Sindaco in Consiglio: “Da rifare la strada di Castagnori”

Maltempo, all’indomani dei problemi determinati dall’intenso nubifragio di stanotte (22 luglio) il sindaco, su richiesta del consigliere comunale Luca Leone (Impegno Comune) ha riferito sullo stato dell’arte all’assise riunita a Palazzo Santini. In particolare il sindaco, nell’elencare le diverse criticità, fra cui la maggiore quella nella strada fra Castagnori e Forci, che è franata e che non può essere riparata in via provvisoria, ha rimarcato l’evento che ha riguardato il ponte della Freddana: “Qui – ha ribadito – si è verificato un accumulo di materiali sotto il ponte della Freddana, che ha creato un intasamento delle luci del ponte che ha reso inutile anche il lavoro delle idrovore, che erano regolarmente in funzione ad alimentazione Enel ma che non sono riuscite a ridurre il livello dell’acqua che ha superato ampiamente i livelli di guardia. Ulteriore paura ha creato lo smottamento di alcuni tigli di grosse dimensioni verso la Freddana che avrebbe potuto creare grossi problemi per la tenuta degli argini del torrente”.
“Una buona manutenzione – dice – ci aiuterebbe tutti. Peraltro si è in ritardo nello sfalcio dell’erba lungo i canali, perché le piogge ripetute hanno fatto crescere rapidamente la vegetazione. Bisognerebbe insomma trovare dei fondi per poter intervenire non solo nelle situazioni a valle ma in quelle a monte, altrimenti laddove non si può intervenire in via ordinaria occorre farlo in via straordinaria”.
Il sindaco, poi, enumera i problemi maggiori, le famiglie isolate, ricorda la famiglia di olandesi che a Forci ha visto una parte dell’abitazione dove era in vacanza scivolare a valle, una capanna per la precisione, ma che attraverso il sentiero è riuscita a raggiungere il ristorante Lombardo da dove è stata prelevata e portata al centro di accoglienza del Foro Boario. “Non si tratta di sciocchezze – dice – ma di danni ingenti. Alcune sedi stradali devono essere rifatte, altre devono essere sgombrate, ma molto è stato fatto già oggi. Sono convinto però che la tutela del territorio debba essere affidata a persone del posto, che si occupi della pulizia delle zone più critiche, adeguatamente remunerata da parte del Comune”.