Alluvione in Valfreddana, verso il rinvio di Tari e bollette

2 settembre 2014 | 16:21
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Alluvione in Valfreddana, verso il rinvio di Tari e bollette

Stop alle tasse comunali per cittadini e imprese colpiti dall’alluvione del 21 luglio scorso, in Valfreddana. E’ la proposta arrivata oggi pomeriggio (2 settembre) in consiglio comunale e firmata dal presidente del gruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, che ha chiesto la sospensione di imposte e tasse comunali per coloro che sono rimasti coinvolti dagli allagamenti e dalle frane. La maggioranza però ha sottolineato che, non essendo stata dichiarata l’emergenza nazionale, gli spazi di manovra sono più limitati sul fronte delle tasse. Pd e Lucca Civica tuttavia hanno presentato un ordine del giorno alternativo, specificando quali prelievi rinviare, ovvero chiedendo di valutare il rinvio di una rata della tassa sui rifiuti e delle bollette Geal e Gesam per le popolazioni colpite dall’alluvione. Non solo, l’amministrazione si impegna anche a farsi tramite fra il consorzio di bonifica e i cittadini e le associazioni che in alcune zone, come il Morianese e l’Oltreserchio, hanno già dato la loro disponibilità a collaborare alle manutenzioni.

Intanto, gli uffici stanno mettendo a punto alcuni interventi “cantierabili” su alcuni movimenti franosi tra Chiatri e Tramonte, per ottenere i fondi da bandi regionali non utilizzati e che ora vengono messi a disposizione per interventi per la difesa del suolo, come annunciato dall’assessore regionale Annarita Bramerini, dopo il sopralluogo in Valfreddana. Alla fine è stato fatto un nuovo ordine del giorno bipartisan, che è stato approvato all’unanimità con 17 voti favorevoli.
Forza Italia aveva chiesto, inizialmente, in Consiglio, uno sforzo maggiore da parte dell’amministrazione comunale, anche se nel nuovo documento vengono accolte alcune delle istanze espresse dal presidente del gruppo consiliare, Marco Martinelli. “La risposta del Comune è necessaria in un momento in cui le popolazioni colpite si sentono abbandonate dalle istituzioni locali – ha sottolineato il consigliere forzista in apertura della discussione -: in futuro disastri come questo andranno evitati”. Il presidente del gruppo di Forza Italia ha anche chiesto di fare luce su quanto è accaduto quella notte in Valfreddana, e cosa ha provocato l’allagamento delle case a causa della tracimazione del torrente. Nel mirino della gente, com’è noto, era finita la cassa di espansione sulla Freddana. “Voglio iniziare il mio intervento – ha detto Martinelli – esprimendo anche oggi solidarietà e vicinanza alle famiglie e alle imprese colpite dalle frane e dagli allagamenti provocati dal nubifragio che a partire dalla tarda serata del 21 luglio si è abbattuto in Lucchesia, provocando danni e disagi in particolar modo nelle zone della Valfreddana e del Morianese. Purtroppo,visto che stiamo assistendo al consueto rimbalzo di responsabilità tra enti riteniamo che il sindaco quale rappresentante dell’Istituzione che più delle altre si interfaccia direttamente con la cittadinanza, debba, nell’interesse di tutta la comunità, pretendere chiarezza dalle istituzioni e dagli enti coinvolti. E’ giusto che il cittadino o l’impresa che paga le tasse pretenda risposte immediate con la risoluzione in primo luogo dei problemi che l’alluvione ha creato e in secondo luogo che sia fatta chiarezza su come siano stati spesi soldi pubblici per la realizzazione di opere che poi non hanno funzionato. A distanza di oltre un mese dall’alluvione – prosegue -, la popolazione colpita si sente abbandonata a se stessa, lasciata sola. Noi, al suo posto, signor sindaco, avremmo convocato immediatamente gli enti interessati e attivato insieme un ufficio ad hoc, composto da tecnici in grado di rispondere direttamente alle domande dei cittadini e delle imprese, in modo da far sentire realmente e concretamente la presenza delle istituzioni a loro fianco. Ad oggi non è ancora chiaro come si intende risolvere il problema e soprattutto quali le misure prese per evitare il ripetersi di simili danni se domani si riverificasse una situazione del genere. Ci chiediamo e le chiediamo, sindaco, se sa quali interventi e quali saranno le azioni di prevenzione che gli Enti interessati intendono avviare. La invitiamo a rispondere agli interrogativi che abbiamo posto e chiediamo al consiglio comunale nell’interesse di tutta la nostra comunità ferita da questa calamità naturale, di votare all’unanimità la mozione da noi presentata. Due gli impegni chiesti all’amministrazione comunale: in primo luogo la predisposizione di