Assi viari, scontro su nomine per inchiesta pubblica

22 agosto 2014 | 14:57
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Assi viari, scontro su nomine per inchiesta pubblica

I tempi sono più balneari che lavorativi. Ma in questo strano agosto gli enti, per diversi motivi, hanno dovuto lavorare senza soluzione di continuità. Come il Comune, alle prese con temi importanti come bilancio preventivo e Piuss anche in Provincia si è proceduto a tappe forzate per un obiettivo, quello della realizzazione degli assi viari. Tutto è legato alla presentazione dei documenti del progetto preliminare da parte di Anas in data 7 agosto, con il termine perentorio di 60 giorni per presentare le osservazioni. Una data che ha modificato i piani dell’ente di Palazzo Ducale che ha dovuto in tutta fretta esperire le procedure per l’avvio dell’inchiesta pubblica voluta da Provincia di Lucca e Regione Toscana. Che questa mattina ha vissuto il suo primo appuntamento ufficiale con l’incontro informativo aperto alla cittadinanza per spiegare ed approfondire le procedure.

La prima data ufficiale sarà quella dell’udienza preliminare in programma il 2 di settembre, ma già entro il 29 di agosto andranno indicati i rappresentanti degli enti all’interno del comitato dei garanti. Oltre a presidente e vicepresidente, di espressione di Palazzo Ducale, vanno nominati un rappresentante da parte della Provincia di Lucca, uno dalla Regione, uno dai Comuni della Piana (Lucca, Capannori, Porcari e Altopascio) e uno dai cittadini. Su quest’ultimo tema, nell’incontro informativo di questa mattina, si sono evidenziate le maggiori criticità. Fra gli altri Fabio Lucchesi, di Ambiente e Futuro, ha evidenziato come anche fra gli stessi comitati e associazioni le posizioni in ordine agli assi viari sono divergenti e nominare un unico rappresentante rischierebbe di far pendere l’ago della bilancia verso una posizione favorevole o contraria alle infrastrutture. C’è voluta tutta la capacità dei rappresentanti della commissione a far capire come il soggetto individuato come garante è terzo rispetto alle posizioni dei rappresentati e si fa solo garante di presentare tutte le posizioni messe in campo, per convincere la platea ad abbandonare posizioni di muro contro muro. Anche perché il risultato dell’inchiesta pubblica non è vincolante in nessun modo né per Anas né per chi dovrà finanziare l’opera, governo e Regione in primis. E avrà qualche chance di essere presa in considerazione soltanto nel caso in cui sia rappresenti un apporto serio e concreto alle decisioni da prendere, ovviamente all’interno dei termini di legge.
Non sono intervenuti, però, solo i cittadini in questa fase preliminare che porterà all’inchiesta pubblica. C’erano i tecnici del Comune di Capannori. c’era l’assessore del comune di Lucca, Celestino Marchini,che  ha preso la parola, sostanzialmente per impegnare Palazzo Orsetti a sedersi ad un tavolo con gli altri tre comuni della Piana interessati nel progetto per designare un rappresentante unico per le amministrazioni. Anche se un nome c’è già, ed anche di prestigio, messo sul tavolo proprio dall’amministrazione di piazza Aldo Moro. Si tratta dell’ex direttore generale del ministero dell’ambiente ai tempi del governo Prodi, Mariarosa Vittadini. Nome, questo, che potrebbe sparigliare le carte proprio nelle more delle decisioni degli altri enti territoriali.
L’incontro fra i Comuni della Piana, comunque, è da organizzare alla svelta poiché il termine ultimo per far parte dell’inchiesta è fissato per il giorno 29 agosto, termine che vale anche per i rappresentanti dei cittadini, tanto che qualcuno si scalda proprio per il poco tempo lasciato, fra l’altro nel periodo di festa.
Prende la parola anche il consigliere Pd di Capannori, Guido Angelini, che però, precisa, parla a titolo personale. Per Angelini, Capannori avrebbe dovuto avere comunque un suo rappresentante a prescindere dalle decisioni degli altri Comuni, essendo il territorio più influenzato dal progetto degli assi viari. Sempre entro il 29 agosto, comunque, dovrebbe essere presentata la richiesta ufficiale di intervento all’udienza preliminare.
La prima riunione effettiva, quella del 2 settembre, potrebbe svolgersi, comunque, proprio a Capannori. Si stanno studiando comunque procedure per rendere accessibili a più persone possibili le procedure di inchiesta pubblica. Sarà comunque quello il luogo del confronto fra posizioni diverse. E, si spera, anche quello delle soluzioni.

E.P.