





E’ il bilancio di un disastro. La Valfreddana è in ginocchio dopo il violento nubifragio di stanotte (Articolo, foto e video). Si contano i danni di quella che a tutti gli effetti è stata una emergenza, con famiglie sfollate, tra Monsagrati e San Martino in Freddana, con alcuni che per paura degli allagamenti hanno dormito in macchina raggiungendo le colline. Dove però il problema maggiore è stato quello delle frane. A Forci una casa è stata travolta da una frana: salvi i sei occupanti, tutti turisti danesi: 4 adulti e due bambini che hanno passato la notte al Foro Boario, raggiunti da altri due abitanti di via di Villa Paola che hanno preferito abbandonare la loro abitazione. Man mano che passano le ore si scoprono tutte le ferite del territorio. Tanto che viste le prime stime e confrontatosi con i sindaci di Lucca, Camaiore, Pescaglia e Bagni di Lucca, il presidente della Provincia Stefano Baccelli ha fatto richiesta di riconoscimento della rilevanza regionale per l’evento alluvionale della notte scorsa. Procedono a ritmo serrato, intanto, i lavori sulla via per Camaiore che dalle 20 di stasera è riaperta con l’istituzione del senso unico alternato. L’intervento verrà poi concluso nella giornata di mercoledì.
Già a Monte San Quirico e ai Tre Cancelli, sulla via per Camaiore si notavano ancora questa mattina i segni della violenza dell’acqua. Quella uscita dalla Freddana, che, pur reggendo gli argini, ha esondato tra Monte San Quirico e la Cappella, superando l’arginatura a San Martino in Freddana e allagando le case. La strada provinciale per Camaiore è rimasta chiusa per l’intera giornata da via della Maulina fino al Ponte del Giglio, interrotta da due frane, una delle quali, al bivio per Torre, ha isolato per 24 ore la frazione. Qui proprio nella notte i volontari del 118 e i vigili del fuoco hanno messo a rischio la loro stessa vita per soccorrere un anziano cardiopatico: la frana li ha tagliati fuori dal mondo, ma sono stati soccorsi da altri volontari e dagli uomini della protezione civile.
Allagamenti anche in via della Billona e ai Tre Cancelli per l’esondazione del Lago Verde: la conseguenza, oltre ai danni agli scantinati e ai piani bassi delle case, è stata anche il traffico è in tilt in tutta la zona, da Sant’Alessio a Monte San Quirico, con la protezione civile impegnata, oltre che nella gestione dell’emergenza, anche sul fronte della viabilità. Ma anche l’Oltreserchio ha avuto paura: allagamenti sono stati provocati dal rio Certosa, mentre la Contesora è rimasta per tutta la notte sorvegliato speciale. Idrovore in azione a Castiglioncello di Nozzano, per pompare via l’acqua dalle case. A Castagnori e a Pieve Santo Stefano il problema sono state le frane, che hanno parzialmente interrotto la viabilità.
Famiglie isolate dalle frane. A Torre non sono fortunatamente più isolate le 40 famiglie rimaste bloccate da un maxi smottamento: il Comune ha provveduto a riaprire la viabilità fino a Cerreto. Altre cinque famiglie sono rimaste isolate da uno smottamento a Pieve Santo Stefano, in località Lombardo mentre è ancora interrotta la vabilità per Orbicciano. A Forci, invece, nessuna famiglia isolata, perché è stata attivata una viabilità alternativa. Nel comune di Pescagliia, invece, la strada di accesso alla frazione Il Pino di Sopra è interressata da una frana e 15 persone sono rimaste isolate. A San Martino in Freddana, i vigili del fuoco hanno evacuato una famiglia di 5 persone, sistema da alcuni parenti.
