Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio

7 agosto 2014 | 10:43
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Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio
Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio
Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio
Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio
Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio
Geal, più controlli al depuratore con nuovo laboratorio

Un depuratore più efficiente, più controllato e più sicuro. Grazie al nuovo laboratorio, costruito con i criteri della bioedilizia accanto alla struttura di via Santeschi fra Pontetetto e Sorbano del Giudice. E’ questo il senso dell’inaugurazione/sopralluogo, che si è tenuta questa mattina (7 agosto) alla presenza del presidente Geal Giulio Sensi, del direttore generale Andrea De Caterini, del sindaco Alessandro Tambellini, dell’assessore all’ambiente Francesco Raspini, del responsabile del depuratore Mauro Fabro e di tanti tecnici e dipendenti dell’azienda partecipata dal Comune di Lucca.

Le immagini del sopralluogo

Un impianto, quello attivo alle porte della città, in grado di depurare i reflui provenienti dalle fognature cittadine e di restituire acqua limpida e pulita (significativa in questo senso la dimostrazione “in calice” compiuta all’esterno della palazzina prima dell’inizio della conferenza stampa) all’interno del canale Ozzeri.
I nuovi locali tecnici del depuratore di Pontetetto sono operativi da questi giorni: un investimento importante che Geal Spa, l’azienda che gestisce il sistema idrico integrato nel Comune di Lucca, ha portato avanti nell’ultimo anno per adeguare la palazzina che è il nucleo operativo dell’impianto di trattamento degli scarichi in fognatura di circa 32.500 utenti lucchesi. L’investimento di circa 475mila euro ha permesso di ampliare la palazzina, razionalizzando e adeguando i locali e i laboratori che svolgono quotidianamente tutte le analisi necessarie a monitorare l’attività del depuratore.
“Con questi lavori – dice il presidente Giulio Sensi – la sicurezza del servizio di controllo aumenta e migliora anche il servizio. Un investimento, quello fatto dall’azienda, che farà poi risparmiare visto che la struttura del laboratorio è stata costruita secondo i più moderni criteri dell’efficientamento energetico. E risparmi, siccome il servizio idrico integrato viene finanziato con la tariffa, significa anche costi più assi per i cittadini”.
“Il depuratore di Pontetetto – ha detto il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – è un’infrastruttura fondamentale per il territorio lucchese, vive di investimenti costanti che lo hanno reso sempre più all’avanguardia e capace di rispondere alle esigenze di tutela ambientale del territorio di Lucca. Questo – dice ancora riferendosi all’ampliamento della rete fognaria cittadina – sarà anche punto di rigerimeto per il futuro nella raccolta e nel trattamento dei reflui”.  
“L’intervento di adeguamento, peraltro – ha aggiunto l’assessore all’ambiente del Comune di Lucca Francesco Raspini – ha ottenuto un risultato che è in perfetta armonia e andrà ad integrarsi con il Piano Clima che il Comune di Lucca ha avviato nel 2013 per ridurre le emissioni di Co2 sul territorio comunale. Un investimento importantissimo per la collettività lucchese e per l’azienda e che va nel senso che auspichamo, ovvero l’aumento del numero di utenti allacciati alle fognature. E questo depuratore sarà il punto centrale di tutto il sistema”.
“Geal – ha spiegato ancora il presidente dell’azienda Giulio Sensi – riserva ogni anno una fetta importante del piano degli investimenti al miglioramento del depuratore ed è in grado di rispondere sempre ai nuovi standard e alle normative sempre più stringenti in materia di depurazione. I nuovi uffici e laboratori servono ad ampliare ulteriormente l’arco delle analisi che Geal è in grado di auto-fornirsi generando anche un notevole risparmio dei costi aziendali. Adesso il depuratore può effettuare un ventaglio ancora più vasto di controlli, utile anche per affrontare i maggiori controlli che l’estensione progressiva della rete fognaria renderà necessari”.
“L’adeguamento – ha spiegato l’amministratore di Geal Andrea De Caterini- risponde alle richieste degli organi di controlli e dalle prescrizioni presenti nell’autorizzazione Aia. Abbiamo incrementato notevolmente il numero dei parametri analitici e delle frequenze per i quali è necessaria una maggiore sensibilità della strumentazione analitica. Gli impianti di laboratorio e delle apparecchiature sono stati messi a norma rispetto alle nuove normative e per la sicurezza del personale operante nella struttura. Insomma il rinnovamento complessivo non è stato un vezzo ma una necessità visto che questo posto è il punto fondamentale di decisione del processo di trattamento delle acque, con decisioni che sono quotidiane e a volte orarie. Vorrei sottolineare anche lo sviluppo di macchinari per garantire le temperature interne che sono in sinergia con l’impianto. Per il riscaldamento, per esempio, utiliziato il biogas estratto dall’impianto di trattamento dei rifiuti”.
L’adeguamento e l’ampliamento dei locali tecnici ha comportato anche una riqualificazione ed efficientamento energetici degli uffici, raggiungendo la superficie netta su due piani di 260 metri quadri. “E’ stata creata – dice il responsabile del depuratore Mauro Fabro, nel ringraziare l’architetto Piantanida, progettista della struttura e tutto il personale di Geal  – una struttura a ponte indipendente da quella esistente, utilizzando materiali eco-sostenibili come il legno lamellare per le strutture portanti, coibentante, infissi altamente performanti, impianto di climatizzazione con pompa di calore e intonaco a cappotto. Siamo passati dalla classificazione energetica classe G a quella A”. “Ma soprattutto – aggiunge – abbiamo risposto all’adeguamento che le normative e le prescrizioni degli enti regolatori ci richiedevano per i laboratori, con la messa a norma degli impianti e apparecchiature. Abbiamo aumentato fino a quasi 15mila le potenzialità del numero di analisi annuali, dal controllo analitico di autocontrollo delle varie fasi di processo relativi alle acque reflue, fanghi e biogas del depuratore fino all’analisi su un vastissimo raggio di metalli pesanti. Questo rende possibile un controllo di processo continuo, risultati tempestivi e possibilità di fornire servizi di analisi anche per l’acquedotto”.
L’impianto di depurazione di Pontetetto è stato realizzato a metà degli anni Cinquanta ed ha visto nel tempo il susseguirsi di tre ampliamenti per sopperire alle nuove esigenze di servizi, in parte legati all’estensione della rete fognaria e allo sviluppo urbanistico della città, in parte a seguito di numerose modifiche normative che hanno imposto gli adeguamenti. In particolare un importante intervento che ha consentito di aumentare del 60 per cento la capacità dei volumi dei bacini dedicati al trattamento biologico.

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