Sesti: “Il Summer? Ha bisogno del restyling non di una sede”

Summer Festival a Capannori? Non per tutti sarebbe un dramma. Non lo è, ad esempio, per il vignettista ed ex componente del cda del Giglio, Alessandro Sesti, che stigmatizza il vittimismo del patron Mimmo D’Alessandro in una nota
“Se vuoi andare vai, io non ti fermerò… Dalla canzone dell’ottimo Tony Cucchiara. L’ultima tua minaccia è andartene all’aeroporto di Tassignano in ottica Woodstock. Se Lucca non mi da garanzie me ne vado a Capannori. Caro Mimmo, cosa dovrebbe ancora darti Lucca che non hai gia? Se è vero che “chi un piange un puppa” siamo al punto che le tue lacrime sgorgano ormai anche dalle fontane di Lucca. Sai quanto sia stato legato alla nascita del Summer, mio è il logo e l’immagine che lo ha accompagnato e che ancora lo caratterizza ma, io credo, a distanza di 17 anni, non solo il logo ma anche il Summer avrebbe bisogno di un serio restyling”.
“Caro Mimmo – prosegue Sesti – quando ti regalai nel 2008 la vignetta che ti raffigurava sognante nel letto con la nuvoletta con dentro Stevie Wonder ben sapevo che quella era la tua meta professionale e sentimentale, dopo di che… Ecco Stevie Wonder è arrivato. Cos’altro puoi chiedere a te stesso e… a Lucca? Il Summer non risponde più allo spirito con cui era nato. Purtroppo anche la dura ed inesorabile legge dell’anagrafe che via via tende ad impoverire l’offerta non ti aiuta e ti costringe a riempire le date con gruppi o nomi che in molti casi nascondono sotto cumuli di decibel le loro lacune. I decibel appunto, caro Mimmo, sono l’altro aspetto che vorrei sottolineare. Dici che Lucca è magica, le piazze, le strade dove hai perfino preso casa in Anfiteatro. Ti domando: quello che tu proponi in termini di genere e quindi anche di decibel, è coerente con i tuoi sentimenti che dici di provare per Lucca? Credo, caro Mimmo, che una riflessione su questo sarebbe opportuno farla, proprio per verificare se il Summer potesse continuare a vivere nel centro storico anche in una dimensione meno invasiva e quindi più magica come tu ami definire, e io sono d’accordo, Lucca”.