Cartiere Cardella, niente piano attuativo per ampliamento

28 agosto 2014 | 13:32
Share0
Cartiere Cardella, niente piano attuativo per ampliamento

La commissione urbanistica si è riunita questo pomeriggio a Palazzo Santini: all’ordine del giorno c’era la variante al regolamento urbanistico che accoglierà le osservazioni del Tar dopo il ricorso vinto dalla cartiera Modesto Cardella. E’ tutto pronto, infatti, per l’approvazione da parte della giunta comunale dello strumento che prende atto delle richieste dell’azienda che ha intentato la causa, contro i limiti edificatori per i complessi produttivi nella zona urbanistica in cui si trovano gli edifici dell’azienda, la famigerata Utoe 4 (Leggi).

In questo senso, il Comune di Lucca – pur nelle more del giudizio di appello – intende sistemare la situazione inerente all’azienda (e nello specifico le sue esigenze produttive) raccogliendo le osservazioni del Tar, senza però offrire la sponda per un pericoloso effetto domino di ricorsi similari. La variante – come illustrato dall’architetto Villa – prenderà dunque le mosse dallo stralcio del piano attuativo, senza il decongelamento delle superfici: l’area Cardella diventa così area di intervento diretto e la cartiera potrà, di conseguenza, fare una variante Suap in un secondo momento. In sostanza, dunque, viene cambiata la destinazione del terreno, cui è nuovamente conferita destinazione produttiva, consentendo un intervento diretto sullo stesso non accompagnato, tuttavia, dalla capacità edificatoria. La sentenza del Tar, infatti, che è stata depositata quasi un anno fa, il 10 settembre del 2013, aveva sostanzialmente dichiarato illegittimo il modo in cui erano state ricavate le volumetrie residue nell’Utoe 4, fatte senza riferimento al piano strutturale (Leggi). Un calcolo che avrebbe poi di fatto impedito all’azienda di ampliare dei 5726 metri quadrati richiesi il proprio stabilimento, bloccando di fatto quella ristrutturazione aziendale che, secondo la proprietà, avrebbe dato ossigeno all’azienda in difficoltà.
In questo senso però, sono da registrare le osservazioni del consigliere Lucio Pagliaro, presidente della commissione urbanistica: “Mi chiedo se, a questo punto, alla cartiera non bastasse la sola variante Suap – osserva – che consentiva di incrementare le superfici produttive, essendo una variante accelerata legata ad uno specifico progetto”.
Fatto sta che, ad ogni modo, il procedimento dovrà finire all’esame anche del consiglio comunale. Secondo le intenzioni, infatti, Palazzo Santini dovrebbe dare il via libera ad una sorta di convenzione con l’azienda, per evitare anche la necessità di passare da un nuovo procedimento di approvazione del piano attuativo.

Paolo Lazzari