Lam, si faranno correttivi. Più controlli e ticket online

Rendere più competitivo il trasporto pubblico locale, nonostante le difficoltà in termini di risorse economiche e inadeguatezza del parco mezzi, puntando su un servizio più frequente e semplice, ma dichiarando anche guerra all’evasione, attraverso sistemi meccanici che impediscano di salire a bordo delle navette senza il biglietto. Che – è la richiesta che il Comune di Lucca ha fatto a Ctt Nord – potrà a breve essere acquistato comodamente online o con il proprio telefonino. Lo ha detto oggi (23 luglio) l’assessore alla mobilità, Francesca Pierotti, nel corso della riunione congiunta a Palazzo Santini delle commissioni partecipate e lavori pubblici. Una riunione che aveva come argomento la situazione attuale del Tpl e le prospettive future e in cui sono state affrontate, introdotte dall’amministratore unico di Lucca Holding, Andrea Bortoli, le questioni ancora da risolvere. A cominciare dalla gara regionale, che viene ancora rinviata, fino alla liquidazione di Clap che entro ottobre porterà la Holding, e quindi il Comune, a detenere il 4,6% di Ctt Nord.
Vere e proprie spine nel fianco del trasporto pubblico locale, che più di recente deve fare i conti con la protesta degli autisti, le agitazioni sindacali e le lamentele degli utenti di alcune zone. Che si sentono tagliati fuori dal nuovo servizio Lam. Le linee ad alta mobilità vengono difese dall’assessore Francesca Pierotti come lo strumento per razionalizzare sì il servizio, ma anche per renderlo più competitivo. Ma dal Comune arrivano le prime aperture, con l’assessore che annuncia la disponibilità a valutare correttivi. Un percorso che è già stato avviato con la società – riferisce alle commissioni – e che prevederà aggiustamenti delle linee, spostamenti di fermate e una migliore integrazione anche con il servizio extraurbano attraverso il coinvolgimento della Provincia di Lucca. Intanto, il Comune, in un incontro che si è svolto la scorsa settimana, con l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ha già battuto cassa, chiedendo di confermare le risorse dello scorso anno per questo delicato capitolo di spesa. Ma la Pierotti ha presentato richieste precise anche a Ctt Nord, con l’idea di fondo che, in attesa di una gara che non c’è, il servizio debba assolutamente essere ottimizzato, con “un sistema meccanico di controllo degli accessi sugli autobus – ha detto – per evitare che si servano delle corse utenti sprovvisti di biglietto”. Pierotti ha chiesto anche uno sforzo nell’adeguare i mezzi, con l’acquisto di nuove navette, mentre è allo studio anche un sistema automatico per l’acquisto dei titoli di viaggio.
Le polemiche non sono mancate, dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle, Daniela Rosellini che, dati alla mano, ha accusato il Comune di aver ridotto ulteriormente il chilometraggio delle corse e di aver scoperto del servizio alcune zone, fino al presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli che ha definito “disastroso” il piano Lam varato dall’assessore, chiedendone, in commissione, le “dimissioni urgenti”. Piero Angelini (Governare Lucca) ha invece messo nel mirino l’operazione di liquidazione della Clap, sostenendo, come aveva già fatto in altri casi, che è stato uno sbaglio e mettendo anche nel mirino i conti di Ctt Nord che, stando alla bozza del bilancio consuntivo 2013, chiuderà con una perdita di circa 4 milioni e 437mila euro. Ma il dato è ancora officioso. Nessuna di queste criticità è stata nascosta dall’amministratore unico di Lucca Holding. Anzi Bortoli, provocatoriamente, ha definito tutto una “sporca faccenda”. Non l’operazione Ctt Nord, ma quello che nel tempo ha comportato il rinvio della gara regionale per il gestore unico: “Una gara molto complessa – afferma – in un quadro normativo o economico molto incerto o che varia di continuo. Questa incertezza – aggiunge – credo che sia alla base dei rinvii della Regione Toscana. L’ingresso in Ctt Nord era l’unica possibilità quando venne decisa la liquidazione di Clap – sottolinea Bortoli -: l’unica alternativa era quella di una ricapitalizzazione di circa 4 milioni di euro, ma i soci dissero di no. La via d’uscita di fronte all’ipotesi del fallimento era quella di inserirsi in Ctt Nord, visto che la gara regionale sembrava alle porte. Oggi il contesto è cambiato – ammette Bortoli – e il risultato è che il Comune sarà rappresentato attraverso la Holding con il 4,6%. Con questa percentuale – dice Bortoli – è come essere in croce, perché si hanno tutte le responsabilità del socio e del fornitore del servizio, un doppio ruolo molto gravoso per l’amministrazione comunale. Allo stesso tempo, però, siamo in una quota minoritaria rispetto ai privati”. E’ anche per questo motivo che il capogruppo del Pd, Francesco Battistini, difendendo le scelte fatte dall’amministrazione comunale ha chiesto di procedere con la discussione iniziata nelle commissioni con la convocazione di Alberto Banci, amministratore delegato, per conoscere nel dettaglio i numeri con i quali Ctt Nord, allo stato attuale, si presenterà all’eventuale gara, in modo da valutare meglio l’intera questione.
