
L’andamento dei volumi di credito complessivamente erogati alle imprese dal sistema bancario si contrae ancora nei primi mesi del 2014 nonostante gli impulsi di ripresa dell’attività produttiva che originano soprattutto dai mercati esteri. Nei dati della Banca d’Italia elaborati a luglio dai Centri Studi delle Confindustrie di Lucca, Pistoia e Prato, i finanziamenti per cassa accordati al sistema produttivo delle tre province si sono ridotti del -7,5 per cento alla fine del primo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013; un tasso di contrazione in linea con la media del periodo iniziato con la drammatica crisi di liquidità del 2011.
A Lucca e a Prato la contrazione sperimentata dalle imprese medio-grandi è stata superiore rispetto alle piccole; l’inverso è accaduto a Pistoia. In ogni caso in un orizzonte temporale più ampio – dal 2011 in poi – la dinamica dei finanziamenti nelle province di Lucca e, in particolare, di Pistoia ha visto un sensibile processo di concentrazione nei confronti degli affidati maggiori. L’analisi dei finanziamenti per cassa al settore industriale mette in evidenza una variazione positiva per Pistoia (+1,7%) grazie alla crescita delle erogazioni a lungo termine (+5%); il leggero incremento di quest’ultimo segmento per Prato (+0,9%) non è riuscito a contrastare una sensibile contrazione per le scadenze a breve con un risultato finale pari a -8,8%. A Lucca è invece stato il comparto a breve a crescere (+2,1%) contribuendo a far assestare la lancetta della variazione complessiva dei finanziamenti al settore industriale a -5%.
Per quanto riguarda la qualità del credito il tasso annualizzato di ingresso in sofferenza del primo trimestre del 2014 pur mantenendosi elevato – ma inferiore alla media nazionale sia nel caso di Lucca che di Pistoia – ha mostrato segni di ridimensionamento rispetto al 2013 sia per Pistoia che per Prato. Molto pesante il dato dei tassi di interesse sui prestiti che restano, con addirittura leggeri incrementi, ai livelli del primo trimestre 2013.
Il vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese, Andrea Tempestini, dice: “I dati per il momento raccontano una storia differente rispetto alla disponibilità verso il mondo delle imprese dichiarata dalle Istituzioni bancarie. Per quante parole si spendano, la realtà dei numeri dice che a inizio 2014 i finanziamenti sono diminuiti e che si registra una crescita consistente del costo medio del denaro. Ieri Banca d’Italia ha pubblicato l’indagine condotta presso le banche sulle condizioni praticate nel secondo trimestre, da cui emerge un miglioramento. Aspettiamo il rilascio dei dati sui finanziamenti alle imprese, in autunno, e se i finanziamenti alle imprese nel frattempo riprendono davvero, potremo esprimere un giudizio positivo.”
Federica Landucci, presidente di Confindustria Pistoia, commenta così i dati: “La contrazione dei finanziamenti è il risultato di forze contrapposte. A segnali di miglioramento della congiuntura ed anche di ripresa degli investimenti si contrappongono le difficoltà di aree dove la crisi resta un’eredità pesante, difficoltà che vengono accentuate dalle esigenze ancora molto presenti di messa in sicurezza dei bilanci delle banche”.
Cristina Galeotti, Presidente di Assindustria Lucca commenta: “Il livello degli investimenti delle nostre imprese è al momento molto basso e quindi anche la domanda di credito. L’analisi dei bilanci aggregati delle imprese italiane mette infatti in forte risalto un esubero di capitale investito, sotto tutti i punti di vista ma in particolare in rapporto all’EBIT. La domanda di credito che rimane è per lo più connessa ad operazioni di ristrutturazione (o sostituzione di debito) ed esprime livelli di rating non buoni”.