S. Michele, della fontana non resta più nulla: è rivolta

Una telenovela dove non mancano certo i colpi di scena: protagonista è la fontana di San Michele di Moriano. Pardon, di essa non restano ormai nemmeno le vestigia. Nonostante infatti l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Lucca il 16 luglio scorso, dopo la protesta degli abitanti, poco più di un mese dopo gli operai sono tornati e hanno cancellato con un’altra colata di cemento anche lo scarico che era rimasto per fare posto ad un idrante. I residenti della zona tornano così in rivolta e si sentono presi in giro. Uno di loro ha inviato una lettera al sindaco Alessandro Tambellini chiedendo un “intervento tempestivo” per ripristinare la fontana. L’email porta la data del 23 agosto scorso, ma da allora non è seguito nulla.
Eppure, quella fontana era diventata un riferimento per tutto il paese: un luogo dove abbeverarsi per i tanti contadini della zona, al ritorno dai campi, e una sosta quasi obbligata per i tanti ciclisti che passano da questo borgo. Un servizio da tutelare, per molti. Fino a quando, un bel giorno di inizio estate la gente si accorge che della fontana non era rimasto più nulla. Soltanto il tubo per fare posto ad un idrante (Leggi). Del caso, dopo il nostro quotidiano, si era occupato anche il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli, che aveva presentato un ordine del giorno in consiglio comunale con il quale si chiedeva al sindaco e alla giunta l’impegno a ripristinare la fontana. Un documento, cui si era aggiunto il contributo anche del consigliere comunale Paolo Moriconi, approvato con 22 voti favorevoli ma finora rimasto un pezzo di carta (Leggi).