
La Biagi Ravenni? Lasci il suo ruolo in Fondazione Puccini dopo 15 anni a chi sa fare promozione meglio di lei. E poi basta con la guerra nel nome di Puccini a favore di un tavolo in cui si discuta, fra enti, fondazioni e privati di Lucca come città che valorizzi il nome e la tradizione del grande maestro. A pochi giorni dalla polemica a margine della presentazione degli eventi pucciniani di Comune, Teatro del Giglio e Fondazione Puccini torna a parlare il maestro Andrea Colombini, anima del Puccini e la sua Lucca Festival, con un lungo intervento allo stesso tempo chiarificatore e provocatorio, come nel suo stile.
“Non vorrei essere apparso – dice Colombini – nonostante la usuale chiarezza delle mie parole, come quello che non vuole altre manifestazioni pucciniane, oltre le sue, nella città di Giacomo Puccini. Ascom ha capito esattamente il mio pensiero ed ha ulteriormente chiarificato la posizione. Qualche mezzo di comunicazione mi ha dipinto come l’organizzatore inviperito che non vuole altri nel suo settore. Dunque è bene fare chiarezza”. “Innanzitutto – dice – che si facciano pure duemila concerti e manifestazioni pucciniane, io sono d’accordo. Ma che, per favore, non ci si accavalli nello stesso orario, con lo stesso prodotto che noi stiamo fornendo al pubblico internazionale con grandissimo successo da più di 10 anni e con soldi quasi interamente privati (poiché i contributi del Puccini e la sua Lucca Festival sono passati da 120mila euro a 20mila euro in soli due anni). Lo si sappia bene visto che si parla di quella che è l’attrazione maggiore per la città di Lucca, sia per la grande quantità di pubblico che portiamo – quest’anno sfonderemo il tetto delle 35mila presenze – sia per la presenza su media e social network turistici (Tripadvisor il primo, ma elenchiamo volentieri guide come la Ste Rick’s o la Lonelyplanet) sia soprattutto perché portiamo tanta gente tutto l’anno. Ma soprattutto perché grazie a noi soli finalmente Lucca è riconosciuta nel mondo sempre più come la città di Giacomo Puccini, e nessuno può negarcelo, nonostante il fatto che io possa essere personalmente inviso a qualche don rodrighetto della città”. “Che ci si accordi – poi – e si faccia un vero tavolo di concertazione per decidere politiche ed eventi. E siccome a Lucca, chiediamo scusa, ma musicalmente Puccini siamo noi del Puccini e la sua Lucca Festival e lo sanno anche i muri, meno che i don rodrighetti puntigliosi di Lucca dentro, al tavolo ci dobbiamo e vogliamo stare anche noi e a pieno titolo. Nonostante che i don rodrighetti, in conferenza stampa, gonfi del loro puntiglio, manco siano capaci di pronunciare il nome di un festival, Puccini e la sua Lucca, che ha un sito internet con 2,5 milioni di visitatori documentati e un canale youtube con quasi 100mila presenze, una pagina facebook con 27mila fans e eventi, circa 300, distribuiti in ogni parte dell’anno, anche quando tutte le altre grandi e gloriose istituzioni cittadine sono chiuse e molte di esse pagano lo stesso gli stipendi ai dipendenti”. Se si vuole far del bene a Puccini – è l’affondo di Colombini – ed al suo marketing internazionale, che gentilmente, poi, si chieda alla direttrice della Fondazione Puccini, Signora Ravenni, di farsi da parte e lasciare il posto a persone più competenti di lei in quanto a marketing e promozione turistica, funzioni che proprio la signora Ravenni ha rivendicato proprie della fondazione Puccini innanzi alla stampa, funzioni le quali Ella, nota studiosa, famosa docente, titolare di molte pubblicazioni su Puccini e il cui merito scientifico non viene giustamente messo in dubbio, ha dato palese dimostrazione di non essere capace di svolgere. I fatti parlano, i nostri giudizi sono solo conseguenza di quello che si è visto e che anche i giornali e qualche ente pubblico ha denunciato. Per cui, aria nuova e giusto ricambio, specie perché la Fondazione Puccini è pubblica, partecipata da enti pubblici, presieduta dal sindaco di Lucca (non da Alessandro Tambellini privato cittadino), con consiglio di amministrazione composto da membri di enti pubblici. La Fondazione Puccini fa appalti per i propri servizi, dimostrando così in pieno di essere un ente di diritto pubblico. Ne consegue che, in una fondazione pubblica, non è nemmeno lontanamente pensabile avere lo stesso direttore da 15 anni, nonostante, mi ripeto, i risultati pessimi ottenuti nel marketing di Puccini. In base a questo accuso il sindaco e la signora Ravenni di aver pubblicamente mentito quando hanno dichiarato che i soldi usati per i tre concerti in contemporanea con i nostri, sono soldi privati, poiché la Fondazione Puccini, a cui appartengono i soldi, è privata. Una accusa grave che meriterebbe già per questo le dimissioni di entrambi dai propri incarichi”. “Vorrei sapere perché – prosegue Colombini – Scacchiotti, presidente del Giglio dimissionario dal 31 marzo scorso, insiste a presentarsi come presidente del Giglio e il sindaco, parimenti, non abbia ancora nominato un amministratore unico come dichiarato 4 mesi fa. Perché invece di pensare a creare eventi contemporanei e che sprecano soldi pubblici, non si pensa a salvare il barcone del Giglio che affonda senza un timoniere? Faccio appello infince – conclude – al Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ente che sostiene il nostro Festival con grande ritorno di immagine: se egli me lo chiederà, vista la attenzione della Fondazione Crl ai problemi della città, ci offriamo di vendere i biglietti di casa Puccini assieme alle quasi 40mila unità di biglietti che il nostro festival gestirà nel corso del 2014. E ci dimenticheremo pure del fatto che abbiamo fatto questa proposta alla signora Ravenni ben tre anni or sono e, nonostante il nostro ruolo e la nostra importanza pucciniana nel mondo, non ci è arrivato manco uno straccio di risposta, anche negativa.
Spero di essere stato chiaro: per me da oggi comincia la grande guerra culturale per Puccini: via i farisei che parlano e basta e che sono contro Puccini e contro Lucca. Chi è con me si schieri e si faccia sentire: o ora o mai più. Il momento è buono e Lucca e Puccini se lo meritano. Noi abbiamo già cominciato a lavorare bene e occupiamo una grande posizione, che nemmeno i don rodrighetti ed il loro puntiglio inappropriato possono negare. Mi appello ad Ascom, Camera di Commercio, fondazioni bancarie e enti pubblici affinché si parta e tutti insieme, evitando di creare nuovi carrozzoni, inutili e costosi duplicati, solo perché tanto paga la collettività lucchese. Cosa ne pensa Renzi di questo spreco? Cosa ne pensano i lucchesi che pagano le tasse? Per ora lo chiediamo agli enti, non vogliamo dover arrivare a mettere banchetti per strada e chiederlo ai lucchesi, magari facendogli notare come si sprecano le loro tasse. Viva Puccini, Viva Lucca”.