



Dall’analisi dei dati relativi al primo semestre del 2014, condotta dall’ufficio provinciale, il flusso turistico complessivo risulta in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma alla buona tenuta della Versilia fa da contrappeso un netto calo in Lucchesia. Se sul versante degli arrivi e delle presenze si registra un incremento rispettivamente del 1,7% e dell’1% a livello provinciale, subisce una sensibile perdita del 3,9% e del 2,1% l’area lucchese, soprattutto a causa della situazione riscontrata nel Comune capoluogo (-7,7% gli arrivi e -4,7% le presenze), mentre si riscontra un aumento rispettivamente del 5,4% e 2,5% in Versilia. A diminuire sensibilmente sono anche le presenze straniere.
I numeri sono stati resi noti questa mattina (29 agosto) a Palazzo Ducale, dall’assessore provinciale al turismo Francesco Bambini e dal funzionario del servizio turismo Angelo Canali. Le statistiche sono state stilate in base alle testimonianze raccolte nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere del territorio. “I dati vanno trattati con cautela – ha sottolineato Bambini – : il boom di arrivi, infatti, si registra solitamente nei mesi estivi, che non rientrano nell’analisi. Un ulteriore aspetto da tenere in forte considerazione è il fatto che buona fetta dell’offerta ricettiva sfugge alle statistiche: si tratta di tutte quelle strutture non regolarmente censite (alloggi, case, ville) che contribuiscono ad alimentare il fenomeno dell’abusivismo turistico, per cui oggi si rende necessario una tempestivo intervento attraverso un’ azione di coordinamento più puntuale da parte degli enti competenti”. Più dettagliatamente, per quanto riguarda il settore alberghiero si registra un incremento del 1,7% degli arrivi, ma una diminuzione dello 0,8% delle presenze sul territorio della Provincia: in Versilia aumentano del 5,4% gli arrivi e dello 0,4% le presenze, mentre in Lucchesia si può constatare una perdita rispettivamente del 5,2% e 4,2% (-8,3% gli arrivi e -4,4% le presenze nel Comune di Lucca). Spostandosi sul fronte extra-alberghiero, invece, a livello complessivo crescono del 1,6% gli arrivi e del 7,2% le presenze, grazie al contributo della Versilia, che vede incrementare gli arrivi del 5,3% e le presenze del 12,9%. Ancora negativo, invece, il dato relativo alla Lucchesia, aggravato dalle perdite nel Comune capoluogo: diminuiscono, infatti, dello 0,5% gli arrivi e crescono solo dell’1,7% le presenze, anche a causa della crollo rispettivamente del 6,4% e del 5,3% che si riscontra nel Comune di Lucca.
A tre anni di distanza iniziano forse a farsi sentire gli effetti dell’abolizione delle Apt, rimpiazzate dall’ente Toscana promozione che sembra non eguagliarne l’operato a livello di attenzione e promozione turistica dei territori specifici. Si tratta, tuttavia, di un andamento non omogeneo, definito dallo stesso assessore “a macchia di leopardo”, con sostanziali differenze da zona a zona a seconda della qualità e della varietà delle strutture ricettive. In ambito lucchese nota di merito per il Comune di Capannori, secondo a Lucca per numero di arrivi e presenze (entrambi in crescita rispetto al 2013) e il Comune di Barga, che si aggiudica il terzo posto in graduatoria. Per quanto riguarda l’area versiliese, invece, è il Comune di Viareggio a risultare il migliore, sia a livello di valori assoluti, sia grazie al recupero rispetto agli anni precedenti. Bene anche Pietrasanta, Camaiore, mentre per il settore alberghiero si ha un valore negativo per Forte dei Marmi. L’altra preoccupante realtà che viene a delinearsi in seguito all’analisi delle statistiche è la diminuzione, su scala provinciale, del turismo straniero, dopo anni di crescita: scendono, infatti, del 4,7% gli arrivi e del 2,7% le presenze. Se i numeri sono abbastanza contenuti nel caso versiliese (-0,6% gli arrivi, -1,3 e le presenze), la situazione della Lucchesia grava fortemente sul bilancio complessivo: hanno infatti subito un calo del 10,2% gli arrivi e del 5,7% le presenze straniere sul territorio. Il dato è comune a quasi tutte le provenienze, fatta eccezione per il Regno Unito e la Russia sul versante degli arrivi e degli Stati Uniti, della Svizzera, dell’Australia e dei Paesi Bassi per quanto riguarda le presenze. In Versilia, al contrario, si mantengono positivi i dati relativi ad arrivi e presenze francesi e svizzeri, mentre cala l’affluenza da Regno Unito, Germania, Russia, Paesi Bassi e Stati Uniti. “Senza dubbio è indispensabile un rafforzamento delle strategie di promozione del territorio nei Paesi esteri – ha annunciato l’assessore Bambini -, proprio questa mattina abbiamo avuto un confronto con gli operatori del settore e gli amministratori comunali, finalizzato ad un ripensamento complessivo dell’offerta turistica e delle tipologie ricettive, alla luce della situazione attuale”. Alla piaga dell’inadeguata promozione turistica si riallaccia anche la polemica sull’Expo 2015: a una manciata di mesi dall’evento clou dell’anno, infatti, non risulta ancora chiara la strategia pensata per Lucca, che rischia così di essere marginalizzata. “L’amministrazione comunale ci ha garantito la disponibilità al confronto – ha commentato Bambini -, tuttavia si tratta di un settore che non rientra più nelle nostre competenze specifiche. Saranno Comune e Regione, casomai, a dover rispondere del perché non sia stato ancora realizzato o reso noto il pacchetto promozionale relativo al territorio lucchese da presentare all’Expo”. Collateralmente all’analisi ufficiale dei dati relativi ai primi sei mesi dell’anno, è stato presentato anche un bilancio parziale e provvisorio avente ad oggetto i flussi nel mese di luglio, basato sullo studio di un campione di strutture del territorio. Secondo questa statistica, a livello provinciale si riscontra un calo del 2% di arrivi e presenze nel settore alberghiero rispetto allo scorso anno e una riduzione ancora maggiore nelle strutture extra-alberghiere.
Jasmine Cinquini
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