Commemorato a Lucca il tenente di vascello Anselmo Marchi

21 luglio 2014 | 10:25
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Commemorato a Lucca il tenente di vascello Anselmo Marchi
Commemorato a Lucca il tenente di vascello Anselmo Marchi
Commemorato a Lucca il tenente di vascello Anselmo Marchi

Si è svolta questa mattina, nella via a lui intitolata vicino al palazzetto dello sport, la cerimonia in memoria di Anselmo Marchi, il tenente di vascello medaglia d’oro al valor militare deceduto in combattimento a Belvedere, il 21 luglio 1944. Il Comune di Lucca, rappresentato dal presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, insieme al capitano di fregata della Capitaneria del Porto di Viareggio, Emilio Del Santo, hanno deposto una corona di alloro alla lapide che ricorda le gesta di Marchi. Erano presenti inoltre i rappresentanti dell’Associazione Marina d’Italia, dell’istituto del nastro Azzurro e dell’associazione Guardie Forestali.

La scheda di Anselmo Marchi (dal sito della Marina Militare)
Comandante di compagnia, da lui portata ad alto grado di coesione e di totalità spirituale, ricevuta la missione di proteggere il fianco e il tergo di due compagnie lanciate al contrattacco, anziché assolverlo da fermo come gli era stato ordinato, con audace iniziativa e superbo slancio, scattava egli stesso alla testa dei suoi uomini e travolgeva il nemico antistante. Non pago di questo successo si spingeva ancora più innanzi con una pattuglia esplorante e con brillante colpo di mano sloggiava un nucleo nemico da una casa, catturando prigionieri. Sul punto di proseguire, cadeva falciato da una raffica di mitragliatrice. Fulgido esempio di eccelse virtù militari e di dedizione alla Patria.
Nacque a Lucca l’8 giugno 1920. allievo dell’Accademia Navale di Livorno dal 1938, all’atto della dichiarazione di guerra era imbarcato sull’incrociatore Trieste, dove nel settembre 1941 conseguì la nomina a Guardiamarina. Imbarcò poi sull’incrociatore Gorizia e sulla torpediniera Sirio e promosso Sottotenente di Vascello frequento, dall’1 febbraio 1941, la scuola di osservazione aerea ad Orbetello, conseguendo il brevetto di osservatore. Operò successivamente su idrovolanti della 171esima Squadriglia, della 188esima di Elmas ed infine nella 146esima di Olbia. Dopo l’armistizio partecipò, nel grado di Tenente di Vascello, alla riorganizzazione del reggimento San Marco, nel quale ebbe il comando di una compagnia di arditi nel battaglione Grado.
Cadde al comando dei suoi uomini a Belvedere Ostrense il 21 luglio 1944, falciato da una raffica di mitraglia mentre alla testa dei suoi uomini attaccava