Bilancio, Rosellini (M5S) mette nel mirino le previsioni di introiti

“Non conosciamo la reale situazione finanziaria in cui versano le casse comunali e l’aver posticipato ad agosto l’approvazione del bilancio di previsione 2014 non ci fa stare tranquilli. Ricordiamo che nel programma elettorale del sindaco c’era l’impegno a presentarlo sempre nei primi mesi dell’anno, proprio per garantire una programmazione certa delle attività. E’ vero che ci sono state diverse novità legislative che hanno richiesto aggiustamenti ma a Pisa l’hanno approvato a dicembre 2013, a Livorno a marzo e a Pistoia a maggio”. Così la consigliera del Movimento 5 Stelle Daniela Rosellini sul bilancio preventivo presentato nel corso dell’ultimo consiglio comunale (Leggi l’articolo). Il timore dell’esponente pentastellata è che i motivi del ritardo, però, siano altri.
“Il Comune sta dimostrando una certa incapacità nel programmare le entrate che servono a coprire le spese – afferma Rosellini -. A fine novembre 2013 ha preventivato un bilancio di 172 milioni di euro e un mese dopo ha tirato le somme di un anno di gestione e i milioni scesi a 127. Ma non ne era già a conoscenza 30 giorni prima dell’andamento di entrate e uscite? E poi ricordo che adesso sta amministrando provvisoriamente il 2014 facendo riferimento a somme superiori a quelle realmente disponibili. La lettura delle nostre considerazioni sul bilancio di previsione 2014, preparate per il Consiglio Comunale, non avrebbe spostato di una virgola l’opinione della maggioranza, perché qualsiasi affermazione, concetto, dichiarazione, documento, prova, provenga dalle forze di opposizione ha una unica destinazione, il cestino. Due giorni fa arriva in consiglio comunale il famigerato e tanto atteso bilancio preventivo 2014: 189.079.400 euro, cifra assai più alta del preventivo 2013 e pure del successivo assestamento. Tonino Guerra diceva che l’ottimismo è il sale della vita – scherza Rosellini – e in Comune ce ne deve essere tanto di ottimismo, e noi non possiamo che esserne contenti. Ma se diamo uno sguardo alla relazione dei revisori dei conti allegata al bilancio, dato che lo schema di bilancio è praticamente illeggibile senza le singole schede dettagliate che specificano ogni voce di entrata e di spesa,c’è poco da essere ottimisti. Proprio i revisori sostengono che ‘in futuro sia maggiormente valutata in sede di previsione la capacità finanziaria dell’ente, sulla base del trend storico e della manovra concretamente attuabile. Il collegio evidenzia ‘differenze tra la previsione definitiva scaturita dall’ultima variazione di bilancio adottata in data 29 novembre 2013 con la delibera numero 82 e le risultanze del presente rendiconto’, sottolineando come queste differenze evidenzino una ‘difficoltà dell’ente nella propria programmazione dell’entrata che rischiano di influenzare negativamente sia la copertura delle spese di bilancio, sia la possibilità di impugnarne di ulteriori’. Sempre nella relazione si legge che ‘tali differenze rischiano inoltre di influenzare anche la gestione del bilancio 2014, in quanto la gestione dell’esercizio provvisorio, che ormai si estende per un arco di tempo maggiore, si basa appunto sulle previsioni assestate dell’anno precedente’. Insomma, i revisori convengono con noi che è auspicabile che l’ente provveda quanto prima ad adottare il bilancio 2014”. La consigliera scende poi nel dettaglio delle voci di bilancio. “Pensiamo alla tassa di soggiorno. Lo scorso anno era stata preventivata un’entrata di 700mila euro, poi ridotta a 550mila e di cui realmente incassato poco più di 366 euro. La previsione per il 2014 è di 650mila euro, importo che, considerata la poco azzeccata previsione dello scorso anno e il calo delle presenze turistiche in città, non è chiaro sulla base di quali criteri si sia stato indicato. Lo stesso vale per l’alienazioni di beni patrimoniali: lo scorso anno si prevedeva un’entrata di un milione e 860mila euro, divenuta