Usb su assenteismo all’Asl: “Colpa dei turni massacranti”

22 agosto 2014 | 10:42
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Usb su assenteismo all’Asl: “Colpa dei turni massacranti”

Asl 2 di Lucca, il sindacato Usb commenta le accuse di assenteismo del consigliere regionale Lazzeri, componente della commissione sanità. “Da anni l’azienda è clamorosamente, evidentemente, sotto organico – dice il sindacato – Ogni estate assistiamo a incredibili trovate per poter dare qualche giorno di ferie oppure si chiudono semplicemente i reparti. Naturalmente questo è un dato generale ma nella nostra Asl si sente più che altrove in quanto i virtuosi direttori generali si sono attenuti alle direttive regionali in tema di assunzioni. Il blocco del turn over fa sì che l’età media dei lavoratori sia alta con tutte le conseguenze del caso. Molti, in età che pochi anni fa sarebbe stata pensionabile, si trovano a correre sempre di più per l’assenza di personale. Molti, che hanno le patologie classiche di vita o di professione dei cinquantenni, dal semplice mal di schiena a ernie e complesse patologie del rachide o altro continuano a lavorare come nulla fosse”.

“Non dimentichiamo – prosegue l’Usb – che i contratti sono bloccati dal 2009. Accanto alla truffa della trasformazione in euro degli stipendi ormai le buste paga hanno un potere d’acquisto ridicolo e insufficiente per arrivare al 27 e in questi giorni il governo recita il de profundis per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. In più nella nostra azienda sono anni che il clima tra lavoratori e tra lavoratori e dirigenti e tra lavoratori e direzione è un disastro. La trasformazione in dirigenti di dirigenti o ex dirigenti sindacali ha reso difficile se non impossibile la contrattazione. La catena di comando è oscura e incomprensibile. Il lavoratore ha un’unica certezza: ci sono troppi dirigenti, spesso di oscura provenienza, con ingiustificati stipendi alla faccia della spending review”.   
“L’organizzazione del lavoro negli ambienti ospedalieri e sul territorio – proseguono i sindacati di base – è al limite della sopportazione. Cosa pensate sia la vita di un infermiere più mezzo operatore socio sanitario che hanno in carico 15 pazienti? La cattiva organizzazione e la scarsità di mezzi e forza lavoro tengono costantemente sull’orlo di una crisi di nervi anche i dirigenti. osa dite di una ventina di infermiere che girano tutto l’enorme territorio della piana a inseguire patologie e piaghe da decubito senza mezzi attrezzature e strumenti? Ce la mettono tutta finché non crollano. Cosa dite di ambienti come il blocco operatorio dove, da un giorno all’altro, infermieri che hanno svolto una professione per decine d’anni si sono visti stravolgere il lavoro perché la Regione Toscana ha imposto il sistema dell’intensità di cure che è il toyotismo applicato alla sanità, il lavoro a catena, dove si eseguono ordini e procedure indipendentemente se un paziente ha 80 anni o 20, se vive solo o in un meraviglioso tessuto sociale. Quel toyotismo in Francia, prima che in Italia, ha prodotto suicidi tra i lavoratori. Il toyotismo del tutti fanno tutto”.
“Come pensate si sentano – concludono – i lavoratori del 118 che vista l’idea geniale della centralizzazione (centralizzazione?) a Viareggio non sanno dove e come lavoreranno alla fine dell’anno?
Cosa dite di lavoratori che al San Luca hanno difficoltà fin dal trovare il parcheggio? Nel San Luca nemmeno i medici son contenti: “Il paziente deve fare una corsa a ostacoli per poter parlare con un medico…”. Un nuovo ospedale con finestre e porte chiuse e con molti luoghi di lavoro privi di luce naturale”.