Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd

17 luglio 2014 | 17:05
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Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd
Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd
Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd
Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd
Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd
Raddoppio ferrovia, Sel e sindaci rilanciano – Ft e Vd

“Dopo le parole, servono i fatti: dal Governo, dalla Regione e dalle Ferrovie”. Lucca e Pistoia chiedono a gran voce il raddoppio della linea ferroviaria. L’occasione è stata oggi pomeriggio (17 luglio) la tappa alla stazione di Lucca del tour itinerante tra le due città per chiedere la metropolitana toscana. Una iniziativa di sindaci e parlamentari Sel a cui hanno partecipato il sindaco Alessandro Tambellini – insieme a lui anche l’assessore Antonio Sichi, di Sel – e il primo cittadino di Pistoia, Samuele Bertinelli. Sel chiede che le istituzioni coinvolte “rispondano concretamente alle richieste dei 40mila pendolari che ogni giorno percorrono la linea ferroviaria Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato-Firenze, dove i tempi di percorrenza sfiorano le due ore e dove le condizioni di viaggio sono spesso inadeguate. Servono subito 400 milioni”. E’ questa la richiesta lanciata nel giorno di Sel on the railway, l’iniziativa itinerante degli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà tra Pistoia e Lucca che ha voluto rilanciare la proposta del raddoppio, della velocizzazione e della messa in sicurezza della linea fino ad arrivare ad una grande metropolitana toscana da Firenze a Viareggio.

Così, alle 17,44, sono partiti dalla stazione di Pistoia, la deputata toscana Marisa Nicchi, il consigliere regionale Mauro Romanelli, il coordinatore regionale Giuseppe Brogi e i sindaci di Pistoia e Lucca. Nel corso del viaggio, fra quattro chiacchiere e un bicchiere di limonata, sono stati informati i pendolari sui benefici della metropolitana di superficie e sono state preparate limonate fresche per i viaggiatori. Alla stazione di Lucca si è tenuto poi un incontro pubblico per parlare della questione. Proprio sul tema del raddoppio ferroviario, lo scorso gennaio Sel ha depositato in Parlamento un’interrogazione per conoscere le intenzioni del ministero delle infrastrutture. “E’ inaccettabile – ha detto la deputata Marisa Nicchi – impiegare più tempo per andare da Firenze a Lucca rispetto a quello che ci vuole per andare da Firenze a Roma. Ci vogliono quasi due ore per fare circa 100 chilometri. Basta investire esclusivamente sull’alta velocità e dimenticare le linee regionali, spesso molto più utilizzate. La politica della mobilità su ferro deve essere potenziata e riorientata verso il trasporto locale, anche a causa delle minori risorse disponibili che vanno assolutamente investite in questo settore”.
Alla stazione di Lucca, dopo le note del gruppo fiorentino La mia s’ignora, che ha improvvisato una performance nell’atrio, sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni. Giuseppe Brogi, coordinatore regionale di Sel, ha ricordato il significato di un viaggio che, fra la gente, spieghi le necessità dei tanti pendolari che ogni giorno prendono il treno per andare al lavoro e di dover pensare prioritariamente a una mobilità sostenibile. Poi è toccato al primo cittadino di Lucca, Alessandro Tambellini, nel ripercorrere le tappe della mobilitazione dei sindaci della tratta Firenze – Viareggio ricordare la necessità impellente del raddoppio della ferrovia: “In quanti – ha detto – se sapessero che da Lucca a Firenze con il treno ci si mette un’ora e da Viareggio un’ora e dieci continuerebbero a prendere l’auto per muoversi?”. In questo senso anche il progetto, che il sindaco si augura impellente, di realizzazione del terminal bus accanto alla stazione per lo scambio gomma-ferrovia, è considerato un altro tassello da inserire per una nuova mobilità dell’intera Piana di Lucca. 

L’intervento del sindaco Alessandro Tambellini

Le foto dalla stazione di Lucca

Appassionato l’intervento del sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli. Che non ha parlato solo di ferrovie ma di una mancanza di politica industriale da parte del governo, che non valorizza, soprattutto in Toscana, un vero e proprio distretto ferroviario. Che dalla Breda va a tutto l’indotto. Nel ringraziare dell’iniziativa “che scende fra la gente” Sel regionale e l’onorevole Marisa Nicchi, Bertinelli ha chiamato tutti alle proprie responsabilità: “Bisogna pensare – ha detto – a una politica presa nel senso della partecipazione, dell’etica della responsabilità. Non si possono più scialacquare risorse ma fissare delle priorità fondamentali, poche ma urgenti. Fra queste il lavoro. E in questo senso servirebbe una politica industriale degna di questo nome e la Toscana in questo senso può dare tanto. Proprio nel settore ferroviario qui si fabbricano dai tombini al materiale rotabile fino ai treni. Basti pensare che alla Breda si realizza il treno più bello del mondo, l’Etr 1000”. “Lavoriamo – ha proseguito per città più vivibili, per l’intermodalità, per lo scambio ferro-gomma, e per questo serve un investimento serio sul trasporto collettivo, per decongestionare le nostre strade e di conseguenza le nostre città”.
E’ anche questione di soldi, ma questi, in parte, ci sono. “Ci sono già 43,8 milioni dal governo, 35 dalla Regione e 8,8 da Rfi per la velocizzazione della linea, che è l’intervento prioritario rispetto al raddoppio della ferrovia. Di giugno scorso è il progetto definitivo, che riguarda l’eliminazione degli undici passaggi a livello nella tratta Firenze – Pistoia. E c’è il parere di conformità urbanistica di tutti i Comuni della tratta, che hanno lavorato a tempo di record, visto che manca solo una perizia idrogeologica nell’area del Serravalle. Poi c’è il governo, che ha promesso 220 milioni di euro per il raddoppio della ferrovia, per ora solo sulla carta, e che dovrebbero rientrare nel decreto sblocca-cantieri. Si faccia – è l’appello di Bertinelli – oppure sarà ancora una volta propaganda deteriore. Per questo questi soldi li vogliamo vedere già dai prossimi giorni. Poi aspettiamo da Rossi le risorse che mancano per arrivare al mare con il raddoppio della ferrovia, con un occhio ai costi. E’ impensabile, infatti, che si pensi di fare il sottoattraversamento di una città termale come Montecatini, di cui la metà a carico del Comune”.
E dopo l’appello un annuncio: “A settembre – dice – come già avvenuto a Lucca terremo gli stati generali del trasporto ferroviario con politici, sindacati, comitati, parlamentari, governo, Rfi e presidente della Regione. Perché al massimo a primavera prossima vogliamo vedere i cantieri del progetto.
Percorso in cui i sindaci saranno accompagnati, a livello regionale e nazionale da Sel, che ha intrapreso quasta campagna di informazione e volantinaggio per ottenere subito progetti e risorse certe per tutti. L’obiettivo è quello di creare una vera e propria metropolitana toscana che da Viareggio porta a Firenze e viceversa, in tempi ragionevole e certi. “Ceccarelli ha assicurato – ha detto il consigliere regionale Ceccarelli – che da settembre partono i cantieri per l’eliminazione dei passaggi a livello”. Ma, aggiunge l’onorevole Micchi, Sel sarà attenta e vigile dal livello locale a quello nazionale, affinché questa linea che ha più quasi 150 anni veda il suo primo grande intervento strutturale della storia. Per Sel è anche, infatti, una questione di equità sociale.

Enrico Pace