Lucca torna al Rinascimento con un corteo e la rievocazione dell’antico sistema di segnalazione per la milizia

6 agosto 2014 | 18:21
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Lucca torna al Rinascimento con un corteo e la rievocazione dell’antico sistema di segnalazione per la milizia

Si svolgerà a Lucca domenica (10 agosto) una particolare rievocazione storica dal titolo L’occhio di Lucca. A organizzarlo Historica Lucense che rievocherà l’antico sistema di comunicazione ottica utilizzato per allertare le milizie lucchesi. Si comincerà alle 18,40 con l’accensione del fumogeno sulla postazione di Monte Catino e a seguire di quella sul monte Castellaccio d’Aquilea. Subito dopo sarà acceso anche il fumogeno sulla postazione della Croce di Brancoli e poi sulla Torre del Bargiglio. Alle 19 saranno sparati due colpi di artiglieria dal Baluardo di San Martino, cui faranno eco le segnalazioni acustiche da Croce di Brancoli e poi dalla Torre del Bargiglio. Seguirà poi il suono della campana a martello e alle 20 la partenza di un corteo della milizia di montagna dai prati prospicienti al Baluardo di Santa Croce e alle 20,30 il corteggio entrerà in città da Porta Santa Maria. La chiusura della manifestazione è prevista con l’arrivo del coreo sul baluardo di San Martino.

Qualche cenno storico. Quando agli inizi del sedicesimo secolo i mutamenti geopolitici della Toscana portarono la Repubblica di Lucca a rivedere radicalmente il proprio sistema difensivo, parallelamente alla costruzione delle opere statiche che culminarono con la realizzazione della imponente cinta muraria rinascimentale, si rese necessaria anche una sostanziale revisione dell’organizzazione delle milizie. Le nuove fortificazioni realizzate secondo i criteri della guerra moderna, sempre più condizionata dalla rapida evoluzione delle armi da fuoco, richiedevano per il loro presenziamento contingenti numerosi e specializzati. Nel 1524 fu fondata così la Compagnia dei Bombardieri, nel 1532 fu riorganizzata la Milizia del Contado, nel 1541 venne istituita la Milizia della Montagna ed infine nel 1570 fu messa mano alla riforma della Milizia Urbana. Per l’allertamento delle numerose ordinanze delle milizie e in particolare di quelle della montagna, si rese indispensabile anche una radicale revisione migliorativa del vecchio sistema di telecomunicazione ottica, basato su di una rete di torri reciprocamente visibili tra loro e strategicamente locate sul territorio dello Stato Lucchese.
La nuova organizzazione pose al centro del sistema la torre del Bargiglio, i cui resti ancora si trovano sull’omonimo monte che svetta sopra il Borgo a Mozzano e dal quale si domina con lo sguardo il territorio che anticamente apparteneva allo Repubblica di Lucca. La torre del Bargiglio, oltre che con la torre del Palazzo e con gran parte delle torri delle sei miglia, poteva soprattutto comunicare con le torri sparse nel territorio della montagna, raccogliendo e ritrasmettendo alla città eventuali allarmi provenienti dai confini montani, o viceversa, poteva propagare verso le montagne eventuali richieste di soccorso militare provenienti dalla capitale del piccolo stato lucchese. Essendo le milizie di montagna la componente qualitativamente e numericamente più importante delle forze lucchesi, si comprende la grande importanza che veniva conferita alla Torre del Bargiglio, che per questo motivo si guadagnò l’appellativo di Occhio di Lucca. Le segnalazioni venivano fatte di giorno col fumo e di notte col fuoco, utilizzando appositi bracieri detti fanali o foconi. La Torre del Palazzo degli Anziani, rasa al suolo nel 1807 per la realizzazione di Piazza Napoleone, era l’altro elemento cardine del sistema, aveva tre fanali sulla sua sommità e sotto di essi era attrezzata la “stanza delle vedette”, dove 4 torrigiani si alternavano giorno e notte per vigilare il segno delle torri collegate.