Pellegrini Masini: “Parcheggio all’ex Manifattura, altro che mobilità sostenibile”

29 luglio 2014 | 20:29
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Pellegrini Masini: “Parcheggio all’ex Manifattura, altro che mobilità sostenibile”

Anche l’ex assessore all’ambiente Giuseppe Pellegrini Masini è critico con il progetto di un parcheggio da mille posti all’interno dell’ex manifattura. L’esponente politico approfitta poi anche per criticare le (assenti) politiche ambientali del Comune di Lucca: “Che l’amministrazione Tambellini non brillasse riguardo al tema della mobilità sostenibile – dice Pellegrini Masini – lo si era capito da tempo. Se si eccettua una revisione del servizio urbano di trasporto pubblico, peraltro contestato da alcuni residenti che si sono visti emarginati dai nuovi tracciati e molto generosamente definito di alta mobilità (non si capisce bene in base a cosa), non si è vista nessuna iniziativa per promuovere una mobilità sostenibile. Anzi, l’affossamento di uno dei pochi progetti interessanti ereditati dal centrodestra, mi riferisco al Cedm, il Centro ecologico di distribuzione delle merci, ovvero Luccaport è stato un’altra occasione mancata: questo verrà dato in concessione ad un privato che opererà in regime di concorrenza, rinunciando quindi a qualsiasi ambizione di trasformarlo in un centro di consolidamento delle merci per una loro distribuzione in esclusiva tramite mezzi ecologici nel centro città, con evidenti vantaggi per la sicurezza dei pedoni e l’ambiente, grazie a ridotte emissioni, che quindi verranno perduti; la scelta è stata un segno, uno dei tanti, dello scarso coraggio del sindaco non solo nel fare una politica innovativa ma addirittura di proseguirla qualora altri la avessero avviata”.

“Non mi risulta – prosegue l’ex assessore – poi che siano state introdotte nuove regole per l’accesso al centro storico dei veicoli merci, sulle quali i tecnici del Comune stavano lavorando nella prima metà del 2013, che prevedevano la progressiva restrizione dell’accesso negli anni a motorizzazioni sempre più ecologiche. Stendiamo poi un velo pietoso sulla cosiddetta zona verde. Qualcuno si ricorda della sua esistenza? Sarebbe interessante sapere, se mai esistessero i numeri, quanti controlli sono stati fatti nell’ultimo anno sul suo rispetto e poi dovremmo chiederci, che senso ha una zona verde che impone ormai il limite anacronistico di evitare la circolazione ai veicoli euro zero? Meglio che nulla, per carità ma veramente troppo poco per una città la cui qualità dell’aria è la seconda peggiore della Toscana (dopo Firenze), e che ogni hanno supera i limiti sull’inquinamento da polveri sottili imposto dalla normativa nazionale ed europea, con relative alte incidenze di malattie correlate all’inquinamento dell’aria”.
“Ecco che in questo quadro di per sé poco entusiasmante – dice introducendo il tema dei parcheggi in centro – per non dire di peggio, arriva la decisione di lunedì 28 luglio, della Commissione urbanistica, di abbracciare la proposta di Forza Italia, esatto, proprio quella forza politica che negli anni ha dimostrato scarsissima considerazione per i problemi ambientali di questa città, basti pensare allo scempio del territorio che un’incontrollata edificazione ha realizzato nel nostro Comune, di realizzare un parcheggio di ben mille posti auto nella manifattura tabacchi. Ecco, fossimo negli anni Sessanta, forse cari per questioni anagrafiche al nostro sindaco, non si potrebbe che plaudire all’iniziativa di assecondare il boom dell’auto ma, casomai qualcuno non se ne fosse accorto, siamo nel 2014 e l’Ue dichiara nel dicembre scorso che l’inquinamento dell’aria è la prima causa ambientale di morte con 400mila morti premature solo nel 2010. Lucca poi, guarda caso, oltre ad avere una pessima qualità dell’aria ha anche uno dei tassi di motorizzazione più alti di Italia, 67 auto per cento abitanti (fra i quali si contano anche i residenti senza patente). Sembrerebbe logico quindi pensare di creare una mobilità alternativa, meno impattante per la qualità dell’aria anziché continuare ad incentivare l’afflusso al centro storico in auto creando parcheggi nel centro o a ridosso di esso, che regolarmente rimangono semivuoti, se non altro farlo sarebbe coerente con il programma elettorale del sindaco Tambellini. Se lo ricorda il sindaco il suo programma che parlava di parcheggi scambiatori? E’ vero che nella migliore tradizione della peggior politica i programmi sono specchietti per le allodole, ma è lecito aspettarsi di meglio da un centro(sinistra?) che in campagna elettorale non ha fatto altro che parlare di città a misura di bambino e nuova mobilità”.
“Allora il sindaco – conclude Pellegrini Masini – che pure in preda a mille travagli, di bilancio, a causa di denari che oggettivamente non ci sono e di un consenso politico sempre più in bilico all’interno alla sua attuale maggioranza (quella originaria l’ha sfasciata un anno fa), potrebbe almeno evitare di rendersi impopolare anche con quella parte del suo elettorato che, per niente interessato alle diatribe interne del centro(sinistra?) lucchese, almeno vuole che il programma che ha fatto da esca per il suo voto venga rispettato o quantomeno che non si vada nella direzione opposta, se non si hanno soldi da investire o idee a basso costo da realizzare per favorire una mobilità sostenibile”.