Le polemiche non sono mancate, dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle, Daniela Rosellini che, dati alla mano, ha accusato il Comune di aver ridotto ulteriormente il chilometraggio delle corse e di aver scoperto del servizio alcune zone, fino al presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli che ha definito “disastroso” il piano Lam varato dall’assessore, chiedendone, in commissione, le “dimissioni urgenti”. Piero Angelini (Governare Lucca) ha invece messo nel mirino l’operazione di liquidazione della Clap, sostenendo, come aveva già fatto in altri casi, che è stato uno sbaglio e mettendo anche nel mirino i conti di Ctt Nord che, stando alla bozza del bilancio consuntivo 2013, chiuderà con una perdita di circa 4 milioni e 500mila euro. Ma il dato è ancora ufficioso. Nessuna di queste criticità è stata nascosta dall’amministratore unico di Lucca Holding. Anzi Bortoli, provocatoriamente, ha definito tutto una “sporca faccenda”. Non l’operazione Ctt Nord, ma quello che nel tempo ha comportato il rinvio della gara regionale per il gestore unico: “Una gara molto complessa – afferma – in un quadro normativo o economico molto incerto o che varia di continuo. Questa incertezza – aggiunge – credo che sia alla base dei rinvii della Regione Toscana. L’ingresso in Ctt Nord era l’unica possibilità quando venne decisa la liquidazione di Clap – sottolinea Bortoli -: l’unica alternativa era quella di una ricapitalizzazione di circa 4 milioni di euro, ma i soci dissero di no. La via d’uscita di fronte all’ipotesi del fallimento era quella di inserirsi in Ctt Nord, visto che la gara regionale sembrava alle porte. Oggi il contesto è cambiato – ammette Bortoli – e il risultato è che il Comune sarà rappresentato attraverso la Holding con il 4,6%. Con questa percentuale – dice Bortoli – è come essere in croce, perché si hanno tutte le responsabilità del socio e del fornitore del servizio, un doppio ruolo molto gravoso per l’amministrazione comunale. Allo stesso tempo, però, siamo in una quota minoritaria rispetto ai privati”. E’ anche per questo motivo che il capogruppo del Pd, Francesco Battistini, difendendo le scelte fatte dall’amministrazione comunale ha chiesto di procedere con la discussione iniziata nelle commissioni con la convocazione di Alberto Banci, amministratore delegato, per conoscere nel dettaglio i numeri con i quali Ctt Nord, allo stato attuale, si presenterà all’eventuale gara, in modo da valutare meglio l’intera questione.
Il trasporto pubblico locale. Tantissimi i temi analizzati nel corso della riunione che è stata aperta dal presidente della commissione partecipate, Alessandro Bertolucci. Il consigliere comunale del Pd ha difeso l’operazione della liquidazione di Clap: “E’ stata la scelta giusta – ha detto -. Le istituzioni in passato avevano delegato per intero la gestione del servizio al socio privato. Costituendo una società più semplice, si è avviato un percorso nell’ottica della società unica in vista della gara regionale”. La prima a prendere la parola è stata l’assessore alla mobilità Francesca Pierotti, parlando della “difficile situazione” che l’amministrazione ha trovato al momento dell’insediamento. Al primo posto la questione della riduzione dei trasferimenti dallo Stato alla Regione e quindi ai Comuni, tra il 2010 e il 2011 ma i cui effetti secondo l’assessore si sono trascinati fino ad oggi. Determinando alcune conseguenze importanti dal 2011. “A determinarle è stato il fatto che, in conseguenza dei tagli, la Provincia ha chiesto alle amministrazioni comunali, titolari del servizio di trasporto pubblico locale, quindi Lucca ma anche Viareggio, di rimodulare il servizio delle navette, tenendo conto delle risorse ridotte”. E stabilendo che eventuali ulteriori coperture per il servizio sarebbero state a carico del Comune. La scelta della precedente amministrazione fu quella di “confermare il chilometraggio – sottolinea la Pierotti – senza tuttavia indicare le coperture necessarie, fino addirittura al marzo del 2012 quando in una lettera a Palazzo Orsetti si chiede di far fronte ai costi di compensazione del servizio assegnato a Vaibus”. Da qui le note vicende del contenzioso con l’azienda e dei debiti fuori bilancio riconosciuti dall’amministrazione comunale. “Di fronte ad un indebitamento di Clap di 31,7 milioni nel 2011 – prosegue Pierotti – l’unica possibilità che si apriva era la ricapitalizzazione ma i soci dissero no, portando la società sull’orlo del fallimento. Abbiamo deciso così di intervenire, andando a coprire i debiti fuori bilancio. A quel punto si è aperta la possibilità di inserirsi in una compagine più ampia, Ctt Nord, la cui maggioranza è detenuta da soci pubblici”. Il 65%, precisa l’amministratore unico di Lucca Holding, Andrea Bortoli che tuttavia lancia un monito agli amministratori, chiedendo di valutare bene i prossimi passi da fare: “Non si può continuare – ha detto Bortoli – a chiedere cose impossibili a Ctt Nord, questa sarebbe la strada giusta per dare carta bianca ai privati e non credo che questo sia mai stato l’obiettivo.
