Agenda per Lucca: “Turismo, bisogna investire di più”

I soldi investiti in cultura e soprattutto in turismo portano un ritorno in termini di immagine e attrattiva per la città. A ricordarlo all’amministrazione comunale è Michele Francesconi di Agenda per Lucca: “I dati pubblicati dall’amministrazione provinciale di Lucca sul turismo che riguardano anche il capoluogo hanno destato grande inquietudine e numerosi sono stati gli interventi da parte di autorevoli esponenti politici e di esperti del settore – sottolinea -. Se grande è stata l’apprensione per un trend turistico così negativo, dopo alcuni anni di crescita anche sostenuta con percentuali da primato in Italia, immaginiamo cosa stiano provando i tanti operatori turistici e commerciali del territorio che sono chiamati nei prossimi mesi invernali a programmare la prossima stagione turistica”.
“Ma passato il clamore del momento – si chiede Agenda per Lucca – cosa rimane? Le dichiarazioni dell’amministrazione comunale sembrano prese dal libro dei buoni propositi e niente di più. Una generica collaborazione con Capannori, peraltro già annunciata dal primo dei tre assessori al turismo che si sono succeduti in questi due anni, nessuna indicazione sul ruolo di Itinera che costa decine di migliaia di euro al mese e che dovrebbe fare accoglienza e promozione, nulla ne sul rapporto con l’aeroporto Galilei di Pisa ne sulle risorse a disposizione del turismo. Si presenta a settembre, a fine stagione, del materiale informativo e si punta sull’osservatorio di destinazione turistica che ha funzionato poco e male, servito solo per introdurre la tassa di soggiorno e che ormai è stato abbandonato anche dalle associazioni di categoria. E’ uno sgomento, non si capisce la strategia politica di questa amministrazione sul turismo, sempre che ci sia. A tutto questo si deve aggiungere, per quanto leggiamo sulla stampa, a seguito della ristrutturazione degli uffici comunali, anche un indebolimento delle risorse umane dell’ente destinate al turismo che non porta certo giovamento ad una linea di rilancio dell’attività promozionale del territorio. La conclusione che possiamo ricavare da queste brevi considerazioni è che l’amministrazione non riesca a vedere che i soldi spesi nel turismo come nella cultura sono un investimento per la crescita e l’occupazione del territorio e non un costo che, a torto collo, si deve sostenere e, di questa idea sbagliata che sta danneggiando Lucca devono farsene carico soprattutto le forze politiche che sostengono la maggioranza di governo”.