Comune ai sindacati: “Tasi, detrazioni per 6mila famiglie”

Spesa sociale e Tasi, il Comune di Lucca si difende e dopo le critiche dei sindacati sottolinea ancora una volta l’impegno ad introdurre detrazioni sul tema della fiscalità. Lo fa gettando acqua sul fuoco delle polemiche sollevate dai sindacati che hanno chiesto a Palazzo Orsetti un cambio di rotta. “L’amministrazione comunale – si legge in una nota – valuta positivamente il lungo e approfondito confronto che negli ultimi mesi si è sviluppato tra il Comune di Lucca, rappresentato dagli assessori Enrico Cecchetti, Antonio Sichi e Ilaria Vietina, con le organizzazioni sindacali, prima sui temi della fiscalità locale e poi sul bilancio preventivo. Per quanto possibile, l’amministrazione ha cercato di tenere conto delle richieste sindacali. In particolare, per quanto riguarda la Tasi, è stato almeno in parte corretto il carattere regressivo dell’imposta, prevedendo detrazioni per le fasce più basse di rendita catastale, riuscendo così a garantire per circa 6000 famiglie la totale esenzione”.
“Naturalmente – si ammette – l’amministrazione comunale avrebbe voluto fare di più ed è impegnata, con azioni di recupero dell’evasione e con ulteriori interventi sulla spesa corrente, a creare le condizioni per aumentare le detrazioni. Per quanto riguarda il sociale è stato confermato l’alto livello di spesa degli ultimi anni che colloca Lucca tra i Comuni che destinano più risorse in questa direzione: 9.075.000 euro di previsione 2014, leggermente superiore ai consuntivi 2011 e 2012 e inferiore di 180.000 euro rispetto al 2013. Va evidenziato peraltro che risorse per importo corrispondente a tale differenza sono state legittimamente impegnate a fine esercizio, anche se hanno prodotto i loro effetti sui servizi dell’anno in corso. In ogni caso il confronto definitivo andrà fatto a fine anno, perché in sede di assestamento si intende andare a recuperare altre risorse. Infine da sottolineare che grazie ad un attento lavoro il Comune di Lucca prevede di ottenere risorse esterne per il sociale superiori di quasi 400 mila euro al 2013, con un saldo complessivo positivo. L’amministrazione comunale assicura in ogni caso che non si sta verificando nessuna riduzione della qualità e della quantità degli interventi e che anzi, grazie ad opportune riorganizzazioni, sarà possibile attivare nuovi significativi servizi: sperimentazione dei progetti di affido dedicato agli anziani, una nuova casa di accoglienza per donne e bambini in situazioni di difficoltà transitorie, implementazione degli alloggi popolari. Naturalmente l’amministrazione comunale, consapevole che le esigenze sono aumentate a fronte dell’incalzare della crisi e della disoccupazione, comprende bene le richieste sindacali di destinare sempre maggiori risorse ai lavoratori ed ai pensionati in difficoltà. Aumentando ancora l’impegno nella lotta all’evasione, in interventi per razionalizzare ed aumentare l’efficacia della spesa a livello locale e nella mobilitazione nazionale per bloccare il ritorno centralista e la logica dei tagli, l’amministrazione conferma che la spesa sociale è e rimane la priorità assoluta per l’amministrazione Tambellini, che conferma l’interesse a proseguire in queste direzioni, già da settembre, il confronto con le organizzazioni sindacali”.