Il Consiglio fa 149 anni. Garzella: “Sia luogo di dialogo”

5 agosto 2014 | 19:43
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Il Consiglio fa 149 anni. Garzella: “Sia luogo di dialogo”

Un momento intenso, insolito ed emozionante quello che si è vissuto questa sera (5 agosto) nell’aula del consiglio comunale di Palazzo Orsetti. Per volere del presidente del Consiglio, Matteo Garzella, infatti, si è celebrato il 149esimo anniversario del consiglio comunale di Lucca, ricordando l’assise del 3 agosto del 1865 quando si tenne il primo consiglio straordinario presieduto dal consigliere anziano Raffaele Lombardi.
Il presidente Garzella ha ricordato la storia dei consigli comunali e il loro ruolo, sottolineando la necessità che l’assise sia un luogo di dibattito democratico e di dialogo anche fra parti politiche avverse. Un momento di distensione, insomma, cui hanno partecipato fra i presenti anche il sindaco Mauro Favilla e l’ex presidente del Consiglio Franco Fabbri. Impossibilitati a intervenire l’ex sindaco Piero Baccelli e l’ex presidente del Consiglio Ornella Vitali. Al Consiglio è arrivato anche un messaggio del prefetto Giovanna Cagliostro e del vescovo Italo Castellani.
Garzella ha anche ricordato, oltre alla necessità di ricordare il ruolo e i compiti del Consiglio anche con attività divulgative verso la popolazione, i numeri della storia dell’assise dove nel tempo si sono succeduti 976 consiglieri (566 dal 1865 al 1926, quando il fascismo sciolse i consigli comunali e 410 dal 1946 a oggi).
Dopo un intermezzo musicale, a cura della professoressa Papeschi del corso di arpa dell’istituto Boccherini sono intervenuti i consiglieri comunali che, con toni diversi, hanno ringraziato il presidente Garzella dell’iniziativa e sottolineato la centralità del consiglio comunale in un’epoca, hanno sottolineato soprattutto Martinelli (Forza Italia) e Piero Angelini (Governare Lucca), di contrastri e conflitti, ma anche di marginalità dell’assise dopo la nuova legge elettorale delle elezione diretta dei sindaci. Importante anche il passaggio del sindaco Pietro Fazzi che, nell’augurare all’iniziativa di protrarsi negli anni, ha collegato l’armonia rappresentata dal momento musicale con quello della necessità di ricercare all’interno del Consiglio un’armonia di intenti per il bene della città.

Enrico Pace