Presentati a Palazzo Ducale i bandi Ue su ricerca e sviluppo

Sono stati pubblicati il 13 agosto tre nuovi bandi, che mettono a disposizione contributi per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione per un impegno finanziario di 8 milioni. I bandi si rivolgono a tutti i tipi di imprese, micro, piccole, medie e grandi e anche alle start up. Oggi i tre bandi sono stati presentati a Lucca, alle imprese e alle istituzioni e agli organismi di ricerca locali dall’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini. Con lui i dirigenti della Regione e il direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti.
L’assessore nella sua introduzione ha ricordato come i tre nuovi bandi siano il risultato concreto fatto dalla Regione di anticipare con il proprio bilancio parte delle risorse dei fondi europei che ancora non sono in grado di arrivare. “Era essenziale dare nuovo impulso alle imprese – ha detto – e in particolare abbiamo deciso di concentrarci su quelle più dinamiche, che possono utilizzare subito i fondi e garantirne un uso efficace. Grazie a questi strumenti si ottiene un effetto moltiplicatore, che avrà ricadute importanti per l’economia dei territori, con i circa 200 milioni di contributo regionale si possono attivare sino ad 800 milioni di investimenti. Ma, se noi abbiamo fatto la nostra parte, ora ci aspettiamo una svolta nelle politiche europee ed anche dal governo politiche industriali incisive, in grado di affrettare la ripresa”. Affollata la sala del Palazzo Ducale dove, a partire dalle 14, sono intervenuti rappresentanti del mondo imprenditoriale, enti di ricerca e istituzioni.
L’assessore allo sviluppo economico della Provincia Francesco Bambini ha espresso apprezzamento per la modalità scelta dalla Regione per permettere al territorio toscano di conoscere le opportunità offerte dai bandi. I tre bandi finanziano, nel dettaglio: progetti strategici di ricerca e sviluppo, dedicato alle imprese più grandi associate con altre di diverse dimensioni; progetti di ricerca e sviluppo delle pmi, singole o associate; aiuti all’innovazione delle pmi, singole o associate. Le imprese potranno presentarsi in partenariato con gli organismi di ricerca. I bandi sono stati strutturati con un modello “a due fasi”, ovvero una prima fase di presentazione e valutazione delle idee progettuali che poi saranno validate da soggetti esperti e sulla base di una griglia precisa di criteri prefissati. La seconda fase vedrà la presentazione dei progetti esecutivi per quelli che hanno superato la prima soglia.