia ha convocato per il 29 luglio la pre-conferenza dei servizi sul progetto preliminare. L’ente di Palazzo Ducale, che ha già richiesto alla Regione Toscana i 300 mila euro necessari per la progettazione definitiva, conta di arrivare all’approvazione del progetto credibilmente entro la fine di luglio.
Il prossimo step? Entro la metà di agosto partirà la procedura per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale che dev’essere effettuata entro 60 giorni. Siamo quindi alla metà di ottobre e la Provincia potrà avviare la Via (Verifica di impatto ambientale) che si concluderà in 90 giorni, quindi entro la metà del gennaio 2015. Una volta effettuato il passaggio in Conferenza dei Servizi, alla metà di febbraio 2015, potrà essere approvato il progetto definitivo con la conseguente pubblicazione del bando per l’appalto integrato. Ancora 60 giorni (fine aprile 2015) e si conoscerà il vincitore della gara. Il cantiere potrebbe essere aperto a fine maggio 2015.
Paolo Lazzari
FOTO – La presentazione del progetto
VIDEO – Il servizio su DìLucca
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