Successo per il pomeriggio di ricostruzione storica “L’occhio di Lucca”

Domenica (10 agosto) si è svolto l’evento di ricostruzione storica de L’Occhio di Lucca, l’antico sistema di segnalazioni con fumo e bòtte d’artiglieria tramite cui la Repubblica Lucchese allertava le milizie di montagna, perché giungessero in soccorso della città. L’evento si è svolto regolarmente e con grande affluenza di pubblico – moltissimi gli stranieri – sia al sotterraneo delle Artiglierie di piazza del Collegio dell’Historica Lucense, sia alla parte di maggiore impatto dell’evento, al baluardo San Martino (punto storico per l’intervento delle artiglierie per segnalare l’allarme), durante la trasmissione del segnale d’allerta a mezzo fumo dalla torre di Nozzano, alla torre Guinigi (non essendo più esistente la torre di Palazzo), alla torre di Montecatino e le bòtte d’artiglieria.
“Vorremmo pubblicamente – dicono gli organizzatori – porgere un ringraziamento a tutti i gruppi e associazioni che hanno collaborato con noi per organizzare, partecipare con personaggi in abito storico e fornire la rappresentanza delle milizie, presenziare le torri d’allerta, fornirci assistenza e vettovaglie (Cai Lucca, Ari Lucca, Fondazione della Zecca di Lucca, Vicaria Val di Lima, Associazione Il Castello di Nozzano, Associazione Montecatino, Gruppo Castelnuovo Rinascimentale, Comitato Paesano di Cune, Associazione Amici delle Mura, Sagra della zuppa di Aquileia); un grazie a chi ci ha dato le autorizzazioni per realizzare l’evento, alle istituzioni pubbliche patrocinanti l’evento e variamente presenti e collaboranti ognuna con la propria sensibilità (Regione Toscana, Provincia, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Questura di Lucca), un grazie ai moltissimi presenti, tra cui moltissimi turisti. Ci sono cose suscettibili di essere maggiormente adeguate alla concezione di ricostruzione storica; se ci sarà la necessaria sensibilità da parte dell’amministrazione comunale, se ci sarà l’interesse culturale e, perché nò, turistico per questo evento da ripetere, magari annualmente, secondo il nostro progetto, riusciremo a fare anche quegli adeguamenti: sono solo problemi di disponibilità di risorse e non di progettualità. Ringraziamo anche noi stessi – come associazione – considerando l’impegno piuttosto duro di noi tutti, il lavoro di studio, progettuale e organizzativo del socio Mario Parensi e del responsabile del Cai Gianpiero Landucci. L’evento è nato bene e concluso meglio con la fantastica zuppa di Aquilea per corroborarci da una giornata ricca e massacrante. Alla prossima rievocazione/ricostruzione storica”.