Valfreddana in ginocchio. E’ la Valfreddana, del resto, il luogo più colpito dal nubifragio che si è abbattutto sulla Lucchesia. A San Martino la Freddana è uscita dagli argini, costringendo all’evacuazione di alcune case. Altri abitanti hanno, invece, dormito ai piani alti delle loro abitazioni: altri ancora hanno preferito rifugiarsi lontano dal torrente e trascorrere la notte nell’auto.
L’ARTICOLO – Esplode la rabbia della gente: “E’ stato un disastro annunciato”
In località Pino a San Martino in Freddana la violenza dell’acqua ha travolto un serbatoio Gpl, che in nottata è stato messo in sicurezza dai vigili del fuoco. Un incubo durato lunghe ore, con in campo la protezione civile comunale, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia. Intanto, corrono in soccorso di Pescaglia anche le squadre della protezione civile del Comune di Borgo a Mozzano, per i prossimi due giorni. A darne annuncio è lo stesso sindaco Patrizio Andreuccetti. Intanto, in tutto il Comune di Pescaglia, continuano gli interventi dopo gli allagamenti e gli smottamenti.
FOTO – Le frane a S. Martino in Freddana
“Colpa” del reticolo minore. Protezione civile e tecnici comunali insieme a tanti volontari non hanno mai smesso di lavorare da quando ieri notte una bomba d’acqua si è abbattuta sulla Lucchesia causando danni un po’ su tutto il territorio. Per quanto riguarda gli interventi più urgenti, già ieri notte è stata evacuata a Forci una casa dove erano ospiti sei turisti, che sono stati trasferiti al Foro Boario.
La violenza e la grande massa d’acqua che si è rovesciata in brevissimo tempo nella zona della Val Freddana (160 millimetri in tre ore) ha impedito di fatto al reticolo idraulico minore collegato al rio Freddana di ricevere e drenare correttamente le acque: le conseguenze di ciò sono state frane e strade invase da detriti di vario genere. Oltre al blocco della strada provinciale per Camaiore (è stata ripristinata come viabilità alternativa la via delle Gavine), sono state ostruite e di fatto inibite alla circolazione tutta una serie di strade comunali limitrofe, come la via per Forci, la via di Gugliano, la via della Pieve Santo Stefano, via di Castagnori. L’azione del Comune si è concentrata su due fronti: da una parte la Protezione civile, insieme ai volontari della Croce Verde, della Misericordia di Lucca e Ponte a Moriano, di Anpana e del radio Club Lucca, hanno portato soccorso alle famiglie che hanno le abitazioni allagate in località Tre Cancelli, corte Giuliani, San Macario. I tecnici dell’ufficio strade invece hanno monitorato la situazione della viabilità comunale per cercare di risolvere intanto le criticità minori e cominciare gli interventi sulle problematiche maggiori: in particolare la situazione più critica è stata quella di Torre, dove il 95 per cento della viabilità è saltata, isolando di fatto il paese. Gli interventi del Comune sono proceduti per tutto il giorno, con la riapertura di via delle Gavine e via di Matteo a Piazzano. Resta chiusa via di Castagnori tra San Martino in Freddana e Forci. In questo tratto alcune famiglie sono isolate. A Forci risolti i problemi della viabilità che hanno provocato l’isolamento di alcune persone. Criticità ci sono state anche nelle zone di Mastiano e Gugliano e in via per la stazione vecchia a Nozzano, in quest’ultima a causa di un solco nell’asfalto. Sistema Ambiente, informa il Comune, passerà a ritirare detriti e fango davanti alle case.
