Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”

16 luglio 2014 | 16:24
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Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”
Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”
Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”
Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”
Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”
Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo da sindaco”

Da una parte la Polizia Municipale, arrivata ad affiggere sul cancello delle Madonne Bianche l’ordinanza appena emanata dall’ufficio sport del Comune. E poi anche gli agenti della Digos e a una volante della Polizia, ad eventuale supporto di una situazione che si sarebbe potuta surriscaldare. Dall’altra i ragazzi, alcuni residenti e i genitori che domenica hanno dato il via alla nuova esperienza di autogestione dell’area delle Madonne Bianche, arrivati per continuare le attività iniziate nella giornata di domenica e per l’assemblea “settimanale” fissata per le 18.

E mentre da una parte di cambiavano i lucchetti e si sistemavano le transenne di cantiere, dall’altra i giovani, in cerchio, appartati anche rispetto a curiosi e giornalisti, hanno discusso sul da farsi e sulla posizione da tenere nei confronti dell’amministrazione. Uno il punto nodale della protesta contro le decisioni prese dal Comune, dopo l’emissione dell’ordinanza: il fatto che l’amministrazione comunale abbia cambiato idea, decidendo di ampliare l’area di cantiere laddove l’anno scorso i ragazzi di Torpedo e dell’associazione Spazi e Socialità avevano convissuto per più di un mese proprio con la zona sotto controllo della Geal.
Una polemica al momento senza risposta, visto che stavolta il Comune ha risposto con un atto ufficiale e non con il dialogo. Che si potrà riaprire, lo ha detto il sindaco Tambellini, solo in caso di ritorno nell’alveo della legalità. Solo dopo si potrà parlare della nascita di un parco pubblico nell’area abbandonata e per cui non si riesce a trovare un gestore. “Eravamo in tanti oggi davanti alla Madonne Bianche – spiegano i ragazzi -, il Comune ha fatto la sua mossa e con un pretesto ha chiuso l’area del parco. Sappiamo bene che la messa in sicurezza del cantiere è una falsità per giustificare la repressione e la chiusura della giunta e del Pd. Venerdì pomeriggio alle 17 andremo tutti dal sindaco per avere risposte”. E poi aggiungono un hashtag provocatorio: #tambellinitiveniamoaprendere.
“Siamo individui, collettività pensante che ha deciso di muoversi davanti alla situazione sociale e politica – spiega il comitato di gestione delle Madonne Bianche -. Abbiamo scelto di ripartire dai beni comuni come il parco delle Madonne Bianche, abbiamo lavorato, rivitalizzato, migliorato e ricostruito. Noi siamo quelli della Polisportiva autogestita, testimoni chi ci ha dato una possibilità, in due settimane, investendo tempo e fatica, abbiamo restituito alla città un parco attivo e funzionante. Noi non siamo privati, non abbiamo interessi di lucro, per noi occupare significa rivalorizzare, rendere pubblico, rendere nuovamente fruibile. Legittimamente abbiamo agito per interessi superiori, non siamo allo stesso piano di associazioni o aziende, lavoriamo per la collettività. Davanti a decenni di degrado, cementificazione e svendita del patrimonio pubblico, abbiamo agito con l’unica via possibile: la riappropriazione”.
“Le istituzioni – incalzano i ragazzi – non hanno saputo dare risposte, ma solo reprimere tentando poi di svendere: le solite misure che vediamo in tutta Italia e in Europa. Voi siete il nostro opposto, siete il nemico di chi lavora per il bene comune, siete parte di quel sistema partitico che affama le nostre vite e svaluta la nostra forza-lavoro, voi siete oggi il partito democratico. Voi state distruggendo la città – attaccano -, ricattati dalle Fondazioni bancarie. Avete speso contributi pubblici per scuole elitarie di alta formazione, per progetti fallimentari e avete smantellato ogni forma di socialità sopratutto giovanile. Voi siete la giunta del Sindaco Tambellini,quella giunta che aveva promesso una politica di sinistra e poi si è ricompattato a destra. Siete quella giunta che promette spazi e opportunità per i giovani e poi vara un’ordinanza anti-movida in una città dove la movida non esiste. Voi vi muovete contro ogni forma di aggregazione sociale e non istituzionale, distruggete ogni iniziativa trasversale e alternativa. Noi ci siamo mossi quest’anno con nuovo progetto, che vedeva finalmente l’iniziativa di famiglie, residenti e studenti uniti per creare un parco pubblico, gestito dal basso, auto-finanziato, aperto e senza spese per la cittadinanza. La nostra unica richiesta era ed è che ci venga garantito un parco pubblico e autogestito per la collettività. Voi – proseguono – avete deciso di non prendervi la responsabilità e vi siete arroccati sulle vostre decisioni. Quello del cantiere è un pretesto, e lo sappiamo tutti quanti bene. Non c’è nessun pericolo per la sicurezza ad un cantiere perfettamente recintato, che ha visto convivere l’anno scorso un’associazione per diversi mesi senza nessuna allerta per la sicurezza, ma anzi con la vostra autorizzazione. Tambellini menti sapendo di mentire, e dovrai risponderne alla comunità intera. La Geal ci risponda: era necessario chiudere un intero parco per portare a termine i lavori? Eravamo disposti a lasciare temporaneamente la zona, una giornata, per completare i lavori. Ma voi ci dite che dobbiamo andarcene, e dopo un anno di lavori, ora che sono quasi completati allargate il cantiere. Come fate a dire che questo non è un pretesto? Voi dovete prendervi la responsabilità politica per l’abbandono di un parco pubblico, così come di altre, tante, troppe zone degradate della città. Noi sappiamo che siamo di più di quanti si sono riuniti ieri davanti alle Madonne Bianche, perché difendiamo il diritto alla socialità che è un bisogno di tanti. Voi non vi rendete conto della situazione esasperante che si è creata nei decenni a Lucca. La mancanza di spazi sociali, vivi e liberi, è una problematica per giovani, famiglie e anziani. Voi rispondete distruggendo a un’iniziativa che non vi ha mai chiesto, né vi è costata niente. Voi distruggete e reprimete. Noi occupiamo e creiamo e per questo torneremo, se non qui in altri luoghi. Venerdì alle 17 ci troveremo tutti quanti davanti al Comune di Lucca perché non crediamo alle vostre bugie.  A questo punto dovete dire chiaramente per quale motivo avete distrutto per la seconda volta la polisportiva autogestita madonne bianche: perché uno sgombero ha sempre un mandante e voi dovete prendervi delle responsabilità”.

FOTO – Presidio e assemblea alle Madonne Bianche (di Giuseppe Cortopassi)

Le foto dalle Madonne Bianche

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