La Holding e Ctt Nord. Il numero uno della Holding, incalzato da Piero Angelini (Governare Lucca) snocciola i numeri del Ctt Nord e delle quote di partecipazione pubblica. Spiegando che Clap detiene l’8,6% di Ctt Nord e che il Comune, detenendo attraverso Holding il 34% dell’azienda locale, otterrà un 4,6% di quote nel Ctt Nord. “Come numeri siamo in minoranza – sottolinea Bortoli – ma anche per questo è necessario vigilare sull’azienda perché venga gestita correttamente. Ctt Nord ha circa 90 milioni di euro di fatturato, ma circa i due terzi coprono i costi per il personale. I soci pubblici hanno il dovere di dare gli indirizzi strategici”. Bortoli si riferisce in particolare all’operazione di acquisizione di Atm, la società che gestisce il trasporto pubblico locale a Massa e Carrara i cui conti non risplendono. Una controllata di Ctt Nord, la Ctt Srl ha acquistato il 100% delle quote. Il 30% già lo possedeva, un altro 65% lo ha acquistato ad un milione e 200mila euro circa, in una prima operazione, e un altro 5%, a circa 70mila euro, in un’altra transazione. “Resta da capire quale sarà il prossimo passaggio – aggiunge Bortoli – se l’intenzione è quello di fondere Ctt Srl a Ctt Nord, credo che i soci pubblici debbano farsi sentire. E’ quanto ho già segnalato e chiesto all’amministrazione comunale”.
Chilometri “tagliati”. Si appunta sulle questioni societarie ma va ben oltre l’intervento della consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Daniela Rosellini, nelle commissioni congiunte. “In Ctt Nord contiamo come il due di briscola – ha sottolineato la consigliera -: del resto adesso ce lo dice anche l’amministratore della Holding: in questa situazione la società sta ripianando i suoi debiti abbattendo gli stipendi dei lavoratori. Non solo: il servizio è scadente, da terzo mondo. I mezzi sono vecchi e la riorganizzazione, a livello locale, è da rivedere”. Daniela Rosellini non usa mezzi termini nel bocciare il piano dell’assessore Pierotti. Lo fa presentando alcuni dati che ha ottenuto analizzando gli orari delle linee Lam, confrontandoli con quelle delle linee che hanno assorbito. “Il risultato? E’ che il chilometraggio delle corse è notevolmente diminuito, passando dai 3.900 chilometri giornalieri agli attuali 3.100, senza considerare poi la ulteriore riduzione in agosto e nei giorni festivi. Eppure gli stanziamenti per il trasporto pubblico locale sono incredibilmente in aumento”. La stessa obiezione viene fatta dal consigliere di Governare Lucca Piero Angelini che del resto mette sotto accusa l’intera operazione della liquidazione di Clap. L’assessore tuttavia spiega che quelli che appaiono come costi maggiori sono in realtà dovuti alle rateizzazioni dell’ormai noto contenzioso Clap. Caustico Marco Martinelli (Forza Italia) che chiede nel corso della riunione le dimissioni dell’assessore: “E’ sotto gli occhi di tutti – dice – che il piano dell’assessore Pierotti è disastroso e per questo, come gruppo di Forza Italia, le chiediamo urgentemente di rassegnare le dimissioni. In due anni non è stato fatto niente per migliorare il trasporto pubblico locale e anzi sono private del servizio numerose zone, da Antraccoli a Pontetetto, a Mugnano, fino al cimitero e a piazza del Carmine. Mi pare che tutte queste questioni dimostrino l’incapacità di questa amministrazione che prima dava la colpa al colore politico dell’incapacità di trovare un dialogo con la Regione Toscana. Ora che lo stesso colore c’è la situazione è perfino peggiorata. Ci risulta che stiano arrivando dalla Regione Toscana fondi per nuovi mezzi, ma toccheranno soltanto a Pisa e a Livorno”.
La questione occupazionale. Un altro nodo affrontato è quello dell’occupazione. Per la maggioranza, dal Pd a Lucca Civica, la liquidazione di Clap è stata funzionale anche al mantenimento dei livelli occupazionali. A mettere tuttavia in luce la prospettiva di Ctt Nord è ancora una volta l’amministratore unico di Lucca Holding: “Si parla di riduzioni di stipendio – dice – ma non si dice, come è, che si tratta sulla quattordicesima mensilità e che finora sulle proposte dell’azienda non c’è stato accordo. E’ necessario dire che nell’ottica di una partecipazione alla gara regionale, l’azienda abbia la necessità di abbattere i costi”. E di far crescere i ricavi: “E’ per questo – ha sottolineato l’assessore Pierotti – che abbiamo voluto razionalizzare il servizio, introducendo un concetto nuovo alla sua base, quello dell’alta mobilità per un servizio frequente e facile, in modo da raggiungere non soltanto l’utenza abituale ma anche turisti che possano utilizzare il servizio come se fosse una metropolitana”.
r.s.