Scontro su Israele, subito sospeso il Consiglio “fiume”

Comincia subito all’insegna della tensione il consiglio comunale di Lucca che questa sera (29 luglio) deve affrontare argomenti molto importanti, il principale dei quali, oltre al piano triennale delle opere pubbliche, è quello dell’avvio dell’iter del nuovo piano strutturale con l’apertura della procedura di Vas. A chiedere e ottenere una sospensione ad appena cinque minuti dall’apertura del consiglio comunale è il consigliere di Liberi e Responsabili, Pietro Fazzi, che reagisce alla prima raccomandazione fatta dal capogruppo di Lucca Civica. Claudio Cantini ha preso per primo la parola nella fase delle raccomandazioni, sollevando la questione del conflitto israelo palestinese. Un intervento che ha provocato una mozione d’ordine presentata da Fazzi, con la richiesta di riorganizzare l’ordine dei lavori del consiglio, con la convocazione della conferenza dei capigruppo. Il presidente Matteo Garzella non ha potuto fare altro che accoglierla.
Cantini ha aperto il suo intervento facendo riferimento alla terribile situazione della striscia di Gaza e alle vittime della guerra: “Sono innegabili e ripetute le violazioni del diritto internazionale fatte da parte di Israele con atti veramente disumani. Un conflitto che sta mettendo in ginocchio una popolazione intera, quella dei palestinesi e in cui si contano già un mille vittime”. Un accorato intervento quello di Cantini che però secondo Fazzi sarebbe dissonante con gli argomenti della seduta: “Chi ha parlato è un capogruppo della maggioranza – incalza Fazzi -: trovo singolare che venga sollevato un argomento così importante in un consiglio come questo”. Alla fine i capigruppo decidono di rinviare la discussione al consiglio di giovedì prossimo, attraverso un ordine del giorno che darà modo a tutti di intervenire sull’argomento. Il consiglio comunale è ripreso, ma con una mezzora di ritardo.
“Non si può più tacere su quanto sta succedendo in Israele in queste ultime settimane – ha detto Cantini in consiglio comunale -, principalmente nella striscia di Gaza ma non solo. Riprendendo quanto detto dal Commissario Generale dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Pierre Krähenbühl, ‘La scena di carneficina e sofferenza indicibile di cui siamo stati testimoni, nella nostra scuola elementare di Beit Hanoun è qualcosa di talmente scioccante e intollerabile che è difficile trovare le parole adeguate per veicolare la mia indignazione’, cercherò comunque di dire alcune cose. Le innegabili e ripetute trasgressioni del diritto internazionale commesse dallo stato Israeliano durante questo conflitto attraverso continue ed efferate azioni militari che hanno causato ad oggi oltre mille morti, sono veri e propri atti disumani quando avvengono nei confronti di bambini, donne, ospedali, scuole, rifugi per profughi. La risoluzione della commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite del 23 luglio scorso che ha deciso di aprire una commissione d’inchiesta, presa a larga maggioranza nonostante l’astensione dell’Italia, parla apertamente di violazione dei diritti umani e di crimini. Mi chiedo: dove è arrivata l’umanità? Dove sta andando? Sono realmente sconvolto nel leggere le poche cronache obiettive di quanto accade, nello scorrere l’elenco dei morti in gran parte bambini, giovani e donne, nel vedere le drammatiche foto e i raccapriccianti video di quanto accade, nel conoscere i numeri degli sfollati (si parla di oltre 170 mila, ma la cifra è in continuo aggiornamento) e così via, ma sarebbe oltremodo sconvolgente scoprire che, come ipotizzato solo da pochi giornalisti evidentemente “coraggiosi”, tutto questo accadesse anche per gli interessi economici legati allo sfruttamento dei giacimenti di gas nelle acque territoriali palestinesi,il cosiddetto giacimento Gaza marine. La posizione astensionista dell’Italia nella succitata risoluzione non mi rende particolarmente orgoglioso del mio paese, ma in questo caso lo sarei ancor meno fossi statunitense; parafrasando Moni Ovada direi ‘il mio essere cattolico, ma direi ancor più il mio essere umano, mi fa stare dalla parte degli oppressi, e in questa vicenda gli oppressi sono i palestinesi’. La fierezza del mio essere italiano risorge invece quando penso a persone come i volontari delle Ong italiane presenti sul posto o come i chirurghi italiani di Medici Senza Frontiere o Emergency che rischiano costantemente la propria vita, in zone di guerra, nel tentativo di salvarne altre.
Citando una frase di Gino Strada che condivido appieno: ‘Bombardare i civili non potrà mettere fine alla violenza; la guerra non farà altro che portare altra guerra’, e riconoscendo comunque i limiti della nostra azione, raccomando l’amministrazione comunale di Lucca affinché prenda una netta posizione per un immediato e duraturo cessate il fuoco che difenda i diritti umani e serva a costruire una pace stabile in Medio Oriente riconoscendo la stessa dignità, gli stessi diritti, e la stessa sicurezza per i due popoli”.
Al termine ha preso la parola anche il sindaco Alessandro Tambellini: “L’argomento è molto importante, per questo è stato deciso di preparare un ordine del giorno che mi auguro sarà condiviso da tutti per discuterne nel consiglio comunale di giovedì prossimo”. Dopo il primo cittadino, prende di nuovo la parola Pietro Fazzi: “Ho chiesto al consiglio se era possibile dedicare uno spazio a questo tema molto delicato – dice -: il consigliere Cantini ha precisato, a posteriori, che ha parlato a titolo personale, o meglio da consigliere. Il dubbio che questa precisazione sia intervenuta solo dopo aver visto gli effetti del suo intervento. Sarebbe stato meglio se avesse premesso di parlare a titolo personale e non come capogruppo. Mi auguro che per il prossimo consiglio si raggiunga un ordine del giorno condiviso e che tocchi tutti i temi. Molto volentieri accogliamo la disponibilità subito data dal sindaco su questo argomento”. Piero Angelini di Governare Lucca aggiunge: “Il tema è molto delicato ma vorrei sottolineare che questa guerra sta scatenando in tutta Europa episodi di antisemitismo che sono molto preoccupanti. Vorrei che si pensi anche a dare e far capire che una cosa è Israele, una cosa sono gli ebrei che vivono in tutto il mondo. Nei loro confronti dovremmo esprimere solidarietà, di fronte ad episodi di antisemitismo”. “Il gruppo del Pd ringrazia i capigruppo per avere condiviso la scelta dell’ordine del giorno – dice Alessandro Bertolucci del Pd -, e ringrazio anche Cantini che ha proposto questa soluzione per proseguire nel dibattito”.