Lucca invasa dall’ailanto: l’appello di Italia Nostra

11 agosto 2014 | 12:39
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Lucca invasa dall’ailanto: l’appello di Italia Nostra

“C’è una pianta esotica, un grande albero di origine cinese, che ci sta invadendo e che tenta di cambiare i connotati al nostro paesaggio storico, urbano, agrario e naturale”. Questo l’allarme lanciato da Italia Nostra Lucca, che fa un appello alla cittadinanza per risolvere il problema. “Il nome di questa pianta – spiega il presidente Roberto Mannocci – ha un nome assai suggestivo: Ailanthus Altissima. Ed è anche un albero gradevole con fiori piumosi raggruppati in pannocchie gialle e rosse sparse nella chioma ampia, per questo che molti lo accolgono volentieri e lo fanno crescere, incoscienti della sua invasività e proliferazione che avviene sia per via aerea – con il trasporto dei semi ad opera del vento -, che attraverso i numerosi getti emergenti dalle estese radici. Oltre a questo le sostanze emesse da questa pianta inibiscono la vegetazione delle altre specie vicine – aggiunge Mannocci -. L’ailanto si è già impossessato dei terreni che fiancheggiano le ferrovie, i lati delle strade in ristrutturazione, i lungofiumi, colonizzando poi le pendici collinari disboscate, i riporti di terreno e perfino le siepi e i giardini privati”.

“Nella zona compresa tra Ponte a Moriano e Marlia la situazione appare particolarmente virulenta. La battaglia contro questa invadenza purtroppo langue a livello statale ed è inesistente a livello pubblico locale. Alle associazioni ambientaliste spetta il compito di sollevare il problema a livello nazionale presso il Ministero delle Politiche Agricole, quello dei Beni Culturali e quello dell’Ambiente. Nel frattempo è urgente e necessario che ognuno faccia la propria parte. Ogni singolo cittadino, infatti, può fare qualcosa per opporsi a questa invasione. Innanzi tutto sradicando immediatamente e impedendo la crescita di ogni esemplare che faccia la sua comparsa nel giardino, nel campo, nel proprio terrazzo, nei parchi, nelle siepi prima che la pianta vada a fiore. Noi cittadini possiamo contribuire anche diffondendo e divulgando anche via internet presso i nostri amici la coscienza del danno ambientale legato a questa specie. Contemporaneamente – conclude Mannocci – spetta agli enti pubblici locali iniziare ad operare, sia assumendosi il compito di una campagna informativa nei confronti dei cittadini sia intervenendo direttamente negli spazi pubblici urbani e negli ambiti urbanizzati di propria competenza secondo i testati protocolli di azione. Infine, per una più vasta battaglia inibitoria dell’invasione di questa specie, necessitante sicuramente di investimenti, spetta agli enti pubblici locali la verifica della possibilità di accesso a fondi europei elaborando e presentando progetti coordinati di intervento”. Intanto, chi volesse approfondire la questione, troverà allo stand della sezione lucchese di Italia Nostra alla prossima esposizione di Murabilia dal 5 al 7 settembre, tutta la documentazione necessaria.