Cgil: “Coop S. Luca, lavoratori lasciati senza alternative”

29 luglio 2014 | 08:02
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Cgil: “Coop S. Luca, lavoratori lasciati senza alternative”

I lavoratori della Cooperativa San Luca sono sul piede di guerra e contestano la ricostruzione fatta dall’Asl in merito alla vicenda che li vede loro malgrado protagonisti. I dipendenti del bar dovranno infatti lasciare anche la struttura di Monte San Quirico entro la fine dell’anno. Umberto Marchi della Filcams Cgil conferma che è stato convocato un incontro con il direttore generale dell’As ma smentisce che ai “lavoratori sia stata data alcuna opportunità di occupazione”. “Nella giornata di ieri – sottolinea Marchi – la segreteria del direttore mi ha contattato telefonicamente per avere un incontro. Ci ha solo preceduto – afferma Marchi -: noi avevamo già espresso nel nostro intervento che avremmo chiesto un incontro per capire cosa stava accadendo: abbiamo bisogno di qualche informazione più dettagliata e andremo a cercarla nell’incontro che abbiamo già fissato nei prossimi giorni. Quello che invece non è vero e che ci spiace passi un concetto così brutto, è che non vi è stata alcuna opportunità di lavoro proposta al personale della San Luca”.

“Alcuni dipendenti – prosegue – hanno pensato di fare domanda anche al nuovo bar che andava a insediarsi nel nuovo ospedale, hanno anche avuto un colloquio, ma le proposte erano un contratto a meno ore rispetto a quelle che hanno con la Coop. San Luca e a tempo determinato di alcuni mesi. Quindi nessuna opportunità, il personale doveva lasciare un contratto a tempo indeterminato con la Coop San Luca, per andare a lavorare a termine con periodo di prova e meno ore in una nuova società. Mi domando se questa sia una opportunità di lavoro, noi non la vediamo tale – sostiene Marchi –: sarebbe stato solo un futuro occupazionale a rischio, non a caso abbiamo chiesto a più riprese un incontro con il concessionario per cercare di collocare a lavoro nella giusta maniera i dipendenti del bar, che certo non può essere questa, ma il concessionario si è chiamato fuori da questa situazione trincerandosi dietro il protocollo regionale del 2013 e la Coop. San Luca ci ha solo saputo dichiarare un esubero, identificato in alcune persone e di cui una già licenziata nei giorni scorsi. Ci sembra giusto nel rispetto dei lavoratori fare la giusta chiarezza, poiché sembra che le persone non abbiano voluto accettare quanto proposto. In realtà come detto le proposte non erano a salvaguardia dell’occupazione, dopo decenni di servizio con il bar San Luca, i lavoratori dovevano accogliere un contratto a tempo determinato di pochi mesi. Non siamo di fronte a dei ‘lavativi’ – termina Marchi -, ma a dei soggetti che cercano di salvaguardare il loro posto di lavoro con tutte le loro forze”.