Comune, la rivoluzione giovanile penalizza due funzionari

Una piccola rivoluzione sottotraccia. E senza grandi proclami. Ma nella complessità degli uffici di Palazzo Orsetti, quelli spesse volte messi sotto accusa per l’immobilismo e l’inazione dell’amministrazione comunale qualcosa sta succedendo. Sono gli effetti della riorganizzazione degli uffici comunali e dei settori dipartimentali dello scorso giugno. Che non ha significato solo una “rivoluzione” nei dirigenti e l’accorpamento di alcuni settori ma, soprattutto, un cambio di metodo che si potrebbe definire in un certo senso storico per quanto riguarda i responsabili delle unità organizzative. Sono quelle, infatti, i veri gangli nodali dell’organizzazione interna il Comune. Per fare un esempio, insomma, i dirigenti dei settori rappresentano la cornice di collegamento con la politica, i funzionari, invece, sono coloro che mettono effettivamente in pratica le direttive. Ed è lì che, spesso, il meccanismo si inceppa.
E di questa riorganizzazione, in silenzio e senza tanto clamore, come detto, ne hanno fatto le spese, per la prima volta almeno nella storia recente del Comune due funzionari storici di Palazzo Orsetti. Non è più infatti alla guida dell’unità organizzativa promozione del territorio, cultura e sport, all’interno del settore dipartimentale promozione e tutela del territorio affidata a Giovanni Marchi, Angelo Nencetti, sindacalista della Cisl e direttore del Museo del Fumetto. Un cambio della guardia che ha premiato al suo posto William Nauti, già responsabile dello sviluppo economico e p.o. da poco più di un anno, in una linea, decisa dal sindaco Alessandro Tambellini in collaborazione con il suo assessore al personale Francesco Raspini, tesa a valorizzare all’interno del Comune le figure più giovani e dinamiche. Stessa dinamica che ha portato al cambio della guardia nell’unità organizzativa Sistemi informativi e statistica. nel settore dipartimentale 7, servizi demografici e al cittadino, partecipazione popolare e sistemi informativi, affidato a Lucia Dal Porto. Alla guida dell’unità organizzativa non c’è più Riccardo Del Dotto ma un altro giovane, Luca Falsiroli.
Presto, ovviamente, per dire se queste scelte “generazionali” pagheranno nel’azione dell’amministrazione Tambellini e daranno quel segnale di cambiamento di passo, in quei due settori come negli altri, da tempo auspicato. Ma un piccolo e significativo segnale è certamente arrivato nei corridoi di quel Comune che fatica ad uscire da dinamiche di eccessiva burocrazia, fra lacci e lacciuoli che determinano lentezza nella messa in pratica delle scelte amministrative. Il resto è demandato, ed è la gran parte, alle decisioni del sindaco e della giunta. Che sono attese, dopo un breve periodo di pausa, a una fine estate e a un autunno caldo.