Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza

21 agosto 2014 | 10:51
Share0
Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza
Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza
Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza
Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza
Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza
Colonnello Filippi alla guida della Guardia di Finanza

Passaggio del testimone questa mattina (21 agosto) al comando della Guardia di Finanza di Lucca. Il colonnello Gabriele Failla lascia la guida a Gianluca Filippi, 45 anni, nato a Pontecorvo, in provincia di Lucca. Alla cerimonia alla caserma Puccini ha partecipato anche il comandante regionale delle fiamme gialle, il generale Andrea De Gennaro. Filippi, sposato e con un figlio, ha una lunga carriera alle spalle. Ammesso a frequentare l’88esimo corso dell’Accademia della Guardia di Finanza il 10 ottobre 1988, è stato nominato sottotenente nel 1990 e poi promosso tenente, nel 92, capitano nel 96 e maggiore nel 2003.

La carriera di Filippi è proseguita con una nuova promozione a tenente colonnello nel 2007 e, infine, a quella di colonnello nel 2011. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto incarichi operativi e addestrativi: ha inoltre svolto incarichi di staff all’ufficio del sottocapo di stato maggiore e nel primo reparto del comando generale del corpo. Nel periodo dal 1 luglio 2010 all’11 agosto scorso è stato comandante del nucleo di polizia tributaria di Ancona.
Dopo il passaggio di consegne formale, con una cerimonia privata, si è tenuta la presentazione ufficiale del nuovo comandante della Guardia di Finanza lucchese.

Le foto del passaggio di consegne

“Conosco bene – ha detto Failla, destinato a far parte della rappresentanza permanente dell’Italia nelle sede Onu di New York – il colonnello Filippi. E’ entrato in Accademia nel 1988 e per sua sfortuna – scherza – io ero entrato l’anno precedente, quindi mi ha trovato come suo istruttore. Il suo ultimo passaggio è stato al nucleo di Ancona, il più importante della regione Marche e molto importate per gli aspetti operativi. Il passaggio di consegne ci permette è avvenuto formalmente oggi e mi ha permesso di dare alla compagnia il mio ultimo ordine personale che è quello di seguire le direttive del colonnello Filippi. Un passaggio di consegne nella continuità, reso ancora più importante dalla presenza del comandante generale di Divisione, il generale Andrea De Gennaro, che ci ha onorato della sua presenza. Il colonnello Filippi ora sa che ha due occhi che lo scrutano con attenzione da Firenze fin dal primo giorno. Sarà comunque un passaggio indolore, visto che l’affiancamento durerà fino al 4 settembre e sono già stati fatti degli incontri formali in città con il sindaco Alessandro Tambellini e con l’arcivescovo Italo Castellani. Ora proseguiremo con le altre autorità e i rappresentanti della magistratura una volta finito il periodo di ferie legali”.
“Il colonnello Filippi – aggiunge l’uscente Failla – non deve fare promesse perché la provincia di Lucca permette di fare molto dal punto di vista operativo e c’è molto da lavorare all’interno di un assetto di ordine e sicurezza pubblica già efficace. Dal mio punto di vista personale mi fa piacere che sia Lucca la mia ultima sede operativa prima di un incarico di tutt’altro genere e dove non comanderò nessuno, ma farò parte di un team di persone che lavorano a stretto contatto con l’ambasciatore italiano all’Onu”.
Le prime parole del colonnello Filippi confermano la continuità nelle scelte operate negli ultimi anni: “Lucca – esordisce dopo i ringraziamenti di rito al colonnello Failla – è una bellissima città e mi permette di ritornare in Toscana dopo una mia esperienza a Portoferraio dopo essere uscito dall’Accademia. In questa provincia laboriosa proseguiremo sulle linee di indirizzo date dal colonnello Failla negli ultimi tre anni, con un rapporto leale e collaborativo con le varie esressioni della città. Continueremo dunque a concentrarci nel contrasto dell’illegalità economica, stando vicini alle imprese sane ma contrastando i fenomeni di criminalità organizzata che vanno perseguiti con severità”.
La sua nomina è avvenuta a luglio, quando già si attendeva l’arrivo da Civitavecchia del colonnello Giaccone: “Lucca – dice ancora Filippi – è una provincia di primaria importanza e sono felice di poter assumere questo incarico che svolgerò con impegno e costanza”.
Auguri di buon lavoro al colonnello Filippi e ringraziamenti al comandante uscente arrivano dal generale De Gennaro, che ha preso l’incarico di comandante regionale lo scorso 7 luglio: “Ringrazio di cuore – dice – il colonnello Failla per l’attività di questi ultimi tre anni. Le carte parlano chiaro e i risultati sono stati quelli di una gestione lusinghiera. Conosco da tempo entrambi i colleghi e posso dire con certezza che nel cambio non si perderà nulla. Da parte mia assicuro collaborazione e sono certo che l’efficacia del lavoro di questo comando provinciale continuerà”.
Prima dei saluti c’è tempo anche per un bilancio da parte del comandante uscente, che però preferisce non fare proclami autoreferenziali: “Non voglio bullarmi – dice – di chissà quali servizi ma ritengo interessante sottolineare come nel mio passaggio da Napoli a Lucca ho trovato gli stessi spunti antimafia. A Napoli c’è un’antimafia diretta, qui un’antimafia derivata, che comunque ci permette di sfatare il mino dell’isola felice non contaminata da soldi di illecita provenienza. Se ho dei rimpianti? Quando abbandoni un incarico vorresti aver chiuso tutti i servizi intrapresi, visto che peraltro ho lavorato nell’ottica di restare qui per un quadriennio. Lascio comunque in ottime mani quello che considero il più bel comando provinciale d’Italia se si escludono i capoluoghi di regione, anche se lo faccio con anticipo rispetto alle mie aspettative. Ma quando mi è arrivata la proposta di andare a New York era davvero difficile dire di no”. Failla, comunque, ha preso la residenza a Lucca e promette di tornare in città almeno quattro-cinque volte l’anno. Da turista e da cittadino, stavolta, senza magari disdegnare una capatina a quella che per tre anni è stata la “sua” caserma.
In piena continuità, invece, i servizi e le indagini in corso. Con particolare attenzione alle frodi sui finanziamenti pubblici. Dopo gli arresti per le richieste fraudolente alla Regione di contributi pubblici per la ricostruzione post alluvione del 2009 il comando lucchese ha già uno schema di frode su cui lavorare: “E non escludo – chiude Failla – che questo schema presto non possa servire per altri casi del tutto simili”. Ma ad occuparsene ora sarà un nuovo colonnello. Sempre fedele al motto Nec recisa recedit.

Enrico Pace

{youtube}xbp7kw7gE4w{/youtube}