Scontro su Tasi e urbanistica. Lite Angelini-Tambellini

15 luglio 2014 | 19:48
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Scontro su Tasi e urbanistica. Lite Angelini-Tambellini

Un consiglio comunale al vetriolo. E’ stata la Tasi, ancora una volta, ad accendere la miccia a Palazzo Santini. E perché esplodesse è servito poco: uno scambio d’accuse, tra presente e passato, e qualche riferimento alle vecchie ferite (ancora) aperte dell’urbanistica. Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli, ha aperto l’agone proponendo un ordine del giorno in cui ha chiesto “un atto di responsabilità” a tutti i consiglieri: il documento infatti proponeva di introdurre detrazioni e una revisione complessiva delle aliquote. “I cittadini lucchesi – ha detto Martinelli – sono giunti a pagare cifre superiori rispetto al passato”. Passato. Una parola che dà il là alle polemiche della serata. Alla fine l’ordine del giorno viene respinto con 15 voti contrari e sei favorevoli ma, durante la seduta, la discussione scivola su altri temi, scatenando la bagarre fra maggioranza e opposizione. E’ in particolare sulle questioni dell’urbanistica – un vero campo minato – che si infiammano gli animi. E nasce un acceso battibecco fra il consigliere Piero Angelini, di Governare Lucca, e il sindaco Alessandro Tambellini. Il primo cittadino, infatti, spiegando che le difficoltà economiche dell’amministrazione derivano anche da un diverso approccio e da una drastica riduzione degli oneri di urbanizzazione, ha puntato il dito sulla cementificazione del territorio avvenuta in passato.

La questione è quella, ormai ben nota, degli “sforamenti” nelle volumetrie edificatorie nelle varie zone in cui, urbanisticamente, è diviso il territorio. Angelini, sentitosi chiamato in causa dopo aver, a onor del vero, sollevato proprio lui la questione – quello dell’urbanistica è del resto stato il principale motivo della “rottura” dell’alleanza con l’ex sindaco Mauro Favilla -, è partito all’attacco, sostenendo che gli sforamenti e la cementificazione selvaggia era avvenuta con il consenso del centrosinistra e con quella del sindaco Tambellini. Che ha replicato stizzito ad Angelini: “Deve portare delle prove su un presunto mio interesse nelle questioni urbanistiche – dice -: se non lo dimostrerà, stavolta andrò io in procura. Senza rispettare, come fa lei, il ruolo che ricopre e gli anni che ha più dei miei, con la sua smisurata arroganza”. “Io sarò anche un arrogante – ha replicato Angelini – ma lei, politicamente, è un ipocrita perché dice falsità”.
Parole pesanti che arrivano al termine di un accesa discussione, che ha spesso divagato dal tema dell’ordine del giorno, tutto concentrato sulla fiscalità locale.
L’ORDINE DEL GIORNO. In apertura, Martinelli ha illustrato in aula l’indagine svolta da Forza Italia di Lucca sugli effetti delle aliquote approvate, attraverso 10 casi concreti, mettendoli in rapporto con quanto accade ad Arezzo. “Qui si sono scelte le aliquote al 3,3 per mille – sottolinea – quindi più alte rispetto a Lucca, ma introducendo una serie di detrazioni che portano a importanti sconti. Ad Arezzo a parità di condizioni si paga molto meno, rispetto a Lucca”. Martinelli prosegue, illustrando come, se a Lucca venissero applicate le aliquote di Arezzo, con le detrazioni previste in quella città, si potrebbe pagare molto meno (Ecco nel dettaglio le elaborazioni di Forza Italia). “Le rendite catastali alte a Lucca – aggiunge – vanno a pagare lo stesso o meno rispetto agli anni precedenti, mentre quelle medio basse pagano molto di più. Per noi questo è la dimostrazione del fatto che non è vero che l’amministrazione salvaguarda le rendite medio basse”.
Replica subito l’assessore al bilancio, Enrico Cecchetti: “Martinelli con questo ordine del giorno – dice – ci dà ancora una volta la possibilità di chiarire le scelte fatte sulla fiscalità locale. In un difficile quadro di tagli complessivi abbiamo fatto dunque le nostre scelte, tenendo conto di una invarianza del gettito tra il 2012 e il 2013. In un quadro di questo tipo e tenendo conto dei margini in cui potevamo operare e visto che la Tasi è regressiva, abbiamo scelto l’aliquota del 2,5 per mille fino alle rendite fino ai 600 euro, applicando detrazioni di 100 euro fino a 300 euro di rendite catastali. Seimila contribuenti lucchesi di fasce più basse non hanno pagato alcun livello di Tasi. Abbiamo previsto che gli inquilini non pagassero niente, facendo il possibile in una situazione come la nostra. A Lucca chi paga l’Imu non paga la Tasi e viceversa. Siamo consapevoli che il quadro della fiscalità locale è elevato, faremo il possibile per ridurre questo carico. Le vie possibili sono due: il recupero dell’evasione e il massimo sforzo per contenere al massimo possibile le uscite correnti. Lavorando su queste leve”.
La consigliera di Lucca Civica, Virginia Lucchesi, presidente della commissione bilancio, boccia senza dubbi l’ordine del giorno: “L’idea di sospendere l’acconto Tasi, che ora è anacronistica, non mi trova d’accordo – dice -: Martinelli prende a riferimento l’Imu del 2012 e del 2013. Si fa un raffronto con delle situazioni molto diverse, rispetto alla disciplina della Tasi. Questo ordine del giorno avrebbe avuto più senso se fosse stato presentato l’11 giugno, quando il consiglio varò una proroga del pagamento dell’acconto Tasi. Per questo trovo strumentale questo ordine del giorno”.
Luca Leone, consigliere comunale di Impegno Comune, mette fretta alla giunta: “Credo – dice – che sul tema della fiscalità sia necessario mettere un punto fermo anche con il bilancio di previsione, che però, in piena estate, ancora non è in consiglio comunale. Nella delibera di approvazione delle aliquote Imu e Tasi – ricorda – si fa chiaro riferimento al fatto che le aliquote al 3,3 per mille che producono un maggior gettito, serviranno alle eventuali detrazioni. Capisco che si è scelto di non introdurre l’aliquota massima per tutte le rendite catastali, ma sarebbe servito alle detrazioni. E’ per questo che mi asterrò”.
Marco Martinelli prende di nuovo la parola e replica punto per punto sollevando la questione della proroga concessa dal ministero per il pagamento dell’acconto e il rischio di incorrere in sanzioni per coloro che a Lucca hanno pagato dopo il 30 giugno: “E’ bene che l’amministrazione chiarisca se chi ha pagato dopo il 30 giugno, scadenza data dal Comune, ma entro il 16 luglio, come indicato dal ministero, avrà o non avrà sanzioni. L’ordine del giorno chiede una sospensione della Tasi, ma non è affatto anacronistico. Perché le eventuali modifiche potrebbero avere comunque il loro effetto sul saldo di dicembre. La legge poi non impedisce le detrazioni ai Comuni che ha applicato aliquote del 2,5 per mille o inferiori – aggiunge -: con un sistema di detrazioni ben diverse, si sarebbe potuta evitare la situazione attuale, dove sono penalizzate soprattutto le rendite medie. Non è vero che sono colpite quelle alte e salvaguardate le medie”. “Il Comune di Lucca – incalza invece la consigliera Virginia Lucchesi – ha fatto una scelta diversa rispetto ad Arezzo: noi abbiamo scelto di introdurre aliquote a scaglioni, e non è vero che qua si paga di più. Abbiamo mirato alla semplificazione delle pratiche”. “Noi non ci stiamo – ha detto Marco Martinelli -: se la vostra è una scelta politica, ne prendiamo atto ma noi siamo per la difesa del contribuente lucchese. Voglio fare un appello all’amministrazione comunale: siamo a metà luglio e non è stato ancora depositato il bilancio di previsione. La proroga è fino alla fine di luglio. Ci avete sempre detto che non volevate fare lavorare gli uffici in dodicesimi”.
Il capogruppo di Lucca Civica, Claudio Cantini, risponde a Martinelli: “Vorrei ricordare che quando ci siamo insediati – dice – non c’era ancora uno straccio di bilancio approvato”. Secca la replica del presidente del gruppo di Forza Italia: “Il bilancio fu approvato dalla giunta prima che finisse il mandato – dice Martinelli – qua si mistifica la realtà”. Paolo Moriconi, consigliere comunale del Pd, polemizza con Martinelli: “Parlate voi che andavate avanti con i debiti fuori bilancio e i lavori in somma urgenza. E’ inutile fare propaganda in questo consiglio comunale. Andiamo a vedere quanti oneri di urbanizzazione utilizzavate voi per la spesa corrente. Questi sono dati di fatto”.
Prende la parola anche Piero Angelini, consigliere di Governare Lucca, e lentamente innesca il battibecco con il sindaco Alessandro Tambellini, che per il momento non ha ancora avuto la parola: “Credo di essere uno di quelli che ha lottato con più forza contro la precedente amministrazione – dice -. Credo che si possa dire che in effetti le precedenti amministrazioni hanno avuto una tassazione minore, anche per l’acqua, l’energia e la raccolta dei rifiuti. Il buco di bilancio che ci ha lasciato Mauro Favilla è quello di Clap – ammette -, oggi questa amministrazione ha ridotto drasticamente i finanziamenti per il trasporto pubblico locale, con scelte che giudico sbagliate”.
FISCALITA’ E BILANCIO. E’ a questo punto che l’assessore Enrico Cecchetti risponde alle critiche sollevate, dando una prospettiva ed entrando nel merito delle questioni: “Nelle prossime settimane avremo, con il bilancio preventivo 2014 che sarà depositato tra questa e la prossima settimana – dice -, già una ipotesi per il preventivo del 2015, insieme ad una programmazione triennale per rendere più elastici i suoi vincoli. L’obiettivo è quello di affrontare una situazione sempre più difficile per i Comuni. Quanto alla fiscalità locale, seimila Comuni su ottomila non hanno approvato le aliquote Imu e Tasi entro i termini stabiliti. Le detrazioni? Ammontano in totale a 800mila euro e derivano dalle applicazioni delle aliquote di 3,1 e 3,3 per mille per le rendite catastali oltre i 700 euro”. Il capogruppo di Forza Italia Martinelli lo incalza chiedendo le date in cui andrà in approvazione il bilancio di previsione e invita di nuovo l’assessore a spiegare se chi ha pagato l’acconto Tasi entro il 16 luglio, come stabilito dal ministero, rischia o non rischia le sanzioni. “Il governo centrale spinge i Comuni a fare i passi avanti – si inserisce Virginia Lucchesi -, Lucca si era già mossa verso i cittadini, approvando la proroga al 30 giugno”. La sua replica anticipa quella dell’assessore: “Abbiamo proposto al consiglio comunale – spiega l’assessore Cecchetti – su richiesta di tutti i Caf, lo spostamento della scadenza al 30 di giugno: il Consiglio ha approvato e per noi il quadro resta questo”. Dando, così, indirettamente una risposta inequivocabile a Martinelli, che però continua a chiedere una risposta chiara. “Il bilancio – ha proseguito l’assessore, rispondendo all’altra sollecitazione di Martinelli – sarà depositato la prossima settimana e decideranno i capigruppo sulla data del consiglio comunale”.
L’INTERVENTO DEL SINDACO. Il sindaco Alessandro Tambellini finora rimasto in silenzio prende la parola. Sorvola sulle polemiche e inizia a dare un quadro d’insieme della situazione. Poco dopo però, inevitabilmente, raggiunge la questione dell’urbanistica, e in particolare quella degli oneri di urbanizzazione ridotti all’osso. E fornisce ad Angelini l’attacco per le sue recriminazioni. “Le vie di finanziamento di un Comune non sono infinite – ha esordito il primo cittadino -: in passato c’erano i trasferimenti statali ed a febbraio erano conosciuti. Quest’anno c’è stato un ulteriore taglio dei trasferimenti. La questione degli oneri di urbanizzazione è molto complicata: in passato sono serviti a finanziare le spese dei Comuni. Su Lucca si è un po’ esagerato. Abbiamo tolto dalla dispensa – usa una metafora – ciò che nella dispensa non era stato messo. Come nel caso dell’urbanistica. Il piano strutturale stabilisce delle quantità edificabili. Tra il piano strutturale e il regolamento urbanistico ci deve essere una coerenza mentre a Lucca quest’ultimo prevedeva il doppio rispetto al piano strutturale: dal 2004 al 2008 si è consumato suolo oltre i limiti previsti. In alcuni anni il Comune ha incassato 12 milioni di oneri, oggi entra nelle casse soltanto un milione e 700mila euro. Il bilancio risente così di 10 milioni in meno da questo capitolo. Gli oneri che dovevano servire per gli investimenti, inoltre, sono andati in gran parte per la spesa corrente. Bisogna dire che i tempi sono cambiati, che l’Italia non è più quella di prima. Quanto alle tasse, non è il nostro obiettivo vessare i cittadini – dice il sindaco – ma siamo consapevoli di quanto è necessario per mantenere l’equilibrio precario in cui ci troviamo. Il bilancio di previsione non è ancora approvato perché sono intervenute molte modifiche introdotte dallo Stato. Lo scorso anno siamo riusciti a saldare pagamenti alle imprese per 12 milioni”. Anche il sindaco, come ha fatto l’assessore, annuncia l’imminente passaggio in giunta del bilancio di previsione: “La prossima settimana la giunta approverà il documento economico – aggiunge – e nei prossimi mesi presenteremo già una previsione per l’anno successivo”.
LA BAGARRE CON MARTINELLI. Su costi e spese, il primo cittadino ha assicurato l’impegno nel proseguire a ridurli al minimo. Ma, facendo esempi dell’oculatezza della sua amministrazione, scatena la viva reazione di Marco Martinelli (Fi). “Le spese di rappresentanza del Comune, ad esempio, sono ridotte al lumicino – ha spiegato Tambellini. Quando andiamo al ristorante con ospiti ciascuno paga con soldi propri, mettendo mano al portafogli e non a spese del Comune”. Parole che scatenano il presidente del gruppo di Forza Italia. “Invito il sindaco – attacca Martinelli – a fare nomi e cognomi delle persone a cui si riferisce con queste affermazioni e a rendere ben più circostanziate le sue insinuazioni”.
LO SCONTRO SULL’URBANISTICA.La discussione dell’ordine del giorno sulla Tasi è scivolata così facilmente dalla fiscalità, alla politica, all’urbanistica. Con le spalle spesso rivolte al passato. Ed è su queste che si è materiato l’attacco del consigliere Angelini al sindaco. L’esponente di Governare Lucca, ripresa la parola, è infatti tornato sulla questione degli sforamenti nelle zone urbanistiche: “La zona in cui si è sforato di più – ha osservato – è stata proprio quella di Sant’Alessio. La cementificazione di questa città negli anni passati è avvenuta con il favore del centrosinistra, compreso quello di Tambellini”. “Lei consigliere – attacca il sindaco – porti delle prove che io abbia avuto un qualsiasi interesse nelle questioni dell’urbanistica a Sant’Alessio. Deve dimostrarlo – incalza – se non lo dimostra, si faranno i conti. Le assicuro che in quel caso andrò io in procura, non avrò rispetto del fatto che lei è seduto in Consiglio, che ha più anni di me, oltre che un’arroganza infinita. I peggiori guai di questa città sono arrivati quando lei era nella maggioranza alla guida del Comune”. “Sarò arrogante – replica Angelini – ma il sindaco, politicamente, è un ipocrita perché dice falsità”.

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