
Fra poco meno di due mesi il Settembre Lucchese ospiterà la fiera del bestiame (nei giorni 14, 21 e 29). Ma c’è chi vorrebbe la sospensione della tradizione pluriennale al Foro Boario. E’ Fabrizio Salvetti, di cui pubblichiamo l’intervento completo: “Io chiedo all’amministrazione di cancellare per sempre questa manifestazione. I cosiddetti animali da reddito sono esseri senzienti, che provano emozioni e che al pari di noi – sedicenti evoluti – hanno il diritto di vivere in libertà. In una società in cui il sentimento di compassione verso tutte le forme di vita è sempre più diffuso (lo afferma per esempio il Rapporto Italia dell’Eurispes), una fiera del bestiame è qualcosa non solo di anacronistico ma addirittura di ridicolo, è elemento fuori dal tempo, lascito di un’epoca che fu e che ormai è stata superata”.
“Da tutto il mondo . prosegue – arrivano testimonianze di come le iniziative legate a stili di vita non violenti nascano in tutte le città del mondo, conquistando favori e visibilità. Se addirittura in una cittadina del Texas, patria di barbecue e bistecche, il sindaco invita i cittadini ad abbracciare la dieta vegetale, significa che i tempi sono ormai cambiati. Non capisco – pur sforzandomi non capisco – come sia possibile che Lucca rimanga ancora una volta al palo mentre il mondo si muove. Non comprendo, pur impegnandomi al massimo dello sforzo, come un’amministrazione possa avallare una manifestazione così crudele. Quegli esseri viventi che vengono allevati in prigionia e che stanno per essere esposti come una qualsiasi merce, per essere poi uccisi con violenza, squartati e venduti per il profitto di pochi, ci stanno chiedendo un passo avanti, una dimostrazione non solo di civiltà e di lungimiranza politica ma anche di compassione, pura e semplice compassione. Essere imprigionati è doloroso, essere privati della minima libertà di movimento è umiliante, essere di fronte al macello è terrorizzante, essere uccisi con una lama è qualcosa la cui atrocità è indescrivibile”.
“Perché dobbiamo essere complici di tutto questo? – conclude – Vi chiedo quindi uno stop, lo chiedo come cittadino che paga le tasse (e a Lucca sono così elevate che mi danno il diritto non solo di chiedere ma anche di pretendere risposte); lo chiedo con sguardo aperto verso un disegno più grande di noi tutti, un disegno di compensazione superiore che prima o poi farà di noi stessi la parte debole se continuiamo a spargere dolore; lo chiedo come padre, mio figlio ha sei anni e non vorrebbe mai soffrire nel vedere quegli occhi imploranti, già condannati, e io non saprei come spiegargli il perché tutto ciò dovrebbe essere considerato normale. Una delle facoltà principali che ci caratterizzano come umani è l’empatia, usare gli animali come cose, come oggetti anonimi, è un errore educativo imperdonabile perché contribuisce in maniera determinante a soffocare l’empatia. Non rubate l’empatia a mio figlio, non rubatela a nessuno, siate responsabili, fatevi ricordare per aver migliorato la città con un atto d’amore, fermate per sempre la fiera del bestiame”.