Scuola, la carica dei precari per 22 posti annuali

3 settembre 2014 | 16:45
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Scuola, la carica dei precari per 22 posti annuali

E’ come correre all’ultima spiaggia. Nessuno di loro, e sono oltre 140, spera più nel miraggio. Quello, cioè, di avere almeno un incarico annuale in una scuola dell’infanzia. I docenti precari lucchesi sono arrivati all’estrema prova, quella delle convocazioni per i posti comuni (per gli insegnanti di sostegno la situazione è in effetti diversa), che è fissata per domani mattina alla sede dell’Itcg Nottolini. In ballo però ci sono soltanto 22 posti ad orario pieno e altri 10 a “spezzoni”. Sono convocati gli insegnanti che occupano la graduatoria ad esaurimento fino al 99esimo posto. Vale a dire: nessuno di coloro che era presente nella lista prima dell’invasione da altre province, in conseguenza dell’aggiornamento triennale delle graduatorie. Eppure domani i docenti lucchesi andranno all’Ufficio scolastico provinciale.

Le convocazioni per le annualità nella scuola primaria si sono svolte invece questa mattina. In proporzione non è andata molto meglio: 61 i posti a tempo intero, 50 a “spezzoni”. A questi numeri, va detto, si aggiungono di norma i posti “coperti” dalla Regione Toscana che in genere sono in numero equivalente a quelli individuati dal Ministero. Questo porta in tutto la possibilità di annualità per i precari nelle scuole dell’infanzia ad una quarantina di posti complessivi.
“Non abbiamo certo la speranza di ottenere un incarico a tempo determinato – spiega un gruppo di insegnanti proprio nel giorno in cui il premier Matteo Renzi annuncia il piano per la scuola -, ma vogliono renderci conto di persona di cosa accadrà al momento delle convocazioni, ovvero se le centinaia di persone che si sono inserite nelle graduatorie da fuori si presenteranno o meno”.
Anche se molte deleghe, che erano state conferite dai candidati fuori sede ai rappresentanti sindacali per prendere parte a distanza alle eventuali convocazioni, sono state ritirate nelle ultime ore, quando si sono chiusi i giochi per i posti di ruolo (soltanto due quelli disponibili per coloro che erano in attesa in graduatoria), sembra a tutti improbabile che i candidati “scavalcati” possano risalire la china. Che tradotta in numeri vuol dire: almeno 160-170 persone avanti. Queste persone non hanno intenzione comunque di gettare la spugna ed anzi si stanno preparando ad un incontro con l’assessore regionale Emanuele Bobbio. Il confronto è previsto per il pomeriggio di lunedì (8 settembre) ed è stato ottenuto grazie all’interessamento dei sindacati, in particolare della Flc Cgil Toscana che per quella mattinata organizza un presidio davanti alla sede dell’ufficio scolastico regionale (Leggi). Una delegazione dei precari del gruppo Ora Basta! a cui aderiscono decine di insegnanti lucchesi prenderà parte al confronto con l’assessore, con l’obiettivo di sottoporre tutte le questioni aperte e le loro proposte di soluzione. Da ultimo, è emersa anche la volontà di sottoporre all’assessore quanto avvenuto in Umbria, dove in particolare il Pd ha sollevato il caso dell’invasione delle graduatorie, chiedendo alla Regione di intervenire con il “salvaprecari”, ovvero uno strumento che consente a coloro che hanno perso la possibilità di avere almeno un incarico a tempo determinato come docente di maturare comunque il punteggio annuale, come se avesse effettivamente lavorato. Ma allo stato è soltanto una proposta in discussione all’interno del gruppo dei precari.
A Lucca si attende ancora l’esito delle richieste di accesso agli atti presentate dai precari che hanno voluto il controllo dei punteggi di alcuni candidati. L’ex Provveditorato ne ha selezionati una sessantina, ma gli insegnanti vogliono acquisire l’esito degli accertamenti. Un altro motivo di incertezza che si è aggiunto più di recente è il cambio al vertice dell’ufficio scolastico provinciale: Adelmo Pagni non è più dirigente dal 31 agosto scorso. Era stato in effetti Pagni a promettere ai precari di richiedere ai singoli istituti controlli sulle candidature al momento dell’assegnazione del ruolo o dell’incarico annuale (Leggi).
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