





“Le Madonne Bianche non si sgomberano. L’autogestione è l’unica soluzione”. Recita così lo striscione che oggi pomeriggio (18 luglio) i membri del comitato di gestione della polisportiva che è stata interdetta con un’ordinanza dirigenziale mercoledì scorso hanno appeso ad una finestra al piano terra di palazzo Orsetti dove si sono presentati attorno alle 17 per chiedere di parlare con il sindaco, Alessandro Tambellini. A fugare le speranze del presidio, il responso dell’amministrazione: la polisportiva rimarrà chiusa, almeno per il momento. Erano circa 40 le persone – alcuni anche membri del Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi – che si sono ritrovate in via Santa Giustina per rilanciare sull’autogestione della polisportiva, dopo che il bando andato di fatto deserto per affidarne la gestione ha riportato il degrado, motivo per cui un gruppo di studenti, giovani e famiglie della zona domenica scorsa ha inaugurato la seconda esperienza di autogestione, dopo quella di un anno fa (Articolo e foto). I ragazzi oggi pomeriggio hanno chiesto di parlare con il sindaco, che ha ricevuto una delegazione di sei persone tra rappresentanti del comitato di gestione e collettivo degli studenti, insieme all’assessore Francesco Raspini. “La polisportiva resta chiusa per ora – raccontano i ragazzi dopo il confronto con il primo cittadino -, ma Tambellini si è detto disponibile a valutare forme di affidamento in futuro. Noi vogliamo che la polisportiva diventi un parco fruibile da tutti”.
Guelfo Buchetti, della polisportiva autogestita, ha difeso l’iniziativa del comitato di gestione: “Quando siamo entrati – ha detto – non c’era nessun cartello che vietasse l’accesso. Non abbiamo mai avuto l’intenzione di dare vita alla polisportiva per iniziative a scopo di lucro, volevamo fornire alla cittadinanza l’opportunità alla di partecipare ad iniziative ricreative di vario genere, per adulti e bambini. Avevamo un bel progetto che il sindaco non ci ha dato il tempo di sviluppare. Le persone che aderiscono al comitato sono circa 150, ma agli eventi che proponiamo sono molte di più, segno che la risposta della cittadinanza è buona. Questa città è morta perché valorizza e dà spazio soltanto ai grandi appuntamenti come il Summer Festival e invece ignora le iniziative che vengono dal basso, tese per esempio a promuovere la musica e il teatro indipendenti. Noi abbiamo chiesto delucidazioni su un’ordinanza che ci pare pretestuosa e vogliamo vedere i documenti”. Gli studenti parlano per slogan: “Tambellini mente sapendo di mentire” è il più gettonato. Poi hanno intonato cori per chiedergli di scendere da Palazzo Orsetti in via Santa Giustina: “Tambellini scendi le scale: fuori, fuori”, hanno gridato. “Vogliamo essere ascoltati – hanno detto all’inizio del presidio -: non siamo pericolosi, questa è soltanto repressione”. Prima di salire, i 6 rappresentanti della polisportiva hanno detto di non aspettarsi molto dall’amministrazione comunale ma di voler essere ascoltati comunque. Durante l’incontro il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore Francesco Raspini hanno confermato che, al momento, la polisportiva resterà chiusa. Una decisione che, a quanto dice la delegazione, è stata presa dal primo cittadino in totale autonomia, senza l’influenza di terzi. I ragazzi, tuttavia, hanno approfittato dell’occasione per parlare in generale delle realtà partecipate e degli spazi sociali, riscontrando almeno la volontà da parte degli amministratori di dialogare sulla questione e di arrivare a formule di gestione di alcuni luoghi. “Il sindaco si è detto disponibile a trovare forme di affidamento della polisportiva, ma ci sembra l’ennesimo proclama e l’ultima spiaggia dopo quello che è accaduto – hanno spiegato i ragazzi al megafono non appena usciti dall’incontro a Palazzo Orsetti -: Tambellini ci ha comunque confermato che per ora la Polisportiva resta chiusa perché è inagibile, precisando che la decisione di chiudere le Madonne Bianche è stata sua, come sindaco. Noi siamo riusciti a spiegare le nostre ragioni e a farci ascoltare. Abbiamo parlato dell’assenza di spazi per la socialità e per i giovani e spiegato che vogliamo spazi e parchi fruibili da tutti, con iniziative come quelle realizzate alle Madonne Bianche”. Per fare il punto sulla situazione i ragazzi hanno già convocato un’assemblea pubblica per martedì prossimo, alle 18, alla sede della ex Circoscrizione a San Concordio. Ma non si può dire che il clima con il Comune sia disteso. Visto che poco dopo l’incontro sulla bacheca Facebook della polisportiva autogestita appare una frase provocatoria: “Non basta sbattere i pugni sul tavolo per essere uomini con le palle”.
FOTO – Madonne Bianche, presidio davanti al Comune
Leggi anche:Chiusi gli accessi alle Madonne Bianche
Madonne Bianche, il sindaco: “Dialogo dopo l’ordinanza”
Madonne Bianche, fine autogestione: “Andremo dal sindaco”
Madonne Bianche, anche il Collettivo studenti da Tambellini
{youtube}ucqyNGHFuGU{/youtube}