Tante assenze all’addio a Giannecchini. Ed è polemica – Ft






Lucca ha salutato oggi (28 luglio) il suo ultimo comandante partigiano. All’addio a Lilio Giannecchini c’erano gli amici di sempre, quelli con cui ha condiviso gli ultimi giorni. Pochi, come loro stessi denunciano, ma che non sono mancati alla chiesa di San Pietro Somaldi ai funerali del vicecomandante della Brigata Oreste, conosciuto con il soprannome di Toscano, per 30 anni direttore dell’Istituto storico della Resistenza a Lucca. Ma, quasi a sottolineare gli ultimi mesi spesi nella battaglia perché la figura di Giannecchini venisse riabilitata, dopo l’allontanamento dall’Istituto storico della Resistenza e l’esclusione dalle celebrazioni per i 70 anni della Liberazione di Lucca, l’associazione Ideali e Valori, con il il suo presidente Bruno Rossi, grande amico di Giannecchini e che non l’ha abbandonato mai, fino all’ultimo, ha affisso simbolicamente dei manifesti in cui si fa chiaramente polemica con le istituzioni locali. “Si dispensa – si legge – dall’associarsi al nostro cordoglio tutti gli ipocriti che tanto hanno contribuito al suo isolamento ed alla sua delegittimazione”.
In chiesa, però, erano presenti i rappresentanti del Comune di Lucca, con il consigliere comunale di Lucca Civica, Claudio Cantini, e l’ex vicesindaco Carla Reggiannini, quelli della Provincia di Lucca, con la vicepresidente Maura Cavallaro e l’assessore Francesco Bambini. Fino all’Anpi di Lucca e di Genova e ai rappresentanti dell’istituto storico della Resistenza. Tante, a dire il vero, le assenze. Una cerimonia solenne ma molto composta, come era nello stile di Giannecchini. Un uomo ruvido, lo hanno descritto gli amici, ma con un grandissimo cuore. E moltissimi meriti: il principale, dopo la battaglia sul campo, l’impegno per la conservazione della memoria della Resistenza tra la Toscana e la Liguria. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Giannecchini, morto sabato sera all’ospedale San Luca, dove era ricoverato ormai da alcuni mesi (Leggi). Tra questi anche quello dell’ex assessore provinciale Emiliano Favilla che oggi era presente all’ultimo addio a Giannecchini e che ha anche avuto modo di commentare l’ultimo saluto al partigiano: “Alle 15 all’obitorio del Comune di Lucca, presenti in tanti amici, compagni e democratici per dare un caloroso addio al comandante partigiano Liliano Giannecchini, abbiamo assistito ad un fatto increscioso. Alcune persone che hanno detto di agire a seguito di un atto giudiziario, hanno impedito che si potesse tenere una breve commemorazione laica aderente ai principi ai quali il comandante partigiano Lilio Giannecchini ha combattuto durante la resistenza è sostenuto per tutta la sua esistenza fino alla morte (era presente anche l’anziana moglie che non ha espresso contrarietà anche alla breve commemorazione laica). In alternativa si è voluta far svolgere soltanto la commemorazione religiosa in chiesa, quando era risaputo, tra l’altro, che Giannecchini si considerava non religioso”. Anche i giovani del Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi hanno fatto arrivare il loro “saluto”, attraverso un messaggio di cordoglio su Facebook. Dopo l’aggressione subita da Giannecchini nel dicembre del 2012 erano scesi in piazza per manifestare solidarietà al partigiano.
FOTO – L’ultimo addio a Lilio Giannecchini (di Domenico Bertuccelli)
VIDEO – Il servizio su DìLucca
{youtube}6kBmU2sLVFg{/youtube}