
Lutto anche in Lucchesia per la scomparsa di Alfredo Martini, ex ct della Nazionale di ciclismo, morto all’età di 93 anni. Tra l’altro una delle sue ultime apparizioni pubbliche era stata proprio a Lucca, in occasione della presentazione, in Camera di Commercio, della tappa dei Mondiali di ciclismo in città. A ricordarlo tra gli altri è l’ex sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro: “Conobbi Alfredo Martini ad una corsa ciclistica a Capannori, qualche anno fa. Ci sono persone – aggiunge – che ti colpiscono e lui lo fece, con una semplicità ed una disponibilità disarmante. Lo ricordo volentieri ora che ci ha lasciato, perché non solo è stato indimenticato ct della nazionale di ciclismo, ma soprattutto perché è stato una bella persona”. Anche il Sindaco Alessandro Del Dotto, a nome dell’Amministrazione comunale di Camaiore e del Comitato Organizzatore del Gran Premio Città di Camaiore, si unisce al cordoglio per la scomparsa di Alfredo Martini, concittadino onorario sin dal 2002 e fa sapere che una delegazione ufficiale parteciperà domani ai funerali in programma a Sesto Fiorentino.
“Un grande uomo, la cui personalità magnetica esulava dal mondo del ciclismo – dice Del Dotto -. Alfredo è da sempre al fianco del Gran premio Città di Camaiore e oggi ci lascia un vuoto incolmabile. Parlare con lui è stato sempre istruttivo: nei nostri incontri e nelle nostre chiacchierate, Alfredo era generoso, educato e regalava a tutti ricordi e saggezza. Le mie condoglianze vanno alle figlie Milvia e Silvia, ai parenti e a tutte le persone che oggi lo rimpiangono perché ispirate dalle sue parole, dai suoi racconti”. “Camaiore perde un faro del mondo dello sport, ma anche e soprattutto una memoria storica dell’Italia – ricorda il consigliere delegato allo sport Francesco Santini -. Lo ringrazio a nome di tutti i camaioresi con cui era da sempre legato da stima e affetto reciproci. Da oggi siamo sicuramente più soli, ma ci restano i suoi preziosi insegnamenti”. “Con estremo dispiacere ho appreso della scomparsa di Martini e credo che tutti noi abbiamo perso un italiano vero che con il suo amore puro per il ciclismo e per i giovani ci ha trasmesso altissimi valori – il commento dell’Assessore al Turismo, Carlo Alberto Carrai – Lo voglio ringraziare personalmente per i tanti arrivi del Gp Camaiore trascorsi insieme, ma soprattutto per gli anedotti che raccontava, dal Giro d’Italia nel dopoguerra fino ai giorni nostri, finendo sempre per sottolineare l’importanza di dare fiducia ai giovani e di combattere per le proprie idee e ambizioni con il rigore con cui si allenano i ciclisti. E visto che voleva che gli si desse del tu, Ciao Alfredo”. Tempestivo anche l’intervento di Enrico Rossi. “Abbiamo perso Alfredo Martini. Uno che ha corso in bicicletta con Bartali e Coppi; uno che ha messo d’accordo Moser e Saronni facendogli vincere un mondiale; uno che ha fatto vincere 6 mondiali all’Italia”. Il presidente della Regione affida al suo profilo di Facebook il ricordo di Alfredo Martini, l’ex ct della nazionale di ciclismo scomparso ieri all’età di 93 anni. “Uno – prosegue Rossi – che era sempre vicino a tutti i suoi corridori, sia che si chiamassero Pantani o Signor Nessuno; uno che per 22 anni è stato ct della nazionale; uno che da giovane ha fatto la staffetta partigiana. Soprattutto abbiamo perso una persona perbene. Ciao Alfredo”.
“E’ morto un grande uomo. Questo era Alfredo Martini, ancora prima che un grande maestro di sport e di vita. Un toscano che amava molto la sua terra, del quale andare orgogliosi nel mondo. Io, che ho avuto il privilegio e la fortuna di conoscerlo, lo sapevo da molti anni e ne ho avuto conferma anche nella recente, intensa esperienza alla guida del Comitato Istituzionale dei Campionati Mondiali di ciclismo che si sono svolti proprio un anno fa in Toscana”. Così l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli ricorda l’ex ct della nazionale Alfredo Martini.
“Oggi sono particolarmente addolorato – continua Ceccarelli – ma anche felice di averlo potuto sostenere quando mi è stato possibile. In particolare, ho un ricordo molto piacevole del libro che da presidente della Provincia di Arezzo contribuii a far nascere: uno spaccato appassionante e avvolgente in cui Martini si raccontò e raccontò soprattutto un secolo di ciclismo, attraverso i personaggi che l’hanno caratterizzato”.
“L’introduzione di quel libro – conclude Ceccarelli – fu scritta dal compianto Franco Ballerini ed è questo il Martini che ricordo e che voglio ricordare con affetto: ‘Lui preferisce l’uomo e ci scava dentro, ci guarda nel profondo, non lascia nulla al caso. La sua intuizione, che è pura e vera, lo guida da sempre verso le buone cause, le buone persone’”.