Gli interventi della Provincia Anche la Provincia all’opera per i danni dal maltempo anche se – sottolinea una nota – nessuna allerta era stata prevista dalla Regione Toscana per questa notte. Già poco dopo la mezzanotte sono partiti i primi sopralluoghi con il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il direttore generale Riccardo Gaddi, il dirigente alla difesa del suolo Gennarino Costabile e l’assessore alla protezione civile Diego Santi nelle zone che necessitavano la massima attenzione al fine di monitorare l’evolversi della situazione. Nelle prime ore della notte, vista l’eccezionalità delle precipitazioni, è stata aperta la sala operativa della Protezione Civile alla presenza del prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro e del presidente della Provincia Baccelli. “Grazie alle opere di rinforzo degli argini del Freddana concluse solo pochi mesi fa – ha dichiarato il presidente Baccelli – si è potuto evitare il peggio e scongiurare l’esondazione del torrente. I tecnici e il personale della Provincia, assieme ai vigili del fuoco, sono immediatamente intervenuti per mettere in sicurezza le zone e le situazioni più difficili e rimuovendo il materiale che ha ostruito le strade”. La situazione più critica è subito apparsa quella del torrente Freddana, i cui argini hanno retto alla piena repentina grazie alle recenti opere di rinforzo, ma le forti precipitazioni hanno comunque messo a dura prova il reticolo minore a monte che ha riversato nel Freddana un’enorme quantità di acqua, detriti e fango, provocando frane e ostruendo il torrente in prossimità dei ponti, proprio dove si sono verificati gli allagamenti. “L’impatto delle precipitazioni – ha dichiarato l’assessore alla protezione civile Diego Santi – è stato notevole. Comprensibile l’apprensione degli abitanti della zona che hanno potuto vedere il torrente scorrere veloce e impetuoso proprio per la quantità di acqua e il peso dei detriti che dalla montagna vi si sono riversati, fortunatamente gli argini hanno retto, anche se la forza dell’acqua ha determinato la chiusura della carreggiata. L’intervento di ripristino è già in corso, contiamo di riportare la situazione alla normalità nelle prossime ore”.
Superlavoro per i vigili del fuoco Oltre 50 gli interventi eseguiti dai vigili del fuoco nel corso della notte: in campo cinque squadre, con l’ausilio di personale di altri comandi. Dagli allagamenti, alle frane, fino ai soccorsi a persona. Una notte insonne per soccorritori ma anche per gli abitanti delle zone più colpite.
Protezione civile in campo Protezione civile e tecnici comunali insieme a tanti volontari non hanno mai smesso di lavorare da quando ieri notte una bomba d’acqua si è abbattuta sulla lucchesia causando danni un po’ su tutto il territorio, in particolare nella zona della Val Freddana.
FOTO – Allagamenti in via delle Gavine
Intanto questa mattina anche l’elicottero dei carabinieri, in servizio nell’ambito di controlli contro furti e rapine, ha sorvolato le zone colpite dal nubifragio. Situazione critica stanotte anche a Capannori, come spiega il sindaco Luca Menesini: “Nottata dura anche a Capannori causa maltempo, ma è andata bene. Sia io che l’assessore ai lavori pubblici Gabriele Bove abbiamo girato e controllato il territorio. Un ringraziamento alla Protezione Civile per la presenza e l’impegno. Davvero fondamentali”.
FOTO – Esondato il rio Certosa
Tracimato il rio Certosa. Problemi anche nell’Oltreserchio dove nella notte ha esondato il rio Certosa. I prati dietro al bar della Salute a Santa Maria a Colle sono stati completamente allagati.
FOTO – Le frane sulla via per Camaiore
Gli interventi del Consorzio di bonifica. Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord è stato impegnato per tutto il giorno a fronteggiare il drammatico evento alluvionale che si è abbattuto in Lucchesia. Da mezzanotte, ininterrottamente, i tecnici e gli operai consortili stanno affrontando gli effetti della bomba d’acqua che, in particolare, si è concentrata sul bacino del Torrente Freddana, arrivando a causare la sua tracimazione: le precipitazioni hanno superato in alcune aree i 150 centimetri, con un punte di 155 di pioggia cumulata in tre ore a Gombitelli.
