
Questo agosto lucchese si chiude nel segno dell’arte e della danza contemporanee, ospitando l’edizione pilota di una manifestazione nuova, pensata per coniugare l’effimero con la solidità antica: è il Ring Festival, che il 28, 29 e 30 agosto animerà il centro storico, ritagliandosi uno spazio sul suggestivo scenario delle Mura, di Palazzo Ducale e di Piazza Del Giglio. L’evento, che si colloca nel quadro delle celebrazioni per il Cinquecentenario delle Mura urbane, è stato lanciato questa mattina (26 agosto) dal direttore artistico Roberto Castello, ospite del sindaco Tambellini a Palazzo Orsetti, assieme all’assessore provinciale Federica Maineri e al Presidente di Opera delle Mura, Alessandro Biancalana. “Il festival muove da due obiettivi di fondo – ha spiegato Biancalana -. In primo luogo lo spirito di questa manifestazione, ideata per dare sfogo alla libera espressione artistica, vuole legarsi alla tradizionale libertà politica ed economica che contraddistingue Lucca sin dai tempi antichi. In secondo luogo è un evento pensato nell’ottica di un riutilizzo degli spazi, che consenta di vederli e di viverli in modo diverso”.
A calarsi in questa dimensione effimera, fatta di allestimenti minimalisti e originalità, saranno interpreti di estrazione internazionale, provenienti dalla Turchia, da Israele, dalla Francia, dalla Svizzera e, naturalmente, dall’Italia. Dalla danza alla parola, dal video mapping alla performance d’arte, l’architettura lucchese sarà testimone dell’interscambio continuo fra linguaggi comunicativi differenti, fra classicità ed innovazione contemporanea. “La denominazione Ring vuole alludere a tre aspetti – ha raccontato il direttore artistico del festival, Roberto Castello -: la forma della cinta muraria, il suono di un campanello e lo spazio di un incontro di boxe. L’idea è quella di accostare l’effimero dell’arte e del pensiero contemporaneo all’integrità e alla dimensione umana che caratterizzano Lucca”. Saluta l’iniziativa anche l’assessore alla cultura della Regione Sara Nocentini. “Scusandomi per non aver potuto partecipare alla presentazione – dice – vorrei, nel farvi gli in bocca al lupo per la migliore riuscita dell’iniziativa, sottolineare come questa prima edizione del Ring Festival evidenzi e porti a funzione il valore di politiche integrate tra beni ed attività culturali volte alla diffusione ed alla fruizione non solo dell’arte ma direi del contesto, in questo caso urbano, che si offre alla comunità in maniera ‘altra’, determinando un interesse maggiormente diffuso che può raggiungere fasce diversificate di cittadini. A partire dalla danza contemporanea nazionale ed internazionale le mura ed i luoghi di Lucca si animano in un attivo dialogo tra passato e presente. La qualità indiscussa dell’offerta si arricchisce del Premio dell’uomo in piedi che prendendo a spunto l”azione’ di Erdem Gunduz nella Piazza Taksim di Istanbul, che e rimasto in piedi per ore come forma di protesta pacifica contro la violenta repressione della polizia e che ha determinato l’aggiungersi ed il partecipare di alcune migliaia di persone, riporta l’attenzione ai contenuti civili che da sempre l’arte ha espresso e deve esprimere. Auguro agli artisti ed alle Istituzioni coinvolte nell’iniziativa una grande partecipazione di pubblico, di critica e di cittadini”. Alla prima edizione del Ring Festival corrisponde, infatti, la prima edizione del Premio dell’uomo in piedi, vinto da Erdem Gunduz, lo stesso artista che lo ha ispirato con la sua performance politica Duran Adam, realizzata nel giugno del 2013, in Piazza Taksim, a Istanbul, in seguito a una violenta repressione poliziesca. L’interprete sarà a Palazzo Ducale venerdì (29 agosto) alle 20,30 per eseguire una performance inedita, Kurbanla kurban eden – Victimizing victims, finanziata grazie all’assegnazione del premio. Un simbolo che premia il rigore del progetto artistico, il coraggio di parlare ai cittadini anche in contesti socio-politici che possono comportare rischi personali ed infine il senso civico dell’artista. In totale saranno tredici gli appuntamenti, di cui ben nove anteprime e debutti nazionali. In apertura, il 28 agosto, alle 18, l’appuntamento è con Heavy metal di Company blu-Certini/Zerbey e Anatomie della parola della compagnia di danza di Aline Nari e Davide Frangioni: incursioni di danza all’interno di un percorso guidato dentro e fuori dalle Mura. Il 29 agosto, alle 18,30 si terrà l’inaugurazione del festival a Palazzo Ducale. A seguire, alle 19,30 Michelangelo Consani presenta il suo racconto performativo Wiki Mon Amour, analizzando il problema delle armi atomiche e i metodi di rimozione dalla memoria collettiva attuati dai governi americani e giapponesi. Sempre a Palazzo Ducale, alle 20,30 il vincitore del Premio dell’uomo in piedi, Erdem Gunduz, eseguirà le sue performance. Alle 21,15 sarà la volta dell’israeliano Roy Assaf, che si esibirà nella sua coreografia Six years later, mentre alle 22 Marta Bellu, in collaborazione con Daniele Ledda e Silvia Bellu, presenta How to do things with words, studio su un enunciato performativo infelice. Il giorno seguente, 30 agosto, l’appuntamento a Palazzo ducale è per le 17, 45 con il concerto per cani, viola e violoncello, performance site-specific del collettivo di danzatori e coreografi Cani. Alle 18,30 spazio all’anteprima nazionale di X-event 2.3 d’après le protocole les chutes, performance coreografica del duo francese Annie Vigier e Franck Apertet. Alle 21,15 doppio appuntamento con il duetto autobiografico di Tabea Martin, Duet for two dancer e con la performance Strascichi di Irene Russolillo, vincitrice del Premio Equilibrio 2014 come migliore interprete italiana. Alle 22 attesissimo debutto di Roberto Castello con lo spettacolo In girum imis notte(et consumimur igni). Il 29 e il 30 agosto, a partire dalle 22, la facciata del Teatro del giglio farà da sfondo all’opera di videomapping Fino a qui, realizzata da Daniele Spanò in collaborazione con Luca Brinchi e Roberta Zanardo. Parallelamente al festival prenderà vita il Videolab, un laboratorio pratico di video critica, valido anche per il web, tenuto dal giornalista e critico teatrale Graziano Graziani, che si rivolge a tutti i giovani interessati alle nuove strategie di comunicazione audio-video. Le lezioni si svolgeranno nei giorni 27-28 agosto e 1 settembre. Il costo di iscrizione al laboratorio è di 5 euro, più 3 euro di tesseramento Spam, che consentirà l’ingresso a tutti gli spettacoli dell’anno. Gli spettacoli sono tutti ad ingresso gratuito, ma è necessaria la prenotazione al numero 342 0592977
Jasmine Cinquini