Tempi più lunghi per la centrale unica del 118

7 agosto 2014 | 11:36
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Tempi più lunghi per la centrale unica del 118

Potrebbero allungarsi i tempi per la chiusura della centrale operativa del 118 di Lucca, per la quale è previsto dalla Regione Toscana l’accorpamento nella sede unica di Viareggio. E’ quanto emerge da un confronto avuto questa mattina (7 agosto) dai rappresentanti del sindacato Usb con il direttore generale dell’Asl 2 di Lucca, Joseph Polimeni e Ferdinando Cellai, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza. Era stato il sindacato a chiedere alcuni giorni fa un incontro alla direzione dell’Asl per conoscere modalità e tempi del “trasloco” deciso con una delibera dalla giunta regionale (Leggi). “Dal direttore generale – sottolinea Giacomo Vietina, del sindacato Usb – sono giunte rassicurazioni sulla funzionalità del nuovo sistema tecnologico che accompagnerà questa rivoluzione delle centrali operative, tuttavia sui tempi ancora nessuno sembra sbilanciarsi e anzi quello che traspare è che probabilmente servirà più tempo per rendere effettiva e operativa l’operazione”. Che la Regione tuttavia intende compiere entro la fine del 2014. Questo, almeno, secondo le linee guida indicate nella delibera e che prevedono poi entro il 2016 un nuovo passaggio, con la riduzione delle centrali a tre per tutta la Toscana.

Quanto ai lavoratori, il direttore generale ha spiegato che l’eventuale trasferimento avverrà su base volontaria e non obbligatoria. Inoltre, non riguarderà tutto il personale attualmente impiegato alla centrale operativa, perché resterà comunque il servizio di ambulanza e automedica e parte dei dipendenti sarà impiegata nella riorganizzazione dell’emergenza urgenza sul territorio di competenza dell’Asl 2. Nessuno, insomma, sarà lasciato a piedi. E questa è una prospettiva che consola anche il sindacato Usb che, tuttavia, continua a mettere nel mirino la decisione della centrale unica: “Ci è stato spiegato – sottolinea – che la nuova tecnologia assicurerà interventi precisi sul territorio e che comunque le operazioni di soccorso si svolgeranno nel modo attuale. L’Asl sostiene che non cambierà nulla su questo fronte e che anzi i servizi sul territorio verranno implementati. Continuiamo tuttavia a nutrire molti dubbi sul fatto che un operatore di centrale che non conosce il territorio sia pronto anche ad affrontare situazioni critiche su un’area così vasta”. Dell’argomento probabilmente si continuerà a discutere in un altro incontro, già fissato per il prossimo 12 agosto, in cui il tema principale sarà quello della riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale. Al riguardo, il direttore dell’Asl 2 Polimeni ha illustrato al sindacato il progetto di realizzare un nuovo padiglione al Campo di Marte per la realizzazione di una vera e propria Casa della Salute.

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