poi un milione e 960mila in sede di assestamento e che a fine gestione ha dato come risultato 406.818 euro . Quest’anno ci si attende di incassare un milione e 52mila euro, crisi immobiliare permettendo. La Tari – prosegue Rosellini – è stata introdotta nel 2014 e quindi non è raffrontabile con il passato. Il Comune prevede un introito di 21.347.311 euro. Il collegio dei revisori chiede che sia effettuato un costante monitoraggio della correttezza della stima di gettito e considerato che il 30 giugno i contribuenti hanno già provveduto al pagamento della prima rata (o in alternativa al versamento dell’intero importo 2014), ci auguriamo che l’entrata ipotizzata abbia tenuto in considerazione quanto già incassato a giugno, ma a noi non è dato saperlo. Per quanto riguarda gli utili da società partecipate nel preventivo 2014 è inserita un’entrata di tre milioni e 800mila euro (lo scorso anno è stata di 1.778.926). La somma è frutto della distribuzione degli utili di Lucca Holding. Nella relazione allegata al bilancio 2013 di Lucca Holding si legge che ‘pur operando in un contesto macro-economico così stagnante, la holding comunale ha chiuso l’esercizio 2013 con un utile netto di euro 4.106.733, per certi versi probabilmente irripetibile. Dedotte le riserve di legge, esso viene messo a disposizione del Comune di Lucca perché, in qualità di azionista unico, possa disporne sotto forma di dividendi, aggiungendo una significativa entrata al proprio bilancio di previsione 2014, il cui pareggio potrebbe risultare difficile da garantire con le entrate ordinarie e stabili’. L’utile di Lucca Holding è arrivato come una manna dal cielo a salvare un bilancio comunale in crisi. Ma perché si prospetta che sarà irripetibile? Perché il dottor Bortoli ha dato disposizione a tutte le società partecipate del gruppo di modificare il criterio di rilevazione contabile dei dividendi, utilizzando la contabilizzazione ‘per competenza’ anziché ‘per cassa’ come avvenuto in passato. Questo ha comportato un effetto importante, quello del cumulo dei dividendi di competenza 2012 e pagati nel 2013 da Salt, Sat, Gesam, Polis, Sistema Ambiente e di quelli approvati nel 2013 da Gesam, Geal e Salt, che però, saranno pagati nel 2014. Considerato, poi, che il dottor Bortoli ha prospettato tempi bui per Lucca Holding nel futuro, scordiamoci gli utili e prepariamoci a coprire i costi di quel carrozzone. Altro discorso per l’anticipazione di tesoreria. Nel 2013 il Comune non ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria e nel bilancio preventivo aveva indicato la cifra di un milione di euro. Nel preventivo 2014 – aggiunge la consigliera – troviamo 15 milioni. Ma l’anticipazione di tesoreria (o di cassa) è prevista dal Tuel per poter far fronte a pagamenti urgenti ed indifferibili in situazioni di carenza temporanea di disponibilità liquide. Contabilmente l’anticipazione di tesoreria si configura come un prestito a breve termine che va restituito mano a mano che le entrate dell’ente vengono riscosse. Quei 15 milioni hanno forse a che fare con quella scarsa capacità di programmazione delle entrate evidenziata dal collegio dei revisori dei conti? E poi su tutti noi incombe la tragedia dei Piuss con l’entrata in ammortamento dei mutui contratti e con il dilemma su chi dovrà sobbarcarsi la quota dei fondi europei che verrà a mancare in caso di revoca dei finanziamenti per la mancata attuazione dei progetti. Perlomeno il contributo a Flafr per finanziare Imt e Campus ce lo potevamo risparmiare; anche con la riduzione di 200mila euro si continua a darne 550mila e di questi tempi mezzo milione di euro non sono cosa da poco. Comunque – conclude Rosellini – vogliamo essere ottimisti anche noi e prendiamo per certa la dichiarazione del sindaco in occasione della presentazione del bilancio di previsione 2013, ovvero che il bilancio ha l’obiettivo di rimettere a posto i conti e di ridurre, già dal 2015, la pressione fiscale”.