Madonne Bianche, scatta un altro presidio al Comune

Madonne Bianche, si va ancora allo scontro. I giovani della Polisportiva Autogestita decidono un nuovo presidio sotto il Comune per avere risposte sul progetto quinquennale per la gestione dello spazio di Sant’Alessio, dopo aver appreso che un privato ha protocollato un’offerta a Palazzo Orsetti e che gli uffici stanno predisponendo un nuovo avviso pubblico per le manifestazioni d’interesse (Leggi). Il clima, insomma, torna a farsi rovente. Dopo la breve esperienza della seconda autogestione alla polisportiva, il successivo sgombero e poi il confronto avuto con il sindaco Alessandro Tambellini, ora i giovani che reclamano spazi pubblici sono pronti ad un nuovo confronto. E’ per questo che venerdì pomeriggio (29 agosto) alle 17 scatterà il nuovo presidio in via Santa Giustina. I ragazzi lo hanno deciso nel corso dell’assemblea di ieri sera.

“Passano i giorni – scrivono – ed il comune ignora la nostra richiesta e le nostre mail mentre prende tempo per trovare l’inciucio con i privati. Non possiamo accettare questa situazione, pretendiamo risposte per noi , per il quartiere, per la città. Non staremo a guardare mentre privatizzate le Madonne Bianche”. Poi un nuovo hashtag, ancora una volta rivolto al sindaco: #Tambellininonseiganzo.
Dopo la fine dell’autogestione, due privati si sono di nuovo fatti vivi con l’amministrazione per ottenere la gestione delle Madonne Bianche, mantenendovi ma riqualificando la sua vocazione di struttura sportiva. Attorno alla settimana di Ferragosto, sono stati fatti anche alcuni sopralluoghi alla struttura e alla fine della scorsa settimana, uno dei due soggetti interessati ha protocollato un’offerta, in modo da far capire al Comune che, stavolta, si fa sul serio. Una circostanza che ha convinto l’assessore allo sport Celestino Marchini a far predisporre un nuovo avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse e far di nuovo partire l’iter per l’assegnazione delle Madonne Bianche. Questo però ha scatenato la Polisportiva Autogestita che sostiene di aver presentato una proposta al Comune, inviandola ad un indirizzo email che era stato fornito dal sindaco. L’assessore Marchini, tuttavia, ha sostenuto anche di recente di non essere mai stato contattato e di aver letto del progetto dei ragazzi soltanto dai giornali (Leggi).

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