“Mi pare significativo evidenziare che alcuna allerta meteo era stata emessa per annunciare l’evento – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi –. Purtroppo, per l’ennesima volta, dobbiamo constatare che abbiamo a che fare con fenomeni in larga parte imprevedibili, al di fuori dal consueto periodo delle piogge e dalle caratteristiche rovinosamente torrentizie, con enormi quantità d’acqua precipitate in tempi particolarmente brevi e in aree significativamente ridotte”. E domani (23 luglio) tutto il personale e tutti i mezzi del Consorzio saranno stanziati nell’area colpita dall’alluvione, tra i comuni di Lucca e Pescaglia, per proseguire – dopo l’approfondita perlustrazione compiuta oggi – nelle opere di ripristino e nell’azione di sostegno ai cittadini vittime dei danni: sul territorio della Lucchesia si attiveranno non solo uomini e attrezzature della sede di Capannori (ex Consorzio di Bonifica Auser-Bientina) ma anche ulteriori squadre provenienti dalla sede di Viareggio (ex Consorzio Versilia-Massaciuccoli), che nel pomeriggio daranno il cambio ai loro colleghi lucchesi.
“Siamo al servizio del territorio, a fianco dei cittadini colpiti dall’alluvione, gomito a gomito con tutti gli altri soggetti impegnati a fronteggiare l’emergenza: Provincia, Comuni di Lucca e Pescaglia, Unione dei Comuni e associazioni. E’ nei momenti di difficoltà, infatti, che occorre dimostrare la capacità di fare squadra – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Dopo il grande impegno di queste ore di emergenza, confermiamo anche per domani e per i giorni a venire l’attenzione straordinaria di tutto il Consorzio Toscana Nord per la Valfreddana: personale e mezzi dell’Ente saranno concentrati lì. Per questo invitiamo i cittadini a continuare a segnalarci problematiche precise e richieste puntuali: insieme agli altri Enti preposti, porremo in essere tutto ciò che ci è possibile per risolvere le criticità”.
FOTO – La frana a Castagnori
Nella notte, il Consorzio ha avviato un lavoro in somma urgenza in località Ponte Rosso, nella Valfreddana, per la rimozione di detriti e materiale crollato dal versante; sul Rio Isolella, all’altezza del bar Pio e zone limitrofe, è stato rimosso un tronco attraversato e sono stati distribuiti decine di ballini di sabbia per fronteggiare le tracimazioni, così come in numerosi punti nella zona di Sant’Alessio. Il Consorzio è stato impegnato anche sulla Piana, in particolare a Lammari (nel Capannorese): ballini di sabbia sono stati distribuiti sulla Viaccia, all’altezza di Ponte dei Capitani; intervento pure sulla cateratta del Canale Arnolfini, in via Traversa a Lammari.
Passata l’emergenza, l’attività del Consorzio si è concentrata nel complicato compito di ripristinare il corretto deflusso del reticolo idraulico minore, fortemente provato dall’evento: sono decine e decine, infatti, i casi di frana, di opere idrauliche dissestate e di massi e materiale alluvionale rovinosamente accumulati negli alvei. In pratica tutti gli affluenti della Freddana, fino a Valpromaro, hanno presentato significativi fenomeni di intasamento. Problemi anche nel Morianese (tra cui la frana dell’argine del Rio San Lorenzo) e nell’Oltreserchio (tra l’altro, un muro ha ceduto nella Dogaia all’altezza del campo sportivo di Nozzano). Per arrivare a un complessivo censimento dei danni, il Consorzio sta attivando anche le associazioni del territorio convenzionate con l’ente, che saranno da supporto nell’attività di monitoraggio. Un intervento è in corso anche a Bientina, sulle porte vinciane del Canale Emissario, dove il materiale accumulato sta pregiudicando il corretto funzionamento dell’opera. Il Consorzio ricorda che per segnalazioni è attivo il numero verde gratuito 800/999778, nonché il numero 0583/98241.
DOSSIER – Valfreddana in ginocchio
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VIDEO – I danni in Valfreddana
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