Regionali 2015, Menesini “lancia” Del Ghingaro

1 agosto 2014 | 11:24
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Regionali 2015, Menesini “lancia” Del Ghingaro

Si parla ancora di legge elettorale, non c’è ancora un candidato alla presidenza della Regione, ma la corsa verso le elezioni della prossima primavera è già cominciata. E le ripercussioni, anche sul nostro territorio non mancano. In “palio”, se si dovesse utilizzare una terminologia sportiva, c’è un posto in consiglio regionale e, perché no, nella giunta del futuro presidente (Rossi?).
E come sempre in questi casi, ben in anticipo parte la corsa per la candidatura, che sia alle primarie o direttamente per le elezioni regionali.
Con un occhio alla geopolitica. Già, perché negli ultimi due mandati, dal lato del partito di maggioranza relativa, il Pd, la parte del leone è stata fatta dalla Valle del Serchio, che ha espresso entrambi i consiglieri regionali del territorio, Ardelio Pellegrinotti e Marco Remaschi. Adesso sono già iniziate, invece, le schermaglie per far “contare di più” Lucca e la Piana. E a rompere l’impasse ci ha pensato il primo cittadino di Capannori, Luca Menesini, che con un post su Facebook apre il dibattito e, forse, lancia la volata a un personaggio illustre della politica locale, il suo predecessore Giorgio Del Ghingaro, già presidente di Federsanità, voce autorevole all’interno dell’Anci e in predicato, nell’ultimo rimpasto, di entrare a far parte proprio della giunta guidata dal governatore Rossi.

I riferimenti sono chiari nel testo postato da Menesini: “A settembre – scrive il numero uno di piazza Aldo Moro – il consiglio regionale toscano voterà la nuova legge elettorale, quella con cui noi cittadini toscani sceglieremo il presidente della Regione e i nostri rappresentanti a Firenze. Si voterà con i nomi dei candidati già scritti sulla scheda, una scelta fatta per semplificare alle persone il diritto di esprimere la preferenza per uno o per l’altro candidato. Finalmente la Toscana volta pagina rispetto alla legge che ha fatto da apripista al Porcellum e reintroduce le preferenze”.
“È il primo appuntamento politico-istituzionale importante per Capannori – chiarisce dal punto di vista politico – da quando sono stato eletto sindaco. E vorrei ricordare a tutti i risultati che Capannori ha raggiunto nei due mandati trascorsi, a livello locale, regionale e nazionale (potrei dire anche internazionale ma poi mi dite che sono esagerato…). L’importante risultato da me raggiunto il 25 maggio, e da tutta la coalizione, ne è a dimostrazione. Lo dico qua, e lo dico chiaro: Capannori ha tutte le carte per giocare un ruolo da protagonista in questa partita e lo farà”.
Quindi, a conclusione, il riferimento che fa pensare a Del Ghingaro come possibile candidato autorevole per il territorio: “Un capannorese autorevole in consiglio regionale, per Capannori, per la Piana e per tutto il territorio provinciale: é giunto il momento che ciò si realizzi”.
Anche nei commenti sulla pagina Facebook di Menesini è stato subito chiaro a tutti il riferimento a Del Ghingaro che però ha sempre ribadito di volersi dedicare, dopo dieci anni alla guida del Comune, esclusivamente alla sua professione di commercialista. Ma bisogna adesso vedere quanto questa proposta troverà consensi nel mondo politico locale, che da Capannori potrebbe estendersi verso gli altri Comuni della Piana, quindi verso il capoluogo e la Versilia.
La questione della candidatura per le regionali, peraltro, si inserisce in un panorama più ampio e delicato, che riguarda il Partito Democratico e in generale l’intera coalizione del centrosinistra. L’anno prossimo, è vero, si vota per le regionali, dove il posto ambito oltre a quello di consigliere è anche quello di assessore (dopo “un turno di stop” per i componenti di giunta provenienti dalla Lucchesia). Ma in tempi brevi, e comunque dopo l’approvazione delle riforme elettorali, si potrebbe anche aprire la partita delle elezioni parlamentari e anche in questo caso uno scranno a Montecitorio (visto che il Senato non dovrebbe più essere un organo elettivo) potrebbe interessare molti esponenti politici locali. Infine la prospettiva a medio lungo termine è quella che riguarda il Comune di Lucca: obiettivo 2017. Una serie di appuntamenti elettorali che inevitabilmente comporteranno la ricerca di equilibri all’interno del Pd e non solo. E queste sono soltanto le prime avvisaglie di un autunno politico che si annuncia già molto caldo.

Enrico Pace

VIDEO – Il servizio su DìLucca
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