un piano aggiornato con il coinvolgimento delle istituzioni e degli altri enti interessati che metta in evidenza le criticità presenti sul nostro territorio in merito ai rischi di dissesto idrogeologico al fine di intercettare finanziamenti della Regione e del Governo per la messa in sicurezza dell’ambiente del nostro Comune; l’altro impegno che chiediamo al sindaco è di far sentire con atti concreti la vicinanza alle famiglie e alle imprese colpite da allagamenti e frane. Anche le categorie economiche e in particolare Confcommercio hanno lanciato alle Istituzioni locali un appello in questo senso. Le ripercussioni prodotte dal nubifragio sulla vita quotidiana delle persone ma anche sul commercio e sul turismo aggiunte al particolare momento di difficoltà che già vivono le famiglie e le imprese a causa del perdurare della crisi economica generale, necessitano di un segnale forte e chiaro da parte di chi governa a sospendere con effetto immediato le richieste di pagamento per le tasse e le imposte di competenza Comunale, nei confronti dei cittadini e delle imprese colpite dagli effetti degli eventi atmosferici straordinari richiamati nelle premesse”. La maggioranza (Pd e Lucca Civica), però, presenta un ordine del giorno che fa una proposta alternativa che riguarda la Tari, le bollette Geal e Gesam compreso il contributo per la bonifica: ovvero il rinvio di una rata della tariffa dei rifiuti e lo slittamento di una bolletta dell’acqua e dell’energia elettrica o gas. “Il Comune – sottolinea Enrica Picchi, consigliera del Pd – può per ora intervenire in questo modo, perché è stato per ora dichiarato lo stato di calamità regionale. Nell’ordine del giorno chiediamo che la giunta si impegni a reperire risorse per poter mettere in sicurezza il territorio. Chiediamo poi che venga intensificata la collaborazione con il consorzio di bonifica per la manutenzione della Freddana, con il coinvolgimento di privati e di associazioni di agricoltori”. “Nel nostro ordine del giorno – dice Virginia Lucchesi, di Lucca Civica – abbiamo cercato di mettere nero su bianco cosa il Comune può effettivamente fare per le popolazioni colpite”.
“Mi fate pena – è la replica di Martinelli che scatena polemiche e brusio in aula – nel voler cercare di dividersi anche su una questione così importante. Mi sembra ridicolo, perché questo ordine del giorno è stato portato all’attenzione del Consiglio solo grazie a Forza Italia. Invece voi oggi vi presentato con un ordine del giorno presentato solo questo pomeriggio”.
L’assessore alla protezione civile, Francesco Raspini, ha spiegato al consiglio comunale, aggiornando sulla situazione in Valfreddana: “Ringrazio tutti coloro che hanno posto la questione in consiglio comunale -sottolinea -: ovviamente mi trovo a concordare con l’ordine del giorno Pd Lucca Civica, perché nel voler fare una operazione di concretezza, prevede strumenti consentiti al Comune, invitando la giunta a valutare il rinvio delle tasse che si è nelle condizioni di poter spostare. E’ necessario basarsi comunque un censimento degli abitanti colpiti che deve essere stilato dalla Regione e che ancora non è completo”. “Questa è anche l’occasione per studiare iniziative per limitare il più possibile se non evitare in futuro situazioni simili a quelle accadute in Valfreddana – aggiunge l’assessore -: oggi la gestione dei fossi che erano di competenza comunale è passata al consorzio di bonifica, ragion per cui continueremo a vigilare su interventi e prevenzione. E’ necessario inoltre intercettare i fondi a disposizione. L’assessore regionale Bramerini ha annunciato la rimodulazione di alcuni finanziamenti da bando che potranno essere assegnati alla difesa del suolo. Per questo l’amministrazione ha individuato delle priorità, con progetti cantierabili, fra cui alcuni interventi su movimenti franosi a Chiatri, un altro intervento a Palmate e un dissesto a Tramonte. Ovviamente, le problematiche idrogeologiche del territorio non finiscono qui. Siamo al lavoro per chiedere fondi già dal prossimo anno, anche per progetti relativi ad altre aree che devono essere messe in sicurezza”.
L’assessore poi apre anche sull’affidamento, o meglio, l’affiancamento nelle opere di manutenzione da parte di cittadini privati o associazioni: “Sia nel Morianese che nell’Oltreserchio ci sono già state alcune persone che si sono fatte avanti. Cercheremo – dice – di fare da tramite con il Consorzio di Bonifica”. Intanto, l’assessore annuncia che il Comune cofinanzierà i lavori sul rio Isolella, nel Morianese, che proprio nella notte del 21 luglio scorso aveva provocato l’allagamento di alcune abitazioni a San Quirico di Moriano.