Bernardini: “Il sindaco non può dare lezioni di rispetto delle regole all’opposizione montecarlese. Piuttosto risponda sul merito”

5 agosto 2014 | 12:29
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Bernardini: “Il sindaco non può dare lezioni di rispetto delle regole all’opposizione montecarlese. Piuttosto risponda sul merito”

“Alla gente di Montecarlo non interessano i giudizi del sindaco sul comportamento della minoranza. I giudizi ed i voti si danno a scuola, ma qui si tratta di amministrare bene o male”. La pensa così Massimo Bernardini, capogruppo di Progetto Comunità, l’opposizione consiliare di Montecarlo. “Il sindaco – dice Bernardini – deve dire se è vero, come è vero, che la tassazione comunale per i montecarlesi è stata messa al massimo livello, senza applicare nessun parametro di progressività, cioè l’addizionale Irpef, la Tasi colpiranno indistintamente qualsiasi situazione economica-reddituale. L’aliquota Imu sulla casa sarà ulteriormente elevata. Tutto questo senza nessun confronto con la minoranza, ne’ con le parti sociali. Qui stanno le ragioni della nostra protesta”.

“Sulle scelte importanti, quali il bilancio, e la tassazione comunale – dice ancora – abbiamo chiesto da tempo, e ribadiamo, la necessità di un confronto. Il sindaco e la maggioranza sono liberi di accettarlo o meno, ma lo devono dire chiaramente e non far apparire il sottoscritto e gli altri consiglieri di minoranza, persone incapaci e non rispettosi dei cittadini.
Anche perché il sindaco e la sua maggioranza non possono certo dare lezioni sul rispetto dei cittadini e delle regole. Sul poco rispetto dei cittadini basta citare tutti i lavori promessi in campagna elettorale e non fatti: l’asfaltatura di via San Giuseppe, promessa entro il 26 maggio. Il fontanello dell’acqua minerale, promesso con tanto di striscione sempre visibile, entro giugno. La recente sentenza del Tar che non solo, come era logico, dà ragione ai privati e impone al Comune di riparare i danni causati dal crollo delle mura urbane, ma condanna il Comune stesso anche a pagare le spese del procedimento”.
“Sul mancato rispetto delle regole – conclude Benardini – basta vedere la nomina del rappresentante del Comune in seno al cda di Aquapur spa, fatta dal sindaco in violazione dello statuto comunale, e frettolosamente revocata a seguito di un’interrogazione della minoranza. Oppure le risposte inconcludenti, lacunose, e a volte mancanti, date a nostre interrogazioni fatte da oltre un mese”.