
Una Ztl a Borgo Giannotti? Sembra difficile immaginarlo, ma è quanto ha chiesto Raffaello Papeschi, tra l’altro presidente del comitato Lucca per una Sanità migliore, all’assessore alla mobilità Francesca Pierotti, in un incontro che si è svolto la scorsa settimana. Papeschi ha proposto di consentire soltanto il passaggio delle auto dei residenti e ai mezzi per il carico e lo scarico delle merci, istituendo un servizio di navetta dal parcheggio delle Tagliate.
“Il traffico nel Borgo – sottolinea Papeschi – si è trasformato negli ultimi anni in un fiume ininterrotto di macchine, assai più che in un’autostrada, che produce inquinamento atmosferico e acustico anche per la ridotta velocità e i continui rallentamenti a cui gli automobilisti sono costretti. I danni sono quindi sia per i residenti che per gli automobilisti, dato che il Borgo è una strada antica, non adatta al traffico scorrevole. Per realizzare questo scopo bisognerebbe dirottare il traffico da Monte S. Quirico, la Freddana, S. Alessio e il Morianese in direzione Lucca sulla Bretellina che porta a destra verso la circonvallazione esterna. In tal modo si ridurrebbe anche l’ingorgo all’incrocio fra via Salicchi e Borgo Giannotti che è diventato insopportabile per gli abitanti; chi viene da via Salicchi non dovrebbe più dare la precedenza a chi scende da Monte S. Quirico verso Lucca, ma avrebbe la scelta o svoltare liberamente a destra verso il ponte o proseguire a dritto verso la Bretellina. Quindi traffico più veloce e meno inquinante. Il divieto di transito nel Borgo dovrebbe naturalmente essere monitorato da telecamere fisse, giorno e notte”.
Papeschi prevede anche le proteste dei commercianti e per questo fa delle ipotesi, come quella di “istituire un servizio di navetta ogni 10 minuti, eventualmente gratuito, fra il parcheggio di via delle Tagliate, quello di fronte a Sistema Ambiente, e il Borgo e prevedere la possibilità di annullare la multa per infrazione del divieto di transito dietro la presentazione di uno scontrino fiscale emesso dal commerciante con la stessa data e ora. L’annullamento potrebbe essere realizzato o direttamente dall’acquirente interessato presentandosi alla Metro nel giro di 15-20 giorni con lo scontrino in mano, oppure, se il commerciante temesse una perdita di affari a causa del disagio al cliente, dal commerciante stesso, eventualmente anche alla fine del mese. Si potrebbe così anche verificare chi emette scontrini fiscali. Spetta a chi amministra questa città – conclude Papeschi – contemperare l’antica vocazione commerciale del Borgo con il danno alla salute e alla vivibilità degli abitanti della zona, che da tempo ha superato il livello di guardia. In attesa di interventi più radicali, almeno questo si potrebbe fare”.