Baccelli: “Contro alluvioni prevenzione a 360 gradi”

Prevenzione a 360 gradi per evitare le alluvioni. Il presidente della Provincia Stefano Baccelli risponde al presidente dell’Autorità di Bacino, Raffaello Nardi (Leggi) e sottolinea la necessità di una nuova mentalità nell’affrontare i temi della difesa del suolo, una sorta di “rivoluzione” per arrivare a programmare e realizzare interventi preventivi efficaci e completi. “Ringrazio il professor Nardi per la solerte e cortese risposta che conferma la corretta esecuzione da parte dell’amministrazione provinciale delle arginature e della cassa di espansione lungo il torrente Freddana. Prendo atto che Nardi abbia riconosciuto che la responsabilità del recente evento alluvionale è da attribuire al mal funzionamento del reticolo minore. Da parte mia, non posso che confermare la disponibilità della Provincia a collaborare con gli altri enti del territorio per dare risposte rapide e efficaci a queste criticità”.
“Come Provincia abbiamo portato a termine importanti interventi di messa in sicurezza, con un grosso impegno progettuale e economico. Primi tra tutti, i 18 milioni di euro investiti per la realizzazione dei nuovi argini del Serchio. E a questo va aggiunto l’impegno costante dei Comuni e dei sindaci. Ma come ho avuto modo di affermare più volte, è necessario un salto di qualità nell’azione di tutela del territorio. Occorre passare dalla perenne emergenza all’aver cura, preventivamente. E con questo intendo che è necessario raccogliere le varie competenze disperse in troppi rivoli e coordinare tra loro programmazione urbanistica, difesa del suolo, sviluppo rurale ma anche l’ordinaria manutenzione stradale. Sono i cambiamenti climatici in atto a richiedere questa nuova mentalità, una sorta di rivoluzione che ci porti ad agire pensando assieme alla programmazione e alla difesa del suolo, all’ambiente alla manutenzione. Per conoscere le criticità e predisporre gli interventi prioritari. Credo quindi che sia necessario approfittare della disponibilità che il Governo ci ha espresso proprio nei giorni scorsi, in occasione della visita di una delegazione lucchese al Capo dell’unità di missione contro il rischio, Erasmo D’Angelis. A Roma abbiamo raccolto l’impegno istituzionale per un progetto pilota contro il degrado idrogeologico del nostro territorio, forgiato sulle nuove caratteristiche climatiche, sulla sua storica fragilità idrogeologica. Un progetto che mira a una programmazione degli interventi – siano essi urbanistici, infrastrutturali, ambientali, di ordinaria manutenzione, di sicurezza del territorio – integrata